Con
questo siamo giunti all’ultimo capitolo di questa mini storia.
Voglio
ringraziare con tutto il cuore la mia Ina [xxSailorkikaxx], che mi segue da tanto e mi ha fatto da
Beta in questa follia.
Sei
stata un tesoro!!
CAPITOLO
3
Era passato mezzogiorno e Christopher aveva chiuso il negozio per
l’ora della siesta. Troppo caldo nel primo pomeriggio perché qualcuno potesse
avventurarsi fuori dalle case tenute fresche dai ventilatori perennemente
accesi.
Era salito nella stanza da letto al piano superiore, nella
penombra data dalle tapparelle chiuse.
Sdraiato sul letto, fissando il movimento circolare delle pale del
ventilatore, si era riscosso sentendo la porta aprirsi.
Jennifer stava in piedi a guardarlo, una
muta supplica negli occhi.
Le aveva sporto la mano e lei si era avvicinata con passi
cadenzati finendogli poi in braccio, cercando subito le sue labbra.
Lui ricambiò, portandole una mano alla nuca mentre lei già lo
spogliava della maglietta.
In una frenesia di baci e carezze ruvide avevano continuato a
spogliarsi in una lotta continua fra i loro corpi.
Annegare il dolore nell’amore, il pianto in gemiti di piacere, la
frustrazione in spinte profonde, per passare poi a un
movimento più lento, più intimo.
L’aveva baciata a lungo dolcemente, lei, la sua unica sicurezza.
E lei aveva risposto accarezzandogli quel corpo che ormai
conosceva bene, lui, la sua unica ancora.
La sera tutto era tornato alla normalità.
E, con una tranquillità ritrovata, i due si erano diretti al bar
del residence per l’aperitivo con gli altri.
Inizialmente era stato difficile farsi accettare in paese. Ma ora,
anche se scherzosamente venivano ancora chiamati gli
stranieri, erano considerati parte del luogo. E avevano trovato dei veri amici,
Féli con la sua dolcezza, Aqui
sempre un po’ burbero e Bene con la sua sbruffoneria. Erano dei personaggi
assurdi, ma il sentimento che li legava era sincero e senza di loro
probabilmente Jennifer e Christopher non ce l’avrebbero
mai fatta. Con i loro scherzi, le battute continue, i disastri e le cavolate,
avevano portato la pace in due cuori tanto tormentati.
La sabato
tradizione voleva che fosse serata di poker e i proprietari dell’albergo se
n’erano fatti una ragione essendo l’unico bar aperto.
I cocktail alla frutta rinfrescavano la gola e rendevano
sopportabili le sparate di Benedict che insisteva nel
dire di aver già fatto colpo su una turista.
-Ti dico che è così invece, quella mi spogliava con gli occhi
mentre Aqui caricava i bagagli..-
-Ma non è qua col fidanzato?- gli occhi
di Chris ridevano ed era magnifico vederlo così rilassato.
-Jen
tesoro, ti avverto, potrebbe essere l’ultima possibilità che hai per cedere al
mio fascino prima che quella chica mi segreghi in
camera per mesi-
Con una risata la ragazza rispose –Credo di poter aspettare la tua
scarcerazione…-
Aqui ad un certo punto abbassò la voce –Oh, li vedete i due che
sono appena arrivati? Sono i più strani a questo giro…-
-Già- aggiunse Benedict mantenendo basso
il tono di voce –sembrava non avessero mai visto
un’auto vero?-
-Sì e anche qui in hotel hanno continuato a guardarsi intorno come
se fosse tutto nuovo! Si sono persino rifiutati di salire in ascensore!-
Jennifer e Christopher osservarono i due bersagli delle battutine
degli altri. Effettivamente continuavano a guardarsi intorno cauti e avevano un
atteggiamento di superiorità che traspariva dai loro movimenti.
-Magari sono rimasti delusi dal servizio- aveva proposto Féli con un sorriso timido.
La serata era continuata senza intoppi, vincendo e perdendo
spiccioli, ridendo e scherzando, ma una nuova inquietudine aveva preso Jen, che
continuava ad essere distratta.
-Vado a prendermi un altro amaro, vuoi qualcosa?-
Si sforzò di sorridere a Chris, facendo di no con la testa, senza
perderlo di vista un attimo mentre si avvicinava al bancone esterno.
-Hai realmente paura che qualche turista lo rapisca?- Aqui la stava come al solito
sfottendo e lei decise di piantarla con le paranoie e concentrarsi sulla mano
che stavano giocando. Carte di m****.
Qualche metro più in là Christopher aveva appena preso il suo
bicchiere quando girandosi era andato a sbattere
contro un nuovo ospite, vista la pelle ancora chiara.
Si era scusato immediatamente, ma l’uomo sistemandosi la camicia
che si era leggermente spostata, gli disse di non preoccuparsi.
Fu in quel momento che la vide. Spuntava leggermente dalla cintola
dei pantaloni e se non fosse stato per l’incidente sarebbe
stata totalmente celata dalla camicia. Ma non si
sbagliava, era una bacchetta quella che aveva visto.
Tornò al tavolo cercando di mantenere una parvenza di calma, ma il
suo nervosismo non sfuggì a Jennifer che, con la scusa di dargli un bacio sulla
guancia, si avvicinò al suo orecchio per sussurrare –Tutto bene?-
Lui la guardò dritto negli occhi accarezzandole una gota con un
dito. Dall’esterno sembravano due fidanzatini in vena di effusioni.
-No, abbiamo un problema. Fa come se niente fosse, al prossimo
giro ce ne andiamo, ma deve sembrare tutto normale…-
-Oh voi due, la finite? Mi state facendo venire il diabete!-
-È tutta invidia Bene!-
-Ma figurati!-
-Beh, sai com’è- Chris si era leggermente allontanato, mantenendo
un braccio sul suo schienale –volevo mettere a frutto qualche tua idea per la
turista, visto che io la ragazza ce l’ho!-
Risate generali, ancora qualche puntata e poi i due fidanzati si
erano alzati, bersagliati dalle battutine di tutti.
Durante tutto il tragitto Christopher aveva mantenuto una
camminata oziosa, ma Jenny poteva sentire la stretta
troppo rigida sulla sua vita.
-Mi vuoi dire che succede?- gli chiese attenta a non alzare troppo
la voce.
-Voglio essere sicuro che non ci stiano seguendo…-
Una volta saliti in casa, era bastata una parola per far cadere
Hermione nell’angoscia: maghi.
Draco le aveva spiegato l’accaduto e lei aveva iniziato a
ragionare velocemente.
-Sicuro che non si sia accorto che
l’hai vista?-
-Sì…-
Hermione era stata in silenzio sedendosi sul letto.
-Non possono essere qua per noi, non è
possibile.-
Si erano guardati negli occhi poi il ragazzo si era deciso a
parlare -Non sappiamo neanche da che parte stiano, potrebbero non c’entrare
niente…-
Dopo diversi attimi Hermione si era alzata –Bene, basterà fare
finta di niente. Continueremo come al solito, è
probabile che non li vedremo più. Una settimana e poi ripartiranno.- l’aveva guardato a cercare una conferma.
L’idea di dover di nuovo fuggire, dover
ricominciare tutto da capo, si era abbattuta su entrambi, facendoli tremare.
-Ok-
Quella sera entrambi erano rimasti con
gli occhi sbarrati per diverse ore senza prendere sonno, ognuno immerso nei
suoi pensieri ed entrambi con la stessa preghiera sulla labbra.
...Ovunque siate
spero stiate bene...
E
siamo giunti alla fine. Ringrazio tutti quelli che si sono fatti forza e mi
hanno seguita in questo esperimento. So che ha poco
senso, ma voleva essere uno spaccato di vita. Chissà, magari in futuro deciderò
di creare un seguito, perché mi rendo conto che questa può essere vista più che
altro come un’introduzione.
Per
ora però ho un’altra storia in cantiere (una vera Draco e Hermione stavolta) e
presto inizierò a postarla, spero che andrete a darle un’occhiata.
Un
grazie di cuore a tutte voi!
1 - fandracofiction Che ha anche
lasciato una recensione!
2 - PunkyMarty
3 - xxsailorkikaxx
1 - bribry85
2 - erigre
3 - jotica90
4 - liven
5 - virgi_lycanthrope
Baci
Monica.