Cuore di donna

di Afrodyte
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"Dannato Girodelle, ma come si è permesso?"
Camminando nervosamente avanti e indietro per la stanza non faccio altro che pensare a quanto ho appena visto.
So che non avrei dovuto farlo, che non è da gentiluomini e tutto.. ma è stato più forte di me: mi sono messo a spiare.
Va bene, è stato scorretto da parte mia, ma vogliamo parlare del bacio che ti ha appena rubato Girodelle?
Questo non è stato scorretto?
Oh, si che lo è stato!
E tu non hai fatto niente, assolutamente niente.
Non lo hai respinto.
Non lo hai preso a schiaffi.
Niente di niente.
"Ringraziate, Girodelle" dico agitando il pugno per aria "Ringraziate che non mi trovavo nei paraggi!"
Ah, sicuro: lo avrei conciato per le feste.
Mi siedo e mi porto le mani alle tempie: devo cercare di calmarmi.
Improvvisamente, sento il rumore di alcuni passi veloci farsi sempre più vicini.
"Andrè" dici entrando di corsa nella stanza "Non dovremmo più partire, siamo liberi, finalmente, liberi di stare insieme!"
Mi getti le braccia al collo e mi stringi forte a te.
Momento, momento, momento.
Non si parte più?

"Come dici?" domando sorpreso.
"Girodelle ha annullato il matrimonio! Me lo ha detto adesso, potremmo vivere tranquilli, senza scappare da nessuna parte!"
Continui ad abbracciarmi e a saltellare dalla gioia come una bambina e, in un primo momento, ti seguo anch'io.
Mi lascio contagiare dall'euforia del momento.
Ti abbraccio.
Ti bacio.
Saltello anch'io come un bambino.
Ma questa mia gioia non è che temporanea.
Che sia chiaro, sono felice per l'annullamento del matrimonio, ma, oltre al fatto che non potremmo ugualmente sposarci, quì siamo in pericolo.
Oscar, tu non puoi sapere che da alcuni giorni vari reggimenti hanno assediato Parigi, non sei più uscita di casa e io non te ne ho parlato.
L'ho tenuto per me, non volevo farti preoccupare e darti un ulteriore tormento.
Però, adesso devi saperlo anche tu.
Devi capire il perchè della mia richiesta e perchè, adesso, te la farò nuovamente.
"Che cosa c'è?"
Mi domandi non appena ti accorgi della mia serietà in questo momento che per me non potrebbe essere il migliore per gioire.
"Ecco io.."
Non so come dirtelo.
Mi siedo e tu fai lo stesso prendendo posto accanto a me.
"C'è qualcosa che non va, Andrè?"
Mi prendi le mani tra le tue, preoccupata.
"Vedi, Oscar, non te l'ho detto prima per non darti un'ulteriore preoccupazione ma.. è da qualche giorno che vari reggimenti hanno assediato Parigi, la situazione non è delle migliori: molti uomini hanno iniziato ad armarsi e temo che tra non molto la situazione potrebbe degenerare"
Sgrani gli occhi: lo so che è difficile da credere, ma è così, purtroppo.
"Oscar, ti prego, allontaniamoci da quì, andiamo ad Arras, partiamo questa notte stessa.. ti prego, non dirmi di no"
"Ecco, io.."
Non sai cosa dire, sei rimasta scioccata.
L'ho capito che hai bisogno di tempo per pensare, ma di tempo non ne abbiamo molto, purtroppo.
"Dici che si ribellerà?" mi domandi poco dopo.
"No, Oscar, farà.."
Mi fermo un secondo, sarà giusto dirtelo?
Credo di sì: è giusto che tu lo sappia.
"..Farà una rivoluzione, i vari reggimenti sono divisi tra loro e non riusciranno a fermare il popolo" continuo subito dopo.
"Non pensi che dovremmo combattere anche noi, Andrè?"
Dici senza neanche pensarci due volte.
"No, ma che cosa dici? No, Oscar"
"Ma Andrè.." tenti di protestare, ma io non voglio sentir ragioni.
"Oscar, io non voglio che ti accada nulla di male, ti prego.. ti supplico, ti scongiuro: vieni via con me"
Perchè combattere, Oscar?
Non hai fatto altro per una vita, adesso basta.
E' troppo pericoloso questa volta.
Partiamo, ti prego.
Andiamo via da quì.
Scappiamo lontano, dove niente potrà dividerci.
Andiamo ad Arras, per adesso, lontani dai soldati e da questo clima di tensione, poi si vedrà.
Allontaniamoci da questa città così pericolosa, ti scongiuro.
"Andrè, se tu desideri andare ad Arras, allora, io ti seguirò" mi sorridi "Tu mi hai sempre seguito in passato e questa volta tocca a me seguirti"
Dio, ti ringrazio.
E' la prima cosa che mi viene in mente non appena ti sento pronunciare queste parole.
Magari, questa volta riusciremo davvero a vivere felici insieme.
Ad Arras tutto sarà diverso.
Vivremo come una vera coppia.
Staremo lontani dal campo di battaglia, per una volta.
Ti terrò al sicuro, lontana da pericoli.
"Allora è deciso" dico guardandoti negli occhi "Partiremo questa notte"
Mi guardi, decisa, e riesco a scorgere nei tuoi occhi la sicurezza che fino a qualche minuto fa ti mancava.
Faremo a modo mio, per una volta, e spero di aver preso la decisione migliore.
Ci dividiamo, adesso.
Dobbiamo andare a preparare tutto l'occorrente per il viaggio e per la nostra permanenza ad Arras.
Sarà una lunga notte, questa.




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