Descrizioni di Me

di Valerie Leyl Alekxandre
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Descrizioni di Me
-Tempesta-


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Quel luogo infinito nel quale nei periodi di calma e pace vi si rispecchia lo stesso infinito, ora è agitato più del mio stesso animo, batte sugli scogli con una violenza che mi lascia impietrita, immobile, timorosa di cotanta forza che esso continua a dimostrami in ogni momento che passa. Lo guardo nella sua furia, e quasi mi sembra un padre rabbioso, qualcuno in cerca di vendetta, di una vendetta in grado di saziarlo, che divora tutto ciò che gli è di intralcio sul suo cammino.

E l'orizzonte scompare, più e più volte dissolvendosi nelle spume e negli schizzi d'onde che si infrangono tra di loro, in continuo combattimento, in un continuo litigio, come se solamente saltando l'una sull'altra un giorno potranno raggiungere il cielo.

Quest'ultimo lo vedo piangere, in preda ad urla portate dal vento, da soffi senza pietà e maligni che corrono senza sosta come degli animali appena lasciati in libertà dopo anni e anni di prigionia. Il cielo si abbatte, vuole scendere per rincuorare il mare, ma solo le sue lacrime ci riescono, che come cascate si posano su quella superficie rabbiosa e tumultuosa.

Il mare sibila, grida e mi parla, mi parla della sua disperazione, del suo dolore, di una sofferenza che ormai lo macchia fin nelle sue profondità, di quel supplizio con cui è costretto misurarsi per colpa nostra, di noi uomini che ogni giorno gli rapiamo i figli e lo avveleniamo con la nostra presenza.

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