La Prescelta

di Sara_Kissyou_15
(/viewuser.php?uid=919480)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.



Prologo 

Due occhi rossi la seguivano ovunque andasse, la osservavano come per scrutarla fin dentro l'anima. Corse lungo le strade di quella città addormentata, il più veloce possibile, girò a sinistra, poi a destra, intorno a una fontana, percorse tutta la piazza e giunse a un porto. Qui si voltò indietro e con sollievo si accorse di essere sola e di non essere seguita. Ringraziò mentalmente Dio e proseguì in una direzione che la sua mente non conosceva, ma il suo corpo e il suo istinto sí. Dopo una ventina di minuti di cammino iniziò a scorgere la cupola di una chiesa. Dopo pochi minuti giunse a una piazza dove si trovava una grande chiesa con le rifiniture e il portone in oro. Accanto a questa chiesa vi era una strada ampia, a cui un cancello d'oro impediva l'accesso. Lo aprì, cercando di fare meno rumore possibile e corse verso l'entrata di una gigantesca villa, circondata da un bellissimo giardino curato e tre fontane raffiguranti sirene nell'atto di cantare. Bussò al portone d'oro, sulla cui superficie erano incastonate diverse pietre preziose, e un maggiordomo dall'aria assorta e assonnata le aprì. 
-Il signore la stava aspettando- le disse
Osservò l'ingresso e con l'aiuto del maggiordomo attraversò il grande ingresso, percorse il corridoio a sinistra e oltrepassó una porta che portava a una grandissima sala. Sulla parete a sinistra vi erano ampie finestre, oscurate da lunghe tende di velluto viola. Il pavimento era composto da lastre di marmo bianco, rifinite con disegni in oro liquido. Le stampe erano due: una raffigurava uno stemma con all'interno un tridente ornato da sei conchiglie, l'altra rappresentava una delle fontana della villa, quella centrale. Alla fine della sala vi era un rialzo di scalini, che creava come un piccolo podio, sopra il quale vi erano due troni d'oro massiccio con le sedute di color porpora. Un tappeto, sempre di color porpora, percorreva tutta la stanza, dall'entrata fino a essere poggiato sotto i troni. Nella parete di fronte ai troni, sopra alla porta, si trovava un quadro che rappresentava cinque persone: la figura di un uomo seduto su una raffinata sedia, circondato da una donna e tre bambine. In lui risaltava lo sguardo serio e al tempo stesso saggio, i capelli di una tonalità di viola scuro risaltavano la carnagione chiara e gli occhi di color ametista. La donna aveva i capelli del color del grano maturo raccolti in un chignon, gli occhi color del mare in tempesta e un sorriso sincero le addolciva il viso. La bambina alla destra dell'uomo aveva gli occhi del suo stesso colore e i capelli erano castani; la bambina al centro aveva gli occhi color del mare e i capelli biondi; l'ultima aveva i capelli sul castano chiaro e gli occhi sul violetto. 
I loro abiti erano del colore dei loro rispettivi occhi ed erano abiti pomposi, ricchi di fiocchi e lustrini, degni delle più grandi personaggi della vita mondana. Infatti questa era la famiglia reale.


Ciao a tutti, mi chiamo Sara e questa è la primissima storia che pubblico su EFP, quindi sono parecchio emozionata!:D 
La mia storia, "La Prescelta", si trova pubblicata anche su wattpad, ma vi chiederei di non andare a leggerla lì perchè a ragion di logica su wattpad sono più avanti nel pubblicarla. Questa storia è un "miscuglio" di generi, è un paranormale/soprannaturale, romantico, sentimentale, azione e appartiene anche a due sottogeneri del paranormale, vampiri e demoni, quindi ce n'è proprio per tutti i gusti! 
Spero che la storia vi piaccia e che mi esprimiate il vostro parere attraverso recensioni! 
Grazie per l'attenzione :)







Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3491012