Rinascita

di Shainareth
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SOLITUDINE




Non appena lui uscì dalla camera, ormai quasi vuota, Raven notò qualcosa sul pavimento: una cornice in cui Garfield aveva messo delle foto di loro. Aveva dimenticato di imballarla insieme all’altra roba o se l’era lasciata alle spalle di proposito? Se così fosse stato, Raven non avrebbe potuto recriminare quella scelta. Era stata lei a spingerlo a quel passo. Forse, persino ad andar via. E cosa avrebbe fatto, ora che il suo unico conforto, la sua unica speranza, stava prendendo le distanze da lei? Ora che lui si era finalmente rassegnato a darle retta, decidendo di voltare pagina, di cambiare vita. Lontano da lei. Senza di lei.
   Era giusto così. Raven non aveva alcun diritto di fermarlo. Era stata lei, per prima, a costringerlo a farlo, ricorrendo finanche a crudeli bugie. Come quella che era stata con lui soltanto per pietà.
   Ferito nell’anima e nell’orgoglio, Garfield ce l’aveva avuta con lei per un pezzo. Per quanto male gli avesse fatto, Raven continuava a credere che quella fosse la soluzione meno dolorosa. L’alternativa sarebbe stata essere sincera, dirgli che lo amava, che lo aveva sempre fatto, che voleva stare con lui. Ma non avrebbe mai potuto renderlo felice. Garfield aveva già rischiato troppo, per lei: usato come portale dagli altri figli di Trigon; quasi ammazzato da lei stessa a causa di quei poteri di mutaforma che facevano gola persino al demone sopito nella profondità del suo animo.
   Raven sospettava che Garfield avesse iniziato ad intuire la verità, perché aveva smesso di portarle rancore, riprendendo a ronzarle intorno, sia pure con meno insistenza di prima, e assicurandole che sarebbero stati amici per sempre.
   Ora che però lui stava andando via, Raven avvertiva tutta la pesantezza della solitudine che l’avrebbe colta, persino lì fra i Titans. Garfield non era il solo a sentirsi fuori luogo. Forse anche lei aveva bisogno di voltare pagina. Ancora una volta.
   Ma stringere tra le mani quelle foto, il ritratto dimenticato del loro amore, faceva male al cuore. Garfield non era l’unico alla disperata ricerca di quel tipo di affetto, e lo avrebbe trovato altrove, prima o poi, di questo Raven era certa. Per lei, invece, impossibilitata com’era a legarsi a qualcuno, sarebbe ricominciata una vita piena di dolore e solitudine.
   Voler stare da sola, è una tua scelta. Era questo che le aveva detto Garfield appena un attimo prima di uscire da quella stanza. Probabilmente era vero. Eppure Raven non se la sentiva di coinvolgere ancora qualcuno nei suoi problemi. A maggior ragione se si trattava di lui o degli altri loro amici. E per quanto male le facesse, anche lei avrebbe dovuto andar via da lì, da quel posto in cui riusciva a sentirsi sola persino fra coloro che considerava al pari di una famiglia.












Al contrario della precedente, questa flashfic mi piace decisamente meno. Ma amen.
E dopo Garfield, è Raven a voler prendere le distanze dal resto del gruppo. Ciò credo sia dovuto essenzialmente al fatto che sono gli unici due che non sono ancora riusciti a trovare un modo per star bene con se stessi, nonostante ci abbiano provato. Dunque, l'unico modo, forse, è prendere ognuno la propria strada e vedere cosa il destino avrà in serbo per loro.
Una cosa è certa, comunque: Garfield perde sempre la testa per donne che, per un motivo o per un altro, vogliono fargli lo scalpo. Dovrebbe farsi vedere da uno bravo. :'D
Buona giornata e alla prossima!
Shainareth
P.S. Risponderò alle vostre ultime recensioni nel pomeriggio, perdonate sin d'ora per l'attesa. :*










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