IL MIO PRINCIPE AZZURRO
Per fortuna ti ho salvata!
La voce narrante sarò io
Era una mattina di primavera,
e si sentivano cinguettare gli uccellini nel giardino della Capsule Corp.
Vegeta dormiva, senza maglia per il caldo, e Bulma, appoggiata a lui con la sua
mano sinistra sul suo pettorale destro, nascondeva la faccia tra il collo di
Vegeta e la spalla del sayian. La testa di lui era appoggiata a quella di lei,
e il suo braccio sinistro le avvolgeva il corpo in segno di protezione.
Improvvisamente lei si
svegliò e rimase per ancora alcuni minuti nelle braccia del suo uomo.
Molto lentamente si scostò da
lui e iniziò a guardarlo con occhi teneri, come una madre fa con il suo bimbo.
Gli passò una mano tra i lunghi capelli neri e molto delicatamente lo baciò
sulle labbra. In quel momento Vegeta si svegliò e Bulma gli disse allegramente:
“Coraggio, tesoro, svegliati!
Non ti ricordi che giorno è oggi?!”
Vegeta si passò entrambi le
mani sulla faccia per farle capire che ancora non connetteva… Poi
l’illuminazione…
“È il tuo compleanno… Scusa,
me ne sono dimenticato…”disse con aria affranta.
“No, tesoro, non è il mio
compleanno…”Constatando così che il marito non sapesse quando compiesse gli
anni.
Sul volto di Vegeta comparve
un’espressione interrogativa non capendo a cosa si riferisse.
“Proprio non ti viene!?...”
Vegeta scosse il capo,
sperando che la notizia che gli avrebbe dato Bulma fosse gradevole.
“Va bene, se non ti ricordi
te lo dico io… Oggi andiamo a fare una gita con GOKU e CHICHI!!!!
Lui rimase per qualche attimo
senza parole, con gli occhi sgranati e la bocca semiaperta.
“Non sei contento!?”
Vegeta era ancora incredulo:
“Perché mi fai questi
scherzi di prima mattina? Sai che non sopporto Kaarot, ma tu ti ostini a
nominarlo ogni giorno che Dio manda in terra…”Disse girandosi dall’altro lato.
“Ma io non sto affatto
scherzando… Non ti ricordi, l’avevamo programmata qualche settimana fa, la
gita”.
Vegeta non voleva credere
alle parole che Bulma stava pronunciando, aveva lo sguardo fisso, perso nel
vuoto, con un sopracciglio leggermente più sollevato dell’altro in segno di
incredulità.
“Coooosaaaaaaaa?!!!?”
“È inutile che fai così,
tanto ci verrai. Su preparati tra meno di un’ora si parte!”
“È una cosa inaudita, io,
principe sayian, mi sto facendo dare ordini da una donna!!!”. Disse a denti
stretti…
“Che hai detto, tesorooo?”.
Rispose lei con tono ironico.
“Ehm… Che ti amo…Ehm…
Piccola…”Improvvisò.
“Come sei dolce… Anch’io ti
amo”. Gli gridò lei dal bagno
L’ora della partenza era
arrivata, ma di Goku e Chichi non c’era ancora l’ombra.
“Te lo dicevo, io, che ti eri
sbagliata!! Mi hai fatto alzare presto per niente!!”
“E piantala… Non vedi che
stanno arrivando?”.
Improvvisamente si vide all’orizzonte
un gran polverone… Goku era al volante di un’auto della Capsule Corp. e aveva
una guida che metteva i brividi.
“Salve, ragazzi, come va?”.
Disse allegramente Goku.
“Prima che arrivassi tu… Da
Dio!!!”. Rispose.
“Sempre gentile, come al
solito…”
“Ammutolisciti, sgorbio!”
Goku fremeva, schiacciava
sempre più l’acceleratore e incitava gli amici a entrare svelti in macchina.
“Cosa credi di fare Kaarot!
Se guidi tu a destinazione non ci arriviamo, ci schianteremo di sicuro alla
prima curva!! Spostati, guido io!”
Dopo un’ora di macchina
arrivarono a destinazione e appena scesi dal veicolo sul volto di tutti apparve
un’espressione sconvolta.
“Ma… Qui non doveva esserci
un prato??!!! È tutto deserto…”
Ma improvvisamente Goku e
Vegeta si guardarono con gli occhi sgranati. Stavano sudando freddo e Bulma e
Chichi capirono il significato delle loro espressioni, qualcosa di orribile
stava per accadere…
Dalla fronte di Vegeta
scendevano goccioline di sudore e Goku era immobile che fissava il compagno con
aria spaventata.. Improvvisamente comparve sopra di loro un individuo… Sapeva
volare e aveva un’aurea spaventosamente potente. I due sayian capirono subito
che un nuovo nemico aveva preso di mira la Terra e che non sarebbe stato uno scontro semplice da concludere.
“Presto, vai a nasconderti il
più lontano possibile da qui! Devi correre e anche se non avrai più fiato
dovrai continuare a scappare, hai capito?”. Disse Vegeta a Bulma. Lei non
capiva, lo guardava ma non scappava e non capiva perché la incitasse a fuggire.
Gli aveva ripetuto svariate volte che se lui fosse morto a lei non sarebbe più
importato di vivere e quindi andarsene sarebbe stata tutta fatica sprecata..
Stava per dirglielo quando anche Goku intervenne dicendo a lei e a Chichi di
dare retta a Vegeta. Così scapparono. Il nemico le individuò immediatamente ma
non mosse un solo muscolo. Le osservava correre, in preda al panico, e gustava
prematuramente il momento in cui le avrebbe eliminate. Intanto i due eroi non
sapevano cosa fare, come reagire, erano stati colti di sorpresa e non
riuscivano a trovare una soluzione al dilemma.
“Avanti Vegeta, pensa!! Sei
tu il più astuto tra i due, devi escogitare un piano!”
“È facile parlare!! Tanto
sono io quello deve spremersi le meningi!!”.
Dopo pochi secondi il principe
illustrò la tattica di combattimento che rapidamente aveva pensato.
“Apri bene le orecchie, te lo
dirò una volta sola. Dato che non conosciamo le capacità del nemico, la cosa
migliore da fare è non esporci troppo”.
“In che senso scusa?”.
“Non ci dobbiamo trasformare
subito in super sayian, altrimenti capirà velocemente i nostri massimi poteri e
in caso di necessità non avremo più nessun asso nella manica, mi segui?”
“Liscio come l’olio. Ma
scusa, per me è meglio se ci trasformiamo subito, così lo faremo fuori in un
baleno!!”.
“Sei il solito impulsivo!!
Allora non ha capito niente di ciò che ti ho appena detto!!?”
“Si… Ma…”.
“Niente “ma”. Io invadevo
pianeti, ne saprò qualcosa di come attaccare nemici dai poteri sconosciuti,
no?? Quindi fai silenzio ed esegui gli ordini, chiaro?”.
“Sì, signor capitano!!”.
“Si vede che Vegeta comandava
eserciti…”Pensò.
E si lanciarono all’attacco.
Uno da destra e l’altro da sinistra. Erano velocissimi… Bulma e Chichi, che
assistevano da lontano allo scontro, non riuscivano a vederli, e Bulma era
seriamente preoccupata, glielo si leggeva in faccia.
“Hei, Bulma, che cos’hai? Non
stai bene?”.
“No, è che, ho un brutto
presentimento e sono preoccupata per Vegeta…”.
“Ma come fai a preoccuparti
per un essere tanto malvagio??!! Lui… Lui… Lui non è come te, è soltanto… Un
mostro! Siete sposati, ma scommetto quello che vuoi che non ti ha mai
abbracciata o baciata, sicuramente non ha mai avuto un gesto affettuoso nei tuo
riguardi… Mi chiedo solo perché si sia messo con te, forse perché sei ricca…”
A Bulma erano venute le
lacrime agli occhi, stava per scoppiare dal dolore. Come poteva aver detto ciò
di suo marito, dell’uomo che ama, della persona che la riscalda se ha freddo,
che la consola se è triste, che darebbe la sua vita per lei in qualsiasi
momento.
“Tu… Tu ti sbagli… Vegeta non
è così. Lui con me è premuroso, mi vuole bene e non farebbe mai qualcosa che
potesse danneggiare me o Trunks. Lui non è più quello di un tempo, è cambiato,
ma tu non puoi saperlo perché di Vegeta hai un’idea completamente
sbagliata.”Disse trattenendo a stento le lacrime.
L’amica era scioccata… Lei
stava difendendo la persona che, molti anni fa, aveva tentato di uccidere suo
marito. Di colpo Bulma prese per il colletto Chichi e le urlò:
“Tu non lo puoi giudicare,
hai capito!?”. In quel momento le lacrime scendevano sole dagli occhi,
rigandole la faccia, ma un’improvvisa esplosione le fece voltare verso il luogo
dell’incontro.
“Kaarot, spostati”Gli urlò
“Prendi questo, mostro!!!”E
iniziò a lanciare una scarica di onde di energia che colpirono in pieno il
nemico. Sul volto del sayian comparve un sorriso, era sicuro di averlo provato
molto con questo suo attacco.
Volendo aiutare l’amico, Goku
decise di lanciare un’onda energetica, colpendo la strana creatura.
I due amici smisero di
attaccare per vedere gli effetti dei loro colpi aspettando che il gran
polverone sollevatosi sparisse. Con sgomento i loro colpi erano stati vani e si
guardarono increduli.
Il mostro scese a terra.
Iniziò a caricarsi incrementando sempre più la sua aurea.
“Che facciamo adesso? I
nostri colpi neanche lo scalfiscono, dobbiamo inventarci qualcos’altro!”Disse.
“Ci dobbiamo trasformare,
razza di testone! Non lo capisci che così perdiamo sia tempo che energie?”
“Non darmi del testone!!! Qui
l’unico in grado di trovare una soluzione sono IO!!! Tu hai l’intelligenza di
un procione fossilizzato!!!”. Ribattè infuriato.
Nel frattempo il nemico si
era caricato al massimo e fece comparire dal nulla due armi metalliche
circolari con delle punte, assomigliavano a degli shuriken, ma trenta volte più
grandi. Avevano il diametro di un metro e mezzo ciascuno e il mostro sembrava
intenzionato a lanciarli. I due compagni di battaglia si guardarono. Vegeta e
Goku erano distanti una quindicina di metri dal terrificante mostro. Ecco,
quelle strane armi erano state lanciate e loro erano immobili, come
pietrificati. Assomigliava al cerchio magico di Freezer, girava proprio come
quello. In un secondo Vegeta diventò biondo con gli occhi azzurri e iniziò a volare
verso il nascondiglio di Bulma e Chichi.
“Vegeta, ma che fai, dove
stai andando??”. Gli urlò.
“Quei “cosi”non sono
indirizzati a noi, ma a Bulma e a Chichi!!!!”.
Così Goku si trasformò e
entrambi volarono per salvare la rispettive mogli. Ad un tratto Vegeta si fermò
e si girò verso lo strano oggetto che gli si avvicinava a tutta velocità. Era a
pochi centimetri dal suo viso e di colpo l’arma si lacerò in due. Con una mossa
velocissima il sajian l’aveva fermata, salvando così Bulma. Aveva già un’espressione
più tranquilla quando le due metà dell’aggeggio si riunirono e ripresero la
loro corsa verso le povere terrestri.
“Presto Bulma, scappa!”Le
gridò
La ragazza incominciò a
correre, più in fretta che poteva, facendo lo slaloom tra le piccole rocce che
le ostacolavano la fuga. Ma Vegeta notò che i cerchi erano guidati dalla
creatura e che quindi era impossibile fuggire. Si precipitò verso di lei,
volando alla massima velocità, e proprio quando lo shuriken gigante stava per
colpirla lui si buttò su di lei, strisciando così per vari metri. Erano
sdraiati per terra. Lei supina e lui sopra, a pancia in giù,e la guardava negli
occhi. La fissava ma non apriva bocca e lei era terrorizzata, temeva di aver
capito cosa fosse successo, ma voleva convincersi che fosse solo una sua
fantasia. Ma purtroppo aveva ragione, quell’arma infernale si era conficcata
nella schiena di Vegeta e continuava a roteare scavando sempre più nella
ferita. Le vennero le lacrime agli occhi.
CONTINUA