Catene

di Blablia87
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Ci ha pensato a lungo, nelle interminabili notti passate da solo all’ombra di una poltrona vuota.
 
Lo ha visto prendere forma in modo chiaro tra i propri lineamenti - riflessi opachi in uno specchio nel quale da mesi non riesce più a riconoscersi - aggrappato all’azzurro delle iridi come una condanna.
 
Lo percepisce sotto la pelle come il livido di una catena attorno ai polsi, metallo pesante che grava su ogni pensiero.
 
 
 
L’amore.
 
 
 
Una sentenza che lo obbliga a vivere in manette, legato al respiro di un’altra persona.
 
Un cappio attorno al cuore che si stringe non appena cerca di fuggire.
 
 
 
Lo avverte di nuovo avvilupparsi e serrarsi al petto – indesiderato, distruttivo, totalizzante - osservando la paura affiorare sul volto dell’altro mentre gli circonda il viso con le mani, e si sente sull’orlo di un precipizio nel quale non desidera altro che gettarsi.
 
Chiude gli occhi e trattiene il respiro, quindi, attendendo che John commini la sua pena schiudendo le labbra contro le sue.
 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:  questo è quello che accade rimanendo impigliati per giorni, anima e cuore, in un capitolo particolarmente doloroso della long: si ha bisogno di vedere una luce in fondo al tunnel.
 
Chiedo scusa per quasta “flash” senza capo né coda, ma era uno sfogo necessario alle mie sinapsi! XD
 
Come sempre grazie a chiunque sia giunto in questi lidi. ^_^
 
A presto (spero! XD)
B.




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