Continuava a viaggiare spinto dalla forza che Naruto e gli abitanti di
Konoha, che aveva provato a distruggere, gli avevano donato. Loro,e
soprattutto il jinchuuriki di Kyuubi, gli avevano insegnato che se non
ci si arrende si può ottenere tutto nella vita e che per
uscire dal vortice della solitudine bisogna farlo con le proprie forze
e non maledire gli altri perché ci isolano a causa della
nostra diversità…perché siamo dei
mostri. Ma ormai quello era il passato.
Ora Sora, l’ex monaco del Tempio del Fuoco e
Pseudo-Jinchuuriki, era umano e questo lo rendeva felice
poiché, come aveva detto a Naruto, si sarebbe
impegnato a farsi degli amici e ad essere accettato. Viaggiare di
città in città e di paese in paese era piacevole
e divertente poiché , essendo sempre vissuto al tempio,non
sapeva molto del mondo esterno. Sora continuò a
spostarsi per qualche mese fino a quando, lungo un sentiero
non incontro un anziana signora che stava cercando faticosamente di
tagliare un albero. Il ragazzo si accorse subito che la vecchietta non
riusciva neppure al alzare l’accetta per cui, senza
esitare,considerandolo anche come un allenamento,
gridò<< JUUHA SHOU>>.
La falce di vento che creò tagliò
più volte l’albero formando dei tronchi perfetti
di legna, con la sorpresa della vecchietta che rispose<<
Ohh… ma che bravo, ti ringrazio molto
giovanotto>>.<< Di niente signora
è stato un piacere. Mi scusi saprebbe dirmi se da qualche
parte c’è un villaggio in cui possa passare la
notte?>> chiese Sora.<< Ma certo dietro
quella collina c’è il mio
villaggio,il Villaggio del Ferro, e sei fortunato perché
gestisco la migliore locanda del villaggio e per la tua gentilezza
vorrei fossi mio ospite e a proposito il mio nome è
Koharu.>>.<> Detto
questo Sora prese la legna e si incamminò con Koharu.
Arrivati in città Sora restò sorpreso e
capì perché il villaggio si chiamasse
così. Tutte le abitazioni erano fatte in puro
ferro, ma non era solo quello. Infatti vi erano molti negozi e
bancarelle che vendevano ogni genere di minerali.<< Il
vostro è un paese molto ricco non vero?.>>,
<< Hai indovinato, da queste parti ci sono molte miniere
con ogni genere di minerali, che hanno portato molta
prosperità. E’ un villaggio pacifico se non fosse
per…>>,la vecchietta non finì in
tempo a parlare che si accorse che del gruppo di uomini armati che
circondavano una fanciulla dai capelli neri. << Oh no
quella è mia nipote Saori ed è circondata dagli
uomini di Koga .>>. Capendo che la ragazza era
in pericolo Sora si getto in mezzo agli uomini<< E tu chi
sei. Togliti dai piedi moccioso.>>. << Mi
pare di capire che lei non vuole venire con voi. Rinunciate o
dovrò fare di voi dei Kaimyou( ossia le persone che stanno
per morire)>>.
<< Ora basta uccidetelo>>, gli uomini si
gettarono su Sora che li respinse facilmente ma appena li colpi
sentì dolore alla mano. Era come se avesse colpito
dell’acciaio. Non capendo si accorse del sorriso degli uomini
che riuscirono a colpirlo con dei pugni di ferro allungabili. Sora
cadde a terra provando un dolore lancinante al petto e quando gli
uomini stavano per infilzarlo con delle spade Sora sentì una
strana sensazione venire dalla sua mano destra e senza accorgesene
gridò << JUHHA REPPUU SHOU>>.
Il braccio animalesco di chakra colpì 2 dei 4
uomini che furono sbalzati indietro rivelando un armatura di ferro
sotto i vestiti. Gli altri non capendo a situazione decisero di
prendere i feriti e di ritirarsi. Koharu si avvicinò a Saori
per aiutarla. Intanto Sora era terrorizzato da ciò che
vedeva, il suo braccio destro era tornato ha essere demoniaco come
quando aveva il chakra di Kyuubi. Senza farsi vedere lo nascose sotto
la manica e calmandosi andò da Koaru e sua nip
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