Visioni, zanzare.

di tp naori
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Erba bruciata,
Il sole scalda.
C'é aria di risacca,
La salsedine arriva da lontano.
Si avvicina dalle sponde,
Filtra fra i muri dei palazzi.
Mode nuove sbocciano,
Come papaveri selvatici,
Rossi puri, appena impollinati.
Gambe nude, polmoni intasati,
Nuove feste padronali,
E le sagre dove si mangia bene.
Il solito caffè al bar,
Le solite carte mescolate,
Fra le chiacchiere degli anziani,
Il tifo per la nazionale,
E i bambini che ordinano gelati.
Apertura di stagione,
Le gabbie lasciano liberi gli studenti.
Maturità arriverà il prossimo anno.
Libri da leggere, sgualciti,
Sulle sdraio aperte.
Creme spalmabili su fette biscottate,
Croccanti, sode, marroncine.
Portano fiori in seno,
Grano alto nelle loro spighe,
Paglia, cappellini, cocco freschi.
Lunghissima transizione lunare,
Cielo stellare, mani calde,
Spogliano corpi freddi, celesti.
Baci sui colli, pelle d'oca.
Attorno hai falò, generazioni.
Il miglior giorno di sempre,
E non serve più raccontarsi niente,
Solo sorrisi e carezze.




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