Stupidità

di aoimotion
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Nick era alto e odorava di foresta e aria notturna. Le sue zampe erano molto più grandi delle proprie, i suoi denti più affilati, il pelo più folto, la parlantina più sciolta e i modi più raffinati.
 
Nick era colto e intelligente. Sapeva riconoscere la buona musica, il buon vino e la buona compagnia. Camminava sempre con quella sua andatura elegante, la coda che ondeggiava al ritmo di una melodia silenziosa di cui lui era il solo compositore.
 
Nick aveva sempre qualcosa da dire su tutti. Non c’era un solo animale che potesse sfuggire al suo giudizio, ai suoi occhi verdi come la foresta di cui aveva ereditato il profumo. I suoi commenti erano sempre precisi e calzanti, e il sorriso con cui soleva accompagnarli era morbido come una carezza e affilato come un coltello.
 
Nick era fermamente convinto che lei fosse stupida. Amava crogiolarsi dall’alto della sua superiorità e ricordarle questa – secondo lui – assoluta verità, con quel suo tono edulcorato e i suoi modi e i suoi sorrisi, mentre erano di pattuglia, seduti al parco, stravaccati pigramente sul letto dell’uno o dell’altro, a rimpinzarsi di schifezze in qualche fast-food, a camminare fianco a fianco per le strade della città.
Eppure, Judy era convinta – e con altrettanta fermezza – che il vero stupido fosse Nick.
 
Perché solo uno stupido non si sarebbe accorto del suo sussultare quando le cingeva con noncuranza le spalle o la vita, quando le accarezzava le orecchie in tutta la loro lunghezza, quando appoggiava la testa su quella di lei con fare pigro e svogliato.
Solo uno stupido non avrebbe realizzato che, sì, i conigli avevano un battito cardiaco più veloce di quello di una volpe, ma non potevano vivere con la tachicardia costante senza morire l’infarto, e che lei non era una creatura che amava comportarsi da isterica per puro diletto.
 
E con quel genere di stupidità, purtroppo, non c’era fascino o talento che tenesse.
 


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(una robina senza pretese scritta perché ne avevo voglia. <3)
 
 




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