Ringrazio le quattro persone che hanno messo la storia tra
i preferiti sorvolando sul fatto che nel primo capitolo si capisce ben poco....
Buona lettura.
CAPITOLO
2
3
anni prima
Harry Potter guardava fuori dalla finestra della sua stanza al
terzo piano di Grimmult Place n°
12.
Non guardava niente in particolare, semplicemente lasciava
scorrere lo sguardo, quasi ad assecondare il movimento del vortice di pensieri
che quella notte proprio non volevano lasciarlo in pace. Troppi avvenimenti in
così poco tempo! La ricerca dell’Horcux, che poi non
si era rivelato altro che un falso, il ritorno trascinando Silente, estremamente indebolito, il marchio nero sulla scuola, la
corsa in scopa fino alla torre di Astronomia e poi… la sorpresa più grande:
Draco Malfoy che sovrastava il preside, pronto ad ucciderlo..
Un lieve bussare alla porta lo riscosse dall’ennesima visione
delle scene appena vissute.
-Avanti-
Una testa riccia sbucò nello spiraglio
-Ti disturbo?-
-No, vieni Herm-
E due occhi dorati diedero calore alla stanza buia.
-Non sapevo se stavi dormendo..-
-Non ci riuscirei, non con tutto quello che è successo-
-Harry…-
Hermione lo fissava con sguardo serio, tanto che il bambino sopravvissuto si
preoccupò –dovresti dirmi, cosa è successo esattamente…-
-Cosa vuoi sapere esattamente?-
Harry voleva capire dove Hermione volesse arrivare.
Lei continuò a fissarlo per poi esclamare con voce grave e una
lieve nota di supplica –Dimmi che si è fermato da
solo, dimmi che non ha voluto ucciderlo, dimmi che non è stato solo un
momento di panico!-
-Hermione, ma cos..-
-Ti prego dimmi che è così, perché non potrei accettare di
proteggere qualcuno che si è salvato solo per codardia!-
-Stai dicendo… l’hanno affidato a te?? Ma
come possono pensare..-
-Ritengono che sarà l’ultimo posto in cui verranno a cercarlo e
avremmo tutta la protezione dell’Ordine, ma non è questo, devo sapere che lui
ha deciso di passare dalla nostra parte!- il suo tono stava salendo e Harry
capì che per lei era veramente importante.
-Sì… lui…
non ha voluto terminare la sua missione… io… ero sotto pietrificus,
Silente disarmato… avrebbe avuto la via spianata, ma
ha deciso di fermarsi, ci ha avvisati del piano dei
Mangiamorte, se non fosse stato per lui, non saremmo stati preparati al loro arrivo…-
La sua migliore amica si era lasciata cadere su una sedia e alla
fine aveva preso la testa fra le mani sospirando per poi mormorare
-Va bene, ok…-
-Herm, non sei obbligata a..-
-No Harry, gli altri hanno ragione, è il posto più sicuro, i miei
sono già stati allontanati e dobbiamo agire in fretta, non ci metteranno molto
a capire che qualcuno li ha traditi. Se Malfoy ha scelto di
passare dalla nostra parte sta
rischiando molto ed è giusto che venga protetto.-
***
Due settimane di pace erano fin troppe, Hermione lo sapeva.
Stava fissando una nuca bionda, immobile da diversi minuti.
Draco Malfoy era stato sigillato in casa sua da circa quindici
giorni e aveva detto sì e no 4 parole.
Non che lei avesse cercato il dialogo, ma
quel silenzio perenne la stava facendo impazzire.
Non poteva vedere Harry, Ron né tutti gli altri.
A due kilometri dalla villetta dei suoi finiva la protezione messa
da Silente in persona e squadre di Auror si davano il cambio notte e giorno.
Fino a quando sarebbe durata quella situazione?
I Mangiamorte non mollavano, una grossa taglia pendeva sulla testa
del traditore e il primo a volerlo morto era suo padre stesso.
Hermione si chiedeva come potesse stare in quel momento, quello
che lei aveva sempre conosciuto come un ragazzino viziato aveva fatto forse la
scelta più importante della sua vita, cosciente
di rimanere completamente solo.
Qualche minuto dopo una forte scossa aveva fatto tremare l’intera
casa. Molti mobili erano crollati e quando Hermione era riuscita ad alzare la
testa a controllare la situazione, aveva visto ciò che inconsciamente aveva
temuto per giorni: le scintille rosse di pericolo.
Gli Auror erano stati attaccati e forse non furono capaci a contrastarli e la scossa poteva voler dire solo una cosa, i nemici erano
riusciti a far breccia nello scudo protettivo.
In quel momento Hermione Jane Granger prese una decisione, la più
importante della sua vita, sacrificarsi per qualcuno che aveva fatto lo stesso
per loro, sacrificarsi per qualcosa di più grande.
Senza fermarsi troppo a riflettere, corse verso Malfoy, buttato a
terra dietro il divano, e gli artigliò un braccio per potarlo con sé nella
smaterializzazione.
L’ultimo pensiero, di quella ragazza dagli occhi caldi, era stato
per i suoi due migliori amici e una preghiera affinché a loro andasse tutto
bene.
***
Erano passati tre anni da allora e Hermione Granger si trovava su
un tetto assolato sotto una tenda fatta di lenzuola a proteggerla dall’alta
temperatura.
Ripensava a tutto quello che era successo da allora. La fuga prima
in Canada, i falsi indizi che aveva disseminato per
confondere le acque, e che finora sembravano aver funzionato.
E il legame sempre più forte che si era instaurato col suo
compagno di viaggio.
Era stata una cosa graduale, dapprima fiducia reciproca,
guadagnata col sacrificio. Poi bisogno di parlare, ma mai del passato. Infine
una sera, il bisogno fisico di qualcuno a cui
aggrapparsi.
Erano due anni che si trovavano in Messico e ogni tanto sembrava
che riuscissero a dimenticare il perché di tutta quella situazione.
C’erano giorni in cui erano davvero Jenny e Chris, due ragazzi
arrivati sull’isola in vacanza e rimasti, aprendo un negozio di tatuaggi.
In alcuni momenti, guardandosi negli occhi, riuscivano a
dimenticare che erano lenti a contatto quelle che nascondevano il loro vero
colore.
A volte, nelle lunghe notti calde in cui i loro respiri si
confondevano, quella non era più una farsa ma la loro
realtà.
Ma ogni
trentun maggio, tornava forte la consapevolezza di aver perso tutto quel giorno
di tanto tempo prima.
31 maggio ****
Caro
Harry,
sono
passati 3 anni dalla mia… fuga, sì, penso si possa
chiamare così.
Che
macabro anniversario.
E che
inutilità scriverti una lettera che tanto non invierò mai. Ma
non riesco a farne a meno, ogni anno, il 31 maggio, non riesco a non pensare al
fatto che vi ho lasciati tutti senza una parola. Non sai quanto vorrei poterti contattare, dirti che sto bene, sapere se stai bene, se
state bene!
So
che ce l’hai fatta, hai sconfitto Voldemort, ma spero
che tu capisca perché ancora non sono tornata.
Tre
anni fa ho fatto una scelta, ho scelto di proteggere una persona e il mio
compito non è ancora finito.
La
mia più grande paura è che tu pensi io ti
abbia abbandonato, non è così, ti prego di credermi.
Non
eri solo e sapevo che tante persone ti avrebbero protetto in mia assenza.
Questo non ha reso la decisione più semplice, ma era l’unica cosa possibile.
Qualcuno
potrebbe prenderlo come un atto di codardia, l’esser fuggita dalla battaglia
imminente, ti assicuro che anche la macchia non dà vita
semplice, ma soprattutto, la cosa più difficile è il non poter vedere i vostri
volti. A dir la verità, non vedo neanche il mio da
parecchio, mi guardo allo specchio e fatico a riconoscere qualcosa di familiare.
Ma
non devi preoccuparti per me, questa “cosa” ha anche dei lati positivi, risvolti inimmaginabili, avremmo pensato al tempo, ma in
fondo, sono cambiate così tante cose…
Ciò
che non è cambiato è l’affetto che ancora provo per tutti voi e spero che tu
non l’abbia scordato e non lo scorderai mai.
Con
amore, per sempre,
Hermione
Col prossimo capitolo la fic sarà conclusa.
Spero che con questo nuovo potrete dirmi cosa ne pensate...
Ancora grazie
Un bacio
monica