-UN
PASSATO da RICORDARE-
(Twilight)
1:
Solo due estranei
Mi
presento il mio nome è Isabella Swan, ma tutti per semplice
comodità
mi chiamano Bella. Abito a Forks, una piccola cittadina nello Stato
di Washington.
Vivo
qui con mio padre da quando ha divorziato dalla mamma,
Renèe, a lei
non è mai piaciuto vivere qui, Forks è uno tra i
paesi più piovosi
in America credo, mentre lei ama il sole, il caldo, al contrario di
Charlie, mio padre, che è invece molto affezionato a questo
luogo,
e
lui non è un tipo a cui piacciono i cambiamenti,
è invece molto
abitudinario, proprio come la sottoscritta.
Renèe
ora vive in Florida con il suo nuovo compagno, ma ci sentiamo ogni
giorno e ci vediamo regolarmente durante le feste, l'estate e qualche
volta vado a trovarla anche durante i week end.
Nel
complesso devo ammettere di essere abbastanza soddisfatta della mia
vita, non posso lamentarmi!
“Tesoro
io vado, ci vediamo stasera!”
Mio
padre è una figura molto importante in questa sperduta
cittadina,
lui è per tutti il
Capo
Sceriffo Swan, e io ne sono molto orgogliosa, ad esclusione di quando
mi porta in giro per la città con la macchina della polizia,
non è
una cosa che amo fare, soprattutto quando mi tratta ancora come se
avessi due anni e mi domanda se voglio accendere le sirene!
Però
lui è così, anzi a dire il vero penso che per
ogni padre le loro
figlie sono sempre bambine!
“Buongiorno
amore!”
Lui
è Mike, ed è il mio ragazzo, siamo insieme da
circa un anno.
E'
il classico belloccio, alto, biondo, occhi azzurri, fisico scolpito e
sportivo, piace molto alle ragazze, ma a lui non interessa, non ne
capisco ancora oggi il motivo preciso, ma ha scelto me, e io ne sono
più che felice ovviamente!
“Buongiorno!”
Mi
avvicinai baciandolo teneramente.
“Voi
due! Sempre dietro a coccolarvi!”
Lei
è Jessica una delle mie migliore amiche, è un
tipo estroverso e
socievole, ma anche un tantino egocentrica e logorroica, per questo
spesso la prendiamo in giro, e lei, che ho dimenticato di dire,
è
anche molto suscettibile, mette subito il broncio, ma poi ci perdona!
“Ciao
Jessica! “ la salutai dandole due baci sulle guance. Mike
fece lo
stesso.
“Allora
sei pronta per il compito di inglese?”
le
domandai già conoscendo la risposta.
“Lasciamo
perdere! Non ci capisco nulla! Ma tanto c'è la mia amica che
mi
aiuta..”
disse
guardandomi con due occhi da cerbiatta, sbattendo le ciglia.
“Ah
no! Lei deve già aiutare il sottoscritto! “
esclamò Mike
porgendomi un braccio attorno al collo. “Ecco guarda,
perché non
lo chiedi a lei!”
e
allungando il braccio indicò Angela, l'altra mia grande
amica, che
ci stava raggiungendo.
“Angela!
Mia cara amiconaaa!”
Jessica
le corse incontro urlante.
“E
no mia cara, non ti aiuterò nel compito un'altra
volta!”
replicò
lei anticipando la richiesta prevedibile di Jess.
“Ti
prego! Prometto che questa è l'ultima!” insistette.
“E'
ciò che mi hai detto anche settimana scorsa!”
Angela
faceva la finta arrabbiata.
“Ma
questa volta è vero! Ti preeego!”
“E
va bene, ma è l'ultimissima, d'accordo?!” cedette
infine Angy
esasperata.
“Evviva!
Grazie, grazie!”
esclamò
Jessica portandole la mani al collo sollevata.
Io
e Mike intanto ridevamo divertiti davanti a quella scena, che si
ripeteva puntualmente
ogni
volta che c'era un compito in classe.
“Oh
eccoli che arrivano! Come sono belli!”
Improvvisamente
Jess si voltò, portando lo sguardo verso una volvo argentata
che si
era appena fermata in un parcheggio non molto distante da noi.
I
suoi proprietari sono i Cullen.
Due
femmine e tre maschi, sono stati adottati dal dottor Carlisle Cullen,
medico noto di Forks, e dalla rispettiva compagna, Esme Cullen,
entrambe persone deliziose e altruiste,
mio
padre dice che è una fortuna che si siano trasferiti da noi,
ed
effettivamente è così.
“Buongiorno
a tutti.”
Lui
è Edward, seguiamo diversi corsi insieme, è un
ragazzo molto bello,
dai capelli bronzei tenuti spettinati, una carnagione pallida con
delle marcate ed evidenti occhiaie, ma che non stonano per nulla su
quei lineamenti perfetti, e con un fisico asciutto e muscoloso.
“Giorno
Edward!”
risposi
con il mio consueto sorriso sulle labbra, lui non era solito a
sorridere, ma quando se lo concedeva il suo volto si illuminava
rendendolo ancora più bello.
Intendiamoci,
io amo Mike, ma la bellezza di quel ragazzo non si poteva negare!
“Uffa!
Non mi piace come ti guarda quel tipo!”
Sbuffò
geloso Mike.
“Ma
dai! Lo sai bene che a me piaci tu, non lui! E' solo un compagno di
scuola!”
Lo
consolai stampandogli un bacio sulla guancia, lui mi sorrise
più
sollevato:
“Va
bene allora!”
“Ragazzi
la campana, andiamo!”
esclamò
Angela, sempre contenta di andare a scuola, per lei un ritardo era
una tragedia!
“Edward,
ormai per lei è passato. Hai preso una decisione, fatti
coraggio...”
“Lo
so Jasper, lo so... ma mi manca da impazzire.”
Ciao
a tutti! In verità non so se ho fatto bene o male a
pubblicare
questa ff, forse è un po' strana non so... Be spero comunque
che
possa piacervi!
Se
ce ne sarà occasione alla prossima!!
|