Il tormento di Yang

di Rydgil
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Nel momento in cui aveva aperto gli occhi si era accorta che qualcosa non andava: aveva male ovunque, ma non riusciva a sentire il braccio destro.
Con fatica girò la testa e, appena vide il moncherino, le tornò alla mente tutto iò che era successo.
Prima ancora di rendersene conto le lacrime stavano scendendo dai suoi occhi e un pensiero si fece largo tra tutti gli altri: "Blake".
L'ultima cosa che ricordava era Blake stesa a terra e quel tipo della White Fang che le conficcava la spada nello stomaco, poi il vuoto.
Cercò di alzarsi nonostante ogni muscolo protestasse, voleva andare da lei, voleva trovarla e assicurarsi che stesse bene.
Dopo solo pochi passi le gambe cedettero e prima di svenire di nuovo, le sembrò di vedere un fiocco nero e due occhi dorati.
Quando rinvenne si trovava nel suo letto. Il sole entrava dalla finestra e Zwei sonnecchiava in un angolo.
Per un attimo credette di avere sognato, ma nel girarsi le cadde lo sguardo sul braccio e realizzò la triste verità: non poteva più combattere, non apeva dove fosse Ruby, non sapeva cosa fosse successo a Weiss dopo verla lasciata, non sapeva di Blake, non sapeva niente di niente.
Fu presa da un impeto di rabbia e con uno scatto colpì la lampada che aveva sul comodino facendola cadere.
Il rumore di vetri rotti fece accorrere suo padre che subito si  precipitò ad abbracciarla e, dopo pochi secondi, suo zio Qrow entrò nella stanza con l'immancabile fiaschetta alla mano.
Yang colse l'occasione al volo, con la mano rimastale scostò il suo vecchio e chiese chiarimenti all'unica persona in quella camera che poteva darglieli: il maestro di falce.
Fu così che venne a conoscenza di ciò che in seguito avrebbe rivelato alla sorella la cui incolumità le fu confermata per prima. Il padre di Weiss, dopo avere visto parte dell'accadudo, era andato a prenderla per riportarla a casa, mentre Blake se n'era andata di notte senza salutare nessuno, Ozpin era scomparso e Phyrra era morta.
Alla fine del racconto la bionda chiese di essere lasciata sola e quando ci fu di nuovo silenzio lasciò che tutta la rabbia, la frustrazione e la tristezza sgorgassero fuori dai suoi occhi insieme alle lacrime.
Ripensò al giorno in cui era arrivata alla Beacon con Ruby e aveva conosciuto le sue amiche, ripensò ai momenti felici e alle litigate, ripensò a tutto ciò che l'aveva condotta a quel punto. Capì che niente sarebbe più stato lo stesso e che la sua giovinezza era finita il giorno in cui avevano scelto quella missione, il giorno in cui avevano seguito il professor Oobleck.
Ma in fondo l'unica cosa che rimpiangeva era il suo braccio, ogni cosa che aveva fatto l'aveva fatta per sua volontà ed era l'unica cosa che, in fondo, le importava.
Fu pensando a questo che scivolò in un sonno buio e senza sogni da cui si sarebbe risvegliata molto diversa.



Angolo autrice

Questa è la prima storia che scrivo su Rwby.

Quando ho finito l'ultimo episodio della terza serie mi sono chiesta: "Chissà cosa ha pensato Yang dopo essersi risvegliata e chissà perché è così diversa" e da questa domanda è nata questa storia.
Doveva essere una Bumblebee (Yang x Blake) ma poi ha preso questa piega e non ho potuto farci nulla.
Beh spero vi piaccia. Se vedete errori che mi sono sfuggiti fatemelo sapere e ogni consiglio è ben gradito.

Ryd

 





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