Sul crinale,
Sotto le fronde scure,
Di questo albero secolare.
C'è il mio corpo che riposa,
Dal lungo andare.
Sono Beat, sono barbone,
Sono oratore per folle sorde,
Sono poeta senza rime,
Da svuotare su questa terra.
Sono la paglia secca,
Il mare stretto,
L'oceano largo, profondo, in sondato.
Spargo i fogli come polvere col vento.
Scaldo tronchi come falò estivo,
Senza nessuno accanto.
Io e il mio cuore spompato,
Vi osserviamo passare,
Nel vostro perenne viaggiare.
Senza poterci affacciare,
Nelle vostre vite strane. |