XVI - Melody of words

di AleDic
(/viewuser.php?uid=600709)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


http://i67.tinypic.com/15rz8ra.gifhttp://i67.tinypic.com/oggyv7.gif
 

 

XVI

 { 174 parole } 



 

Per Sherlock trovare le parole non era mai stato un problema. A onor del vero, ne aveva a disposizione quasi sempre troppe più del necessario.
Il difficile era mettere insieme quelle giuste per esprimere il giusto significato, nella maniera esatta.
E il più delle volte, lui falliva. Soprattutto con Molly Hooper.
Per questo, quando quella sera entrò nella stanza, lo fece in completo silenzio.
Molly era seduta vicino alla finestra, intenta a leggere un libro, una tazza di tè bollente poggiata sul tavolo, ancora fumante.
Sherlock le passò accanto, prendendo il violino dalla custodia dietro la sua poltrona. Posizionò l’archetto sulle corde e lasciò fluire i pensieri al posto delle parole. Poi cominciò a suonare.
Molly richiuse il libro sulle ginocchia e alzò lo sguardo su di lui.
Dalla finestra, si potevano ammirare i fiocchi di neve imbiancare Baker Street.
Lei non disse nulla. Rimase semplicemente lì seduta, immobile, in ascolto.
La melodia riempì la stanza, riscaldando più di mille fuochi.
E, per quella notte, per entrambi, non ci fu più nulla da dire.

 

Per alcuni momenti nella vita non esistono parole.

 

_____________________________________________________________________


Perché amo questi due personaggi e il loro rapporto.
Perché se c'è una persona al mondo con cui riesco ad immaginare Sherlock, quella è Molly Hooper.
(E probabilmente devo chiedere scusa a tutte le Sherlolly, perché con questa mia flash avrò fatto un macello e sarò sfociata nell'OOC ç_ç)

   





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3480862