Stupido Gallifreyano
Prompt:
“Sherlock
odia
quando il TARDIS atterra in salotto.”
---Stupido
Gallifreyano---
«Sherlock,
posso farti una domanda?» disse John, non
appena Sherlock mise piede in casa.
«Lo
fai in continuazione, John» rispose Sherlock «Cosa
c’è?»
«Perché
c’è una cabina della polizia di circa trent’anni
fa nel nostro salotto?»
«Non
di nuovo!» esclamò il detective senza rispondere
alla domanda di John.
«Come
sarebbe a dire non di nuovo? Ehi!» si lamentò il
medico quando Sherlock lo spinse di lato e si precipitò nel salotto.
«Stupido
Gallifreyano» borbottò Sherlock aprendo la porta
della cabina con una piccola chiave presa da uno dei cassetti che John
aveva il
divieto di toccare.
«Salve
Holmes» disse una voce da
dentro la cabina «Ti sono mancato, vero?»
«Stupido
Gallifreyano» ripeté Sherlock, mentre un uomo in giacca e cravatta con
i
capelli piuttosto spettinati usciva dalla cabina «Appena rigenerato,
eh?»
«Cosa?
Sì, come fai a saperlo?» rispose quello.
«Beh,
ti
sei ovviamente rigenerato dall'ultima volta che ci siamo visti, sei
abbastanza
sottosopra e, ultimo ma non meno importante, ricordo chiaramente di
averti
minacciato di morte se avessi ancora fatto atterrare la tua cabina nel
mio
salotto, quindi o sei abbastanza confuso da essertene dimenticato o non
sei in
grado di impedire alla tua macchina di andare dove vuole»
«Oh,
siamo nel tuo salotto?» domandò il tizio vestito elegante, guardandosi
intorno
«Mi dispiace, è che...»
«Non
riesci ancora a gestire bene il TARDIS, lo so» lo interruppe Sherlock.
«Sherlock
Holmes, sei parecchio fastidioso, te l'ha mai detto nessuno?»
Sherlock
rispose con un piccolo sorriso. Il tizio in giacca si accorse infine
della
presenza di John: «E tu saresti?»
«Watson,
John Watson» rispose prontamente lui «Sono il coinquilino di Sherlock»
«Felice
di conoscerti, io sono il Dottore» gli porse la mano.
«Il
Dottore... E basta?» domandò John stringendola.
«Sì,
esatto!»
Sherlock
tossì rumorosamente e il Dottore si voltò verso di lui: «Sì, Holmes?»
«Quello
che avevo detto sulla cabina. Non stavo scherzando, levala dal mio
salotto,
stupido Gallifreyano»
Il
tizio
pareva non trovare offensivo quell'appellativo, perciò John dedusse che
“Gallifreyano” non era un insulto e al Dottore non dava fastidio essere
chiamato stupido. Forse era una cosa amichevole, dovuta a qualcosa che
avevano
vissuto insieme, si disse John.
«E
va
bene!» il Dottore rientrò nella cabina, salutando i due con un
generico: «A
presto!»
Con
un
terribile baccano, la cabina blu sparì dalla stanza.
«Dov'è
finito?» domandò John perplesso.
«Oh,
da
qualche parte, in qualche momento. Visto il poco controllo che ha della
sua
macchina, potrebbe non tornare per anni»
«Potresti
darmi qualche spiegazione?»
«Sì,
potrei. Ma lascerò che sia lui a farlo se e quando tornerà» rispose
Sherlock
accennando un sorriso «Stupido Gallifreyano»
(Flash-fic,
433 parole)
È il mio
primo cross-over in assoluto, e mi sono divertita un mondo a scriverlo!
Spero sia piaciuto anche a voi, in ogni caso grazie di averlo letto ^^
e ovviamente grazie a Lisa per l'adorabile prompt :)
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