Antologia delle terre ninja

di Tomoyo_ hana
(/viewuser.php?uid=16491)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


2° Cap 25/04/09
Il secondo capitolo riguarda due personaggi molto amati Sasori e Deidara. Non ci sono spoiler. Mi sembra che in perticolare la parte riguardante il biondo sia piuttosto azzeccata, se potete fatemi sapere cosa ne pensate. Ed ora cominciamo.

Akatsuki

Nessuno piangerà la nostra morte, rinnegammo i nostri villaggi,
in vita fummo crudeli e troppo forse fu il sangue sparso,
eppure se riuscirai a vedere oltre il velo di sangue
scoprirai la nostra storia di persone.
Esseri umani fummo anche noi,
a ognuno la sua scelta, a noi la nostra.


Akasuna no Sasori

Nella vita perseguii un solo scopo:
ottenere l'immortalità attraverso la mia arte,
In fondo non avevo conservato la vita nelle mie marionette?
Il loro potere sarebbe rimasto sempre palpitante.
Io stesso malgrado il fardello chiamato CUORE
ero diventato una bambola immortale, perfetta.
Com'è ironica la vita!
Ne scoprii la vera essenza solo alla fine.
Vidi la vecchia e la ragazza aiutarsi
malgrado non si conoscessero nemmeno,
poi il colpo basso, la rivelazione
i tentativi di riportare in vita miei genitori.
Si riaprirono le ferite dei ricordi.
Fui ferito mortalmente già allora
perchè il bambino triste di un tempo non se ne era mai andato.
Alla fine mi gettai nelle braccia della morte,
dal crepuscolo feci un ultimo dono
per ritrovare una persona amata.
L'unica cosa immortale in questo mondo è l'amore,
con questa verità mi addormentai in pace.


Deidara

L'attimo immobile gravido di attesa,
l'aria stagna quieta, quasi pigra,
poi la scintilla! Il fragore! La luce!
Ditemi cos'è la vita se non esplosione?
Veniamo al mondo all'improvviso,
fiore di fuoco che si apre di colpo,
ogni momento bruciamo la nostra energia, per gli scopi più diversi,
poi nell'ultima luce ci estinguiamo dopo aver espanso al massimo il nostro raggio.
La vita è arte e l'arte esplosione.
Effimeri, non duriamo nulla
eppure splendidi brilliamo per un attimo nel buio,
dove poi torniamo.
Così fu la mia vita
e ancora adesso la mia cenere sorride.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=350518