Ti aspetto

di Lady Moon
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Ti aspetto.


Ti aspetto ed una foglia passa davanti a me,
la vedo allontanarsi,
la vedo diventare sempre più piccola,
un po' come i miei pensieri sulla gente, sulla routine
li vedo dissiparsi,
il mondo non m'importa più.
E guardo avanti e sento calore,
viene da dentro... magico,
inequivocabilmente celestiale,
contrastante con le temperature basse di quella giornata d'inverno.
Io sono seduta su questa panchina, in questa stazione e
 guardo ancora dinanzi a me,
i binari sono ricoperti da foglie secche 
dai colori che vanno dal giallo all'arancio scuro, ed erba,
la quale viene mossa dallo spirare del vento,
di tanto in tanto.
E in ugual modo anche i miei ricordi vengono smossi, 
avvolgendomi;
percepisco distintamente la dolcezza di alcuni di essi,
sorrido, ma poi ritorno mesta.
Volto il capo alla mia destra, aspettando che arrivi,
che tu compaia lì da un momento all'altro,
ma so benissimo che non lo farai, non puoi farlo.
Abbasso gli occhi al suolo, 
quel calore che germogliava dentro di me d'improvviso si spegne,
lasciando spazio ai brividi.
Rialzo gli occhi, ti aspetto.
Ma questa stazione è morta, non ci viene mai nessuno,
perché dovresti raggiungermi? Perché proprio tu... me?
Forse è per questo che sono qui,
il mio cuore spera in un miracolo o in una svolta.
Forse tu sei parte di questa stazione,
sei un treno che non passa mai.
Mi lascerai da sola, ancora una volta.
E mentre la consapevolezza cresce, la speranza vacilla.
Mi alzo, sono pronta ad andarmene...
Aspetterò un treno in un'altra stazione, che porta alla libertà, alla felicità,  
e quel treno sarà parte di me.






 




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