Da mettere
Draco ancora
nervoso e scosso per
la discussione avuta con Altair si materializzò alle porte
di
casa, suo padre Lucius era lì ad attenderlo, felice di
rivedere
il figlio ma preoccupato per come sarebbe stato accolto dai membri del
consiglio.
-Draco sai che il consiglio non prenderà bene il tuo
ritorno, sei
scappato con per unirti a Voldemort, ti sei portato dietro due
mezzosangue e hai spinto tuo cugino Altair a tradire, non ti
riammetteranno tanto facilmente figliolo- disse Lucius seriamente
preoccupato, sapeva che il consiglio poteva essere brutale tanto quanto
Voldemort.
-Sono pronto a fare ciò che devo per fermare l'Oscuro
signore...e
Altair- disse Draco deciso, ma non riuscì a nascondere il
tremolio nella sua voce quando pronunciò il nome del cugino.
-Altair? Non è tornato con te?- disse Lucius
preoccupato, doveva essere successo qualcosa di grave se Draco e Al si
erano separati.
-La vicinanza con l'oscuro signore e Alyssa lo sta
cambiando padre, sono veramente preoccupato, con me ultimamente non era
sincero, metteva a repentaglio le vite di persone a me care, non
è più
l'Altair che hai visto crescere- disse in ansia Draco, il suo mondo e
tutte le sue certezze stavano diventando cenere.
Appena varcò la porta del manor una massa di capelli biondi
gli
corse incontro e lui fece appena in tempo ad aprire le braccia per
stringerla a sè.
-Draco
sei tornato- disse Daphne abbracciando il biondo che affettusamente
ricambiò il caloroso abbraccio.
-Ciao Duff- disse
Draco baciando la guancia della bionda.
-Dov'è Altair? Non siete tornati
insieme?- chiese confusa Daphne guardandosi intorno cercando il suo
compagno.
-Daphne io non so
come dirtelo..- disse Draco evitando lo sguardo della bionda.
-Dimmelo e
basta Draco- disse con tono duro Daphne, qualsiasi cosa fosse successa
ad Altair l'avrebbe affrontata a testa alta, era pur sempre una
Greengrass.
-Ha scelto Voldemort, ha deciso
di servire l'oscuro signore- disse Draco serrando i pugni, era
così pieno di rabbia per la scelta di Altar.
-Non è vero,
non ci credo, come puoi credere una cosa simile tu che lo conosci
così
bene? Sei tu ad averlo tradito Draco- disse Daphne furiosa, Altair non
l'avrebbe mai fatto, non avrebbe mai abbandonato la sua famiglia e se
Draco credeva al tradimento di Altair forse non aveva con lui il legame
che credeva di avere.
-Dobbiamo accettare la verità Daf- disse Draco sconsolato,
non
riusciva più a leggere l'anima di Altair, qualcosa in suo
cugino
si era offuscato.
-Dovrà dirmelo lui- disse Daphne allontanandosi decisa,
avrebbe
trovato il modo di parlare con Altair, in un modo o nell'altro avrebbe
scoperto la verità.
*RIDDLE MANOR*
Altair aveva appena concluso una sanguinosa missione affidatagli da
Voldemort, aveva dovuto sterminare una famiglia di spie, nella sua
mente sentiva ancora i pianti del figlio della coppia, che non era
riuscito ad uccidere, somigliava così tanto a Lys e a
lui...chissà se quella notte di Halloween prima che
Bellatrix lo
trovasse aveva pianto come quel bambino? Cercando disperatamente una
madre che ormai non c'era più...scacciando i suoi rimorsi e
ricordi in un angolino della sua mente aprì la porta
dell'appartamento che condivideva con Alyssa e la trovò
sdraiata
sul divano a leggere un libro di pozioni, il suo aspetto era quello di
Daphne, era così da giorni ormai e Altair non poteva che
esserne
compiaciuto, gli mancava terribilmente la sua compagna e per adesso si
sarebbe accontentato anche di quella copia.
-Finalmente
sei rientrato- disse Alyssa baciando Altair con
passione quando il ragazzo gli si avvicinò.
-Missione lunga e faticosa- disse Altair sfilandosi la
maschera e con essa scrollandosi di dosso tutti i sensi di
colpa..almeno per il momento.
-Ew puzzi di sangue e sudore, vai a lavarti, papy ci aspetta
per cena- disse Alyssa sorridendo, sapeva che Altair l'amava
solo
per il suo aspetto, ma in quel momento non gl'interessava, voleva solo
Al tutto per sè.
-Papy? Da quand'è che chiami l'oscuro
signore papy?- disse Altair ridendo e iniziando a spogliarsi.
-Quando
non mi sente, comunque potresti fare buona impressione su di lui
così-
disse Alyssa ammirando lo spettacolo, Altair aveva proprio un corpo da
urlo.
-Nudo?- disse Altair ridendo mentre si passava una mano sugli
addominali scolpiti e con l'altra si scompigliava i capelli.
-No!
Ricoperto di sangue, che è successo?- chiese Alyssa
accertandosi che il
sangue che vedeva non fosse di Altair, ne era letteralmente ricoperto.
-Ho dovuto chiudere la bocca a un
paio di spie, dammi mezz'ora e andiamo da papino- disse Altair facendo
l'occhiolino per poi infilarsi in bagno, aveva bisogno di una doccia
per lavare via il sangue, e i pensieri che lo perseguitavano.
-Facciamo un ora.- disse Alyssa spogliandosi per poi seguire come una
gatta Altair in bagno, per Merlino, era così uguale alla sua
Daphne.
-Vieni qui..- disse Altair sottovoce, avrebbe ceduto...quella sera
avrebbe ceduto alle avance di Alyssa.
-Finalmente avete deciso di presentarvi- disse Voldemort stizzito,
quando Altair e Alyssa lo raggiunsero per cena era ormai notte
inoltrata.
-Mi scusi signore, la colpa è mia- disse Alyssa andandosi a
sedere alla destra del padre mentre Altair si mise accanto a lei,
mantenendo le distanze dall'oscuro signore.
-Sono rimasto piacevolmente colpito dalla tua decisione di
restare qui
nonostante tuo cugino abbia deciso di andarsene- disse Voldemort
durante la cena, erano ormai arrivati ai dolci, stavano mangiando una
red velvet color sangue.
-Ho giurato fedeltà a lei mio
signore, il mio posto è qui- disse tranquillamente Altair
giocando con
le dita di Alyssa.
-E a mia figlia? Hai giurato fedeltà anche a lei?-
disse Voldemort con nonchalance, nel suo strano modo provava dei
sentimenti per sua figlia.
-Padre- disse Alyssa annoiata.
-Stiamo
bene insieme, è importante per me quello che c'è
tra noi- disse
tranquillo Altair, stringendo la mano di Alyssa.
-Avete progetti per il futuro?- chiese
Voldemort, deciso a testare la sincerità di Altair, stava
studiando ogni gesto del giovane che per adesso non si era tradito.
-Vogliamo un futuro insieme, niente di programmato- disse
Alyssa sorridendo.
-Per tutti questi motivi Altair prenderai il posto di
tua madre come mio luogotenente, consideralo il mio benvenuto in
famiglia, non più cacciatore, ma principe delle tenebre-
disse
Voldemort con quello che poteva essere definito il suo sorriso, un
ghigno malefico.
-è un onore, non vi deluderò- disse Altair
sorridendo
soddisfatto, sapeva benissimo che il Lord lo stava mettendo alla prova.
-Congratulazioni amore- disse Alyssa baciandogli la guancia.
-Adesso Altair se non ti dispiace lasciarci soli per un attimo vorrei
scambiare due parole da solo con Alyssa- disse Voldemort con un tono di
voce autoritario, Al sapeva che non era una richiesta ma un ordine.
-Ti aspetto in camera- disse Altair guardando Alyssa, per poi augurare
una buonanotte veloce a Voldemort e uscire dalla stanza.
Quando Altair entrò nell'appartamento che condivideva con
Alyssa
rimase sconvolto vedendo Daphne seduta sul divano, non Alyssa mutata ma
proprio Daphne, quella vera.
-Che
ci fai qui Daphne?- disse Altair arrabbiato quando vide la ragazza in
camera
-Devo sapere la verità Altair- disse Daphne avvicinandosi al
moro.
-Quel
che dice Draco è vero, non ho nient'altro da aggiungere-
disse Altair freddo, non poteva dire la verità a Daphne, non
poteva dargli nessuna speranza, sarebbe stato meglio così
per
tutti.
-Hai
veramente tradito la tua famiglia? Hai tradito
me?- disse Daphne sconcertata, non poteva crederci, era convinta di
conoscere Altair.
-Vai
a casa Daphne oppure le cose
potrebbero diventare tutt'altro che piacevoli- disse Altair senza
guardare Daphne, da lì a poco sarebbe arrivata Alyssa, e per
Daphne sarebbe stata la fine.
-Che
ti è successo Al?- disse Daphne
piangendo.
-Vattene-
urlò Altair senza guardarla negli occhi, non ne aveva la
forza, sapeva che i suoi occhi lo avrebbero tradito.
-Addio
Altair- disse Daphne piangendo e
smaterializzandosi.
*Qualche giorno dopo*
Altair era impegnato a
liberarsi da
tutte le scartoffie di cui sua madre non si occupava da anni ormai, non
era mai stata particolarmente brava con i resoconti delle scorte e
dell'alleanze.
-Come sta il principe delle tenebre?- chiese Alyssa
avvicinandosi ad
Altair e baciandogli il collo.
-Stanco di leggere carte e programmare
meeting, non ci credo che mia madre facesse tutto questo lavoro di
ufficio, secondo me è il modo di tuo padre per uccidermi.-
disse
Altair sospirando mentre Alyssa gli massaggiava le spalle.
-La tua
punizione è finita, papà vuole che organizziamo
un raid per domani
notte, dice che c'è qualcosa d'importante al Malfoy Manor
che dobbiamo
recuperare, affida il comando delle operazioni a te, io sarò
quella che
recupererà il suo diario, che se ne farà poi di
uno stupido diario-
disse Alyssa annoiata, alzando gli occhi al cielo, suo padre era sempre
più strano.
-Capricci da Lord Oscuro suppongo, chi siamo noi
per non accontentarlo? Almeno usciamo un pò di qui, anche se
avrei
preferito evitare Draco e mio zio- disse Altair annoiato e allo stesso
tempo interessato all'obiettivo della missione, c'era qualcosa sotto e
lui era deciso a scoprire cosa.
La giornata seguente passò in fretta, Alyssa e Altair
passarono
tutto il giorno a studiare i dettagli della missione e ben presto venne
il momento di smaterializzarsi al Malfoy Manor.
-Ho paura- disse Alyssa guardando Altair.
-Non devi, hai me- disse Altair per poi smaterializzare entrambi
davanti al portone del Malfoy Manor.
-Che
la festa abbia inizio- disse Altair prendendo per mano Alyssa ed
entrando dalla porta principale.
-Tuo zio ha pensato all'accoglienza-
disse Alyssa quando iniziarono a duellare contro una squadra di auror
guidata da Lucius e Remus.
-Ci penso io qui, tu vai a salutare mio
cugino, avranno messo lui di guardia- disse Altair liberando la strada
ad Alyssa che corse al piano di sopra.
-Altair sei tu?- chiese Remus
abbassando la bacchetta e gli auror si fermarono.
-Brutto errore
Lunastorta- disse Altair ridendo e puntando la bacchetta alla gola di
Remus.
-Non lo farai, sei il figlio di James, non mi uccideresti mai-
disse Remus tranquillo, quel ragazzo era così somigliante al
suo caro James.
-Sono il figlio di Bellatrix Lastrange- disse
Altair scagliando l'anatema che uccide, fissando Remus che adesso era a
terra senza vita, aveva fatto la sua scelta e adesso doveva portarla
avanti, non importa se nel frattempo avrebbe dovuto rinunciare alla sua
anima e al suo passato.
Un flashback di quel passato che tentava sempre di seppellire lo
colpì all'improvviso, si ricordò di Lunastorta,
di quello
strano pupazzo a forma di lupo che gli aveva regalato, era il pupazzo
più rovinato che aveva ma anche il suo preferito, fu
ritrovato
con quello alla fine di quella famosa notte di Halloween, era la sua
coperta di linus, profumava di bosco...di zio Remy.
Fu riportato alla realtà solamente dalla voce di suo zio
Lucius.
-Adesso non puoi più tornare indietro- disse Lucius serio al
nipote, fissando sconvolto il corpo di Remus, non aveva mai visto suo
nipote uccidere così.
-La
mia strada ormai l'ho scelta zio, ti prego non ostacolarmi, non voglio
ucciderti, Voldemort è magnanimo ti riprenderà
tra i mangiamorte se ti
arrendi adesso e collabori con me- disse Altair puntando la bacchetta
contro Lucius.
-Voldemort è magnanimo? Come puoi anche solo dire una
cosa simile dopo tutto quello che ti ha fatto- disse Lucius
sconvolto, qualcosa si era incrinato per sempre in suo nipote, forse
Voldemort era riuscito veramente a instillare la malvagità
nel
cuore di Altair.
-Mi sta dando potere e rispetto, tutto ciò che voglio- disse
Altair scrollando le spalle, cercando di nascondere le sue emozioni,
non poteva crollare, non così, non adesso.
-Non sei più il nipote che ho visto
crescere- disse Lucius scuotendo la testa, arrendendosi, pronto a farsi
uccidere dal ragazzo che aveva sempre considerato come il suo secondo
figlio.
-Mi dispiace- disse Altair
per poi schiantare Lucius e in rapida successione tutti gli altri auror
rimasti, non avrebbe mai ucciso suo zio, era come un padre per lui,
stava facendo tutto questo anche per suo zio Lucius e sapeva che prima
o poi avrebbe capito.
-Aly,
dolcezza perchè ci metti così tanto?- disse
Altair salendo al piano di
sopra con la bacchetta in pugno pronto ad attaccare.
-Benvenuto cugino-
disse Draco quando Altair aprì la porta dell'ufficio di
Lucius, Alyssa
era legata ad una sedia e Daphne gli stava puntando la bacchetta alla
testa.
-Non credo mi piaccia il tuo benvenuto, cugino- disse Altair
senza abbassare la bacchetta.
-Andiamo Al, parliamone senza puntarci le
bacchette contro- disse Draco abbassando la sua bacchetta, non sarebbe
mai riuscito a far del male al suo Altair, era inutile fingere il
contrario.
-Mossa
sbagliata Drake- disse Altair ridendo per poi schiantare con violenza
il biondo.
-Andiamo
Daphne, non rendere tutto più difficile- disse Altair
puntando la
bacchetta contro la bionda nello stesso momento in cui Draco privo di
sensi e con una profonda ferita alla testa cadde a terra.
-Che ti è
successo Altair? Tu non sei così- disse Daphne con la mano
tremante.
-Io
sono così, tu mi conosci Daphne- disse Altair guardandola
negli occhi
sperando che capisse, prima di schiantarla.
-Ce l'hai?- chiese Altair
slegando velocemente Alyssa.
-Ovviamente- disse Alyssa mostrandogli un libricino
rivestito in cuoio.
-Andiamocene di qui- disse Altair guardandosi
intorno per poi smaterializzarsi, le azioni di quella notte lo
avrebbero perseguitato a lungo.
-Vado a portare il diario a mio padre, vuoi venire?- disse Alyssa
quando si materializzarono al Riddle Manor.
-No, preferisco restare qui ad aspettarti- disse Altair scrollando le
spalle, mentre i mangiamorte superstiti tornavano alle loro casa.
-Ok, ci vediamo a casa- disse Alyssa sbadigliando mentre si dirigeva
verso gli appartamenti privati di suo padre.
-Hai un piano non è vero?- disse Hermione
avvicinandosi ad Altair quando Alyssa fu abbastanza lontana.
-Che
ci fai tu qui? Non dovresti essere a casa con Draco?- disse Altair
confuso, la presenza di Hermione non l'aveva proprio prevista.
-Voldemort mi vuole qui e non posso disobbedirgli o se la
prenderà con Draco, e adesso rispondimi- disse Hermione con
le braccia
incrociate, sapeva che Altair era un uomo dai mille segreti.
-Si ce l'ho, ma non posso parlartene- disse Altair
serio, guardandosi intorno preoccupato, la mezzosangue rischiava di
farlo scoprire.
-Hai fatto in modo di mandare Draco a casa non è vero? Di
liberarlo da tutto questo- disse Hermione sorridendo, se una cosa era
certa era l'amore che legava Altair e Draco, questa ne era solo
l'ennesima prova.
-Stai imparando a
conoscermi Mione- disse Altair facendogli l'occhiolino per poi
allontanarsi.
Dopo
secoli torno a scrivere (pure con una certa emozione), spero di esserne
ancora capace, voglio solo ringraziare di cuore tutti voi che avete
letto questo capitolo che per me è molto importante.
Veronica
|