A perfect storm

di midnight_light
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A perfect storm
 
-PROLOGO-
 
Nuvoloni neri cominciavano ad incombere sopra la sua testa, rendendo il cielo scuro e coprendo il sole.
Si intravedevano dei lampi da quelle compatte e pesanti nuvole, illuminandone il ventre; all’inizio scoordinati e deboli, ma col passare dei secondi aumentarono di frequenza e potenza, come l’aria che scuoteva le grosse chiome degli alberi.
Non era un temporale normale, si avvicinava una vera e propria tempesta, come quelle che si vedono in certi film, col mare in burrasca e la nave sommersa da grandi onde.
Lei si trovava proprio sotto l’occhio del ciclone.
Poco le importava comunque, ci era abituata: tempesta nella sua mente, tempesta fuori, che differenza poteva fare? Almeno quella era una manifestazione dell’incredibile forza di Madre Natura, bellissima e pericolosa al tempo stesso. Rimase incantata a guardare quel cielo plumbeo mentre nelle sue narici cominciava ad insinuarsi l’odore familiare della pioggia.
-“Che magnifico spettacolo non trovi?”- si girò di scatto, incontrando il profilo maestoso del ragazzo, intento ad ammirare l’oscurità sopra di loro.
La sua voce le era arrivata come un tuono improvviso all’orecchio.
Possibile che fosse così distratta da quel surreale paesaggio e dai suoi pensieri dal non sentirlo neanche arrivare?
L’osservò avvicinarsi con calma, e con la sua solita eleganza si sedette accanto a lei, sotto il grande pino. Ritornò a guardare gli alberi agitati davanti a lei. No, non era stata distrazione la sua, lui è sempre stato così: va e viene proprio come il lampo: così com’è arrivato, scompare. Ti coglie sempre all’improvviso, con passo leggero e respiro silenzioso, ti accorgi sempre tardi della sua presenza e della sua assenza. Però, lei se n’è sempre accorta, della sua assenza.
-“Già… le forze della natura sono sempre stupefacenti.”- passarono vari minuti prima della sua risposta.
-“Si, e non si dovrebbe giocare con forze del genere…”- aggiunse lui -“Lo sai, vero, che è sconsigliato stare sotto gli alberi quando c’è un temporale?”-
-“Lo so. Ma è sempre stata una mia pecca fare scelte sbagliate.”- gli disse quasi divertita.
-“Siamo in due allora – si girò verso di lei, incatenando i suoi occhi verdi ai suoi neri – ma ne siamo sempre usciti vincitori, no?”-
-“Più o meno… si.”- disse con un piccolo sorriso amaro sul volto. Piccole gocce si decisero a cadere dal cielo, e in poco tempo si ritrovarono davanti agli occhi un vero e proprio scroscio d’acqua.
-“Almeno questa è la tempesta perfetta.”-

 
 
 
*ANGOLO AUTRICE*
 
Questo è il prologo della mia nuova storia; l’ho scritto alle due di notte perché ho capito che le idee (o le pazzie?) migliori mi vengono quando il mio cervello mi impone di pensare a centomila cose quando sto cercando di addormentarmi; quindi questo è frutto dell’insonnia e della noia.
Credo che la storia avrà più capitoli rispetto alle altre che ne hanno di meno.
Spero comunque che vi abbia invogliato a continuare a leggerla e spero proprio che vi piaccia; questa volta voglio prendermi più tempo per scrivere i capitoli, per revisionarli e correggerli; non velocemente come faccio di solito.
Detto questo, al prossimo capitolo!

 
Midnight_light




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