Then we're free, it's a thriller - Ziam

di Ninox
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1. 

È tardi quando Liam sente la porta di casa aprirsi, poi il rumore delle chiavi che vengono posate sullo svuotatasche nel mobile a sinistra dell'ingresso.
Scatta subito a sedere, in quel letto a due piazze troppo grande per lui soltanto.
Quei gesti, quei rumori, li ha sentiti tante volte ed ormai li ha impressi come fuoco nella sua mente. Non li sente da quindici mesi e sedici giorni. Anzi, diciassette, erano le due di notte.
Poi non sente più niente, e torna a sdraiarsi buttandosi di peso sul materasso. Un’altra allucinazione, Liam. Non era lui, non lo sarà mai; si sussurra nel silenzio della camera. Ma i passi leggeri sul parquet, quelli nelle sue allucinazioni non ci sono mai.
Allora Liam si stringe il cuscino sulla orecchie e chiude gli occhi mentre le prime lacrime gli scendono sulle guance. Davanti la porta i passi di fermano, può immaginarlo mentre si morde il labbro e si passa una mano tra i capelli.
Quando li ha visti rosa (solo in foto, pensa con una fitta nel petto) avrebbe voluto alzare la cornetta e chiedergli, come ogni nuovo taglio di capelli 《dicevi sul serio allora, Zee? Ma ti sei visto?》e poi avrebbe riso con lui, senza ammettere che con ogni taglio di capelli Zayn Malik e estremamente sexy.
Quando poi lo sente fare due paesi indietro, il cuore gli sprofonda nello stomaco. E prende tutto il coraggio che in quel mesi gli è mancato, e sussurra con la voce roca per il pianto 《Non andare, non di nuovo》.
Sa che lui lo ha sentito, che adesso anche i suoi occhi sono lucidi. Perché lui, il suo Zee, lo conosce.
Ma l’altro non replica, perché entrare in quella stanza vorrebbe dire doverne poi uscire. Zayn Malik non è mai stato il "Bad Boy" che mostrava di essere, con i tatuaggi e una sigaretta tra le dita. Lui non ha il coraggio di Liam, del suo Liam, che anche la mattina appena sveglio a con i capelli arruffati sembra essere un leone. O un cucciolo di leone, perché nonstante gli anni non ha mai abbandonato la sua tenerezza.
E allora se ne va, dicendosi che così non farà male al cuore di Liam e neanche al suo.
Estrae il cellulare della tasca asciugandosi una lacrima, e legge di due chiamate perse da parte di Gigi.
Se ne va con un peso nel cuore, o forse è solo la gabbia toracica a dolergli perché il suo cuore lo ha lasciato nelle mani di Liam dal venticinque marzo.
L’indomani quando Liam si sveglia trova una giacca di pelle sull’appendiabiti.

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