Abilità innata

di suni
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Comunicazione

Abilità innata

 

 

“Ti giuro, è stato fantastico. Intanto, c’era questa giornata pazzescamente bella. Sai, con il sole, un filo di vento tiepido…”

Naruto si lascia cadere sulla sedia con uno sbuffo soddisfatto, voltandosi verso il letto, ed accenna un sorriso. È stato via in missione per due giorni con Sai, per un incarico che i due ANBU hanno eccelsamente portato a termine esattamente nei tempi previsti.

“…Come l’anno scorso quando siamo andati a Kiri, hai presente?” aggiunge, allungando la mano per afferrare la bottiglia d’acqua dallo scrittoio di Sasuke.

Mh,” risponde il genio, seguendo con gli occhi il movimento della sua mano che porta la bottiglia alle labbra. È allungato sul letto e il libro che stava sfogliando prima che Naruto entrasse dalla finestra, rischiando tra l’altro di farsi dar fuoco in quanto intruso, è appoggiato sul suo petto aperto alla pagina che stava leggendo.

“Ecco, così. Preciso proprio. Tra l’altro, lo sapevi che a nord, verso il confine,  c’è una vallata in cui ci sono delle specie di geyser? Ci siamo passati io e Sai,” continua vivacemente Naruto, rivivendo mentalmente quell’insolito spettacolo.

Mh-mh,” conferma Sasuke osservando distrattamente il muro, su cui fa bella mostra di sé una crepa abbastanza evidente da non sfuggire nemmeno ai suoi occhi.

“Oh, certo. L’hai…l’hai attraversata andando ad Oto, no?” aggiunge Naruto distogliendo lo sguardo, mentre prende a sfilarsi la felpa per cambiarsi.

Uhn,” replica Sasuke, rotolandosi sul letto per sdraiarsi sul fianco, verso di lui. Il libro precipita a lato, dimenticato.

Naruto annuisce, andando verso l’armadio per cercare qualcosa di pulito da mettersi.

“Già, è in quella direzione,” mormora atono. “Comunque è stato molto affascinante. Siamo rimasti lì imbambolati per un po’. Certi fenomeni naturali sono davvero incredibili.”

Mmmh,” commenta Sasuke, storcendo un po’ la testa.

“Sì, lo so che tu non fai mai molto caso a queste cose, ma dovresti, fai male,” lo riprende Naruto, con la testa ingoiata dalla maglietta che si sta infilando.

Tsk,” reagisce l’altro, strofinando la testa sul cuscino.

“Perché sei un maledetto testardo, teme!” sbotta Naruto, ricomparendo dopo qualche strattone oltre il collo dell’indumento, con aria rissosa. “Ti assicuro che è stato uno spettacolo straordinario!”

“E allora?” sbuffa a voce bassa Sasuke, sdegnoso.

Naruto si acciglia ulteriormente, risentito, poi spalanca leggermente gli occhi realizzando che Sasuke ha appena emesso un suono articolato. Il suo viso si illumina beffardo e le labbra gli si schiudono in uno sfacciato sorriso sornione.

“Sai perché ti sei innamorato di me, Sas’ke?” chiede baldanzoso, piazzandosi a braccia incrociate in mezzo alla stanza.

Sasuke volta di nuovo lo sguardo su di lui, sollevando appena un sopracciglio con scetticismo.

Nh?” mugugna, sprezzante.

“Perché,” fa Naruto mellifluo, “sono l’unico che ti capisce quando comunichi. E’ la mia abilità innata.”

Sasuke sgrana appena gli occhi, curiosamente colpito, lo guarda storto con indignazione e poi volta il viso contro la federa, con le labbra serrate. La sua silenziosa risata risuona leggera, soffio emesso a bocca chiusa.

Naruto scoppia a ridere a sua volta, balzando sul letto accanto a lui.

 





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