Note:
Questa fanfiction è stata ispirata dall'OAV
scolastico. Visto che Bix non c'era, bisognava rimediare. u.u
Cose da non fare in un luogo pubblico
-C’è qualche problema?-
Loki non rispose subito.
Se c’era un problema? C’era eccome!
Lui, il latin lover, il ragazzo ideale di tutte le ragazze, amatore di
tutte le fanciulle… se la faceva con un uomo. E non con uno
qualsiasi, ma proprio con quello: Bixlow. Un tipo che non passava
inosservato neppure se s’impegnava. Ora, nella scuola Loki
era famoso, ma Bixlow e i suoi tre amici, Raijinshu li chiamavano, lo
erano ancora di più.
C’era Luxus che era quasi un dio in terra (un dio con un
carattere molto discutibile), Freed che era il suo
galoppino-groupie-baby sitter (si sospettava che quelle antennine a
saetta fossero dovute a quello) ed Evergreen che… beh, era
Evergreen. Aveva un carattere peggiore di quello di Luxus e quando ti
guardava pareva volerti pietrificare e in più era
ossessionata da fate e statue.
Nessuno di quei tre, comunque era più terrificante di Bixlow.
Luxus poteva frantumarti la testa da qualche parte o fulminarti con uno
di quei bottoncini elettrici per fare scherzi stupidi che si portava
dietro (dopotutto era nipote di Makarov, il che spiegava praticamente
tutto). Peccato che essere fulminati da lui era un problema serio.
Freed, lui era un ottimo schermidore e quando si trattava di Luxus il
suo lato oscuro sembrava risvegliarsi. Davvero inquietante.
Ed Evergreen, oltre a pietrificarti (grazie al cielo non letteralmente)
con lo sguardo, si portava sempre dietro sabbia dorata e petardi, tu
pensavi che fosse aggraziata e debole e poi ti ritrovavi conciato per
le feste.
Ma il peggiore di tutti era senz’altro Bixlow che, volente o
nolente, ti faceva sempre fare quello che voleva lui, senza fulminarti,
infilzarti o farti scoppiare petardi in faccia.
Ed ecco spiegato perché era lì. Lui non ci voleva
neppure andare al karaoke, ma quello aveva tanto insistito, che alla
fine l’aveva fatto capitolare.
-Loki?- lo richiamò.
-Non possiamo andarcene?- domandò con un sospiro.
-Perché?-
-Come perché? Perché non mi va che la gente
sappia i fatti miei.-
Bixlow s’appoggiò allo schienale, seccato, ma
continuò ad ostentare il suo solito sorriso sghembo.
-Andiamo, non vuoi che sappiano quanto sei bravo a cantare? Specie gli
acuti ti escono che è una meraviglia.-
A quella battuta, peraltro detta con la lingua di fuori,
perciò doppiamente insinuante, il ramato stentò a
tenere a freno l’istinto di tirare addosso
all’altro il tavolino con tanto di bevande.
-Andiamo… - tornò alla carica Bixlow,
avvicinandosi a lui e mettendogli un braccio intorno ai fianchi, per
attirarlo verso di sé -Nessuno ci vedrà e poi, ti
sto solo chiedendo un bacio, non voglio mica la luna.-
Le mezze lune, avrebbe rettificato Loki, ma non disse nulla.
-Una volta sola.- concesse, serio.
-Ma ben fatta.- patteggiò l’altro, con il suo
stesso tono, per poi riprende a sorridere e, con garbo, lo stese sul
divanetto in pelle.
-No, aspetta!- esclamò Loki, mal sopportando
l’idea di trovarsi fin da subito in una posizione
così svantaggiata e così compromettente. Ma
Bixlow ormai, aveva trovato la via delle sue labbra e lo mise a tacere
a modo suo. Con quella sua maledetta, intrigante, lingua lunga.
-Perché protesti sempre?- domandò quello, con un
tono piagnucoloso, prima di cercare nuovamente la lingua
dell’altro. Loki rispose a quella provocazione ricambiando il
bacio, cercando la lingua di Bixlow con la sua. Ma sempre vigile. Se da
un lato avrebbe voluto lasciarsi andare, dall’altro tendeva
le orecchie, per captare qualsiasi movimento fuori dalla stanza. E con
la base di “Lasciati toccare” a tutto volume era un
po’ difficile.
-Lasciati toccare, fai sentire cosa
c’è…- canticchiò Bixlow,
istigandolo, prendendo appena fiato, per poi rituffarsi fra le sue
labbra. Non riusciva a tenere a freno le sue mani se doveva
concentrarsi sulla sua lingua. Era da sempre una lotta impari. Loki
iniziava persino ad eccitarsi, a sentire il bacino premere contro il
corpo dell’altro.
-Bixlow…- iniziò -Continuiamo da
un’altra parte… -
-Sei una libidine…- continuò quello, con
un’espressione così accorata, che Loki non si
sentì di buttarlo giù dal divanetto a pugni. Ma a
calci sì. Si trattenne soltanto, perché,
purtroppo per lui, Bixlow
era pura libidine.
Non credeva che sulla terra potesse esistere qualcuno così
provocante, così pervertito e al tempo stesso con la testa
apposto quando doveva. Purtroppo non doveva spesso.
Con un colpo di reni e un bello sforzo, riuscì a ribaltare
le posizioni. Seduto a cavalcioni sul bacino dell’altro, si
chinò per baciarlo nuovamente, dettando lui il ritmo,
usandogli la propria caratteristica e passionale dolcezza.
-Levami le mani da lì.- mormorò poi, con un
ringhio sommesso.
-Non ti sto chiedendo di farlo qui, stai calmo.- si difese, beffardo
quello, lasciando le mani ben piantate sulle sue natiche, sospingendolo
più verso di sé. Non era stata una buona idea
sedersi proprio lì sopra, pensò Loki. Poteva
sentire l’erezione di Bixlow premere pulsante contro il
proprio bacino, pronta quasi a strappare boxer e pantaloni e ad entrare
in lui. Si morse le labbra, mentre l’altro sporse il bacino
verso l’alto, premendo il proprio sesso contro i suoi
testicoli.
Se solo non ci fossero stati i vestiti…
Loki si ridestò a quel pensiero e si ritrasse nuovamente con
gli occhi spalancati, rosso in volto.
-NON QUI!- avrebbe voluto gridare nelle orecchie piene di cerume di
quel cretino ma dalla sua bocca non uscì un suono,
perché le sue iridi incrociarono quelle rosse non del
proprio ragazzo, ma di uno spettatore inaspettato, che non aveva
sentito arrivare nonostante la preoccupazione.
-Tu!- esclamò il ramato saltando giù dal corpo di
Bixlow, che non si scompose molto, si limitò a girarsi sulla
pancia per studiare l’intruso che aveva interrotto i loro
giochi.
Era un ragazzo alto, dai lunghi capelli corvini e gli occhi rossi. E
piercing. Tanti piercing… niente male davvero.
Quello li fissava con occhi sbarrati, come se avesse visto
chissà cosa e ci mise qualche secondo ad assimilare
l’esclamazione del rosso.
-Ah!- fece di rimando, riconoscendolo.
-Ma chi è?- chiese Bixlow, inarcando un sopracciglio.
-Gajeel Redfox. Uno di quelli di Phantom.-
-Ah, quelli che hanno fatto quel casino.- ricordò Bixlow.
Loki si rivolse allo studente di Phantom, sul chi vive: -Che ci fai
qui?-
Il moro, dopo alcuni attimi di stupore, riacquistò la solita
spavalderia.
-Sei cieco o cosa? Lavoro qui! Voi due piuttosto, che diavolo state
facendo qui?!-
-Sei cieco o cosa?- lo imitò Bixlow, divertito -Anche noi
lavoravamo sodo, ma tu ci hai interrotti.-
Loki si diede una manata in faccia. Quanto voleva sprofondare.
La cosa positiva era che anche Gajeel non sembrava divertito, anzi.
-Staccatevi subito!- ordinò in fatti quello -O
sarò costretto a sbattervi fuori!-
-Mica c'è scritto che non si può.-
protestò Bixlow, fra l'altro senza scomodarsi.
-Ma sei idiota o cosa?!- berciò il moro -Ti sembrano cose da
fare in un luogo pubblico?-
-Va bene, va bene, agente.-
Loki provò un po' di sollievo quando Bixlow si
alzò con le mani in alto.
Sollievo che poi svanì quando le abbassò sulle
spalle del povero Redfox che capì che di Fairy Tail non ce
n'era uno sano che fosse uno!!
-Ma sarebbe un peccato se protestassi col tuo capo sul pessimo
servizio.-
Gajeel fiutò l'aria carica di feromoni. Quei due facevano
sul serio e non ci stavano ancora dando dentro. Sentì il
campanello del pericolo trillare nella sua testa e urlargli di scappare
da quello psicopatico con le ciglia arrotolate!
Sensuali ciglia arrotolate...
-Vaffanculo!- berciò ritraendosi seccato.
Bixlow ghignò compiaciuto. Il suo sguardo colpiva ancora.
-Oh oh, che caratterino, vi somigliate proprio!- esclamò
rivolgendosi a Loki che tentava disperatamente di darsi una sistemata.
Che figura. Che colossale figura di merda!
Solo Bixlow poteva ficcarlo in una situazione simile!
-Tch... - il ragazzo con la cresta schioccò la lingua contro
il palato. Il micetto in pubblico era veramente complessato.
Necessitava di una scossetta.
-Perché non resti con noi, baby?- domandò al moro
che trasalì.
Ma che aveva nel cervello quello là?!
-Fuori. Di. Qui.- Gajeel sputò ogni parola tentando di
controllare imbarazzo e rabbia, perché quelli che non
capivano alla prima gliele facevano davvero girare.
E quelli di Fairy Tail riuscivano a prescindere a fargli uscire due
eliche al posto dei coglioni!
-Insisto.- ripeté Bixlow, avvicinandosi sempre di
più a lui col viso. -Sarà un'esperienza diversa
dal solito, vedrai.
Gajeel si ritrasse, ma l'altro fu lesto a passargli un braccio intorno
alla vita per bloccarlo.
Il moro sentì le labbra dell'altro premere contro le sue e
la lingua insinuarsi nella sua bocca.
Ma quanto era spudorato da uno a dieci?
Arrossì violentemente e restò immobile per lo
shock anche dopo che Bixlow si separò da lui.
-Quel piercing sulla lingua è fantastico.- gli rispose
facendogli l'occhiolino, prima di spingerlo appena fuori dalla stanza e
chiudere la porta.
Niente male il ragazzo di Phantom, soppesò, pentendosi di
non aver partecipato alla rissa quel giorno.
-Torniamo a noi, micetto?- esclamò poi, voltandosi verso
Loki che lo guardava con aria truce.
-Qualcuno qui è geloso?-
L'altro non rispose a parole ma con un pugno che rasentava la
velocità della luce.
Lo schivò di fortuna.
Alla porta andò peggio.
E a Gajeel ancora di più, visto che si trovava ancora
là dietro a mettere a fuoco quanto accaduto.
-CHE
DIAVOLO STA SUCCEDENDO?!-
Il padrone del locale accorse e si trovò davanti l'assurdo
spettacolo di un ragazzo coi capelli ramati dal pugno fumante e lo
sguardo omicida, uno stangone che tentava invano di farlo calmare e il
suo dipendente che scagliava contro di lui un estintore.
-Quando
la finirai di comportarti così?-
-Fuori
di qui, depravato!-
Bixlow riuscì a schivare entrambi gli attacchi, ma
l'estintore si spaccò contro il muro e sommerse il corridoio
in una coltre bianca.
-Che state facendo, teppisti?!- il povero proprietario si
strappò i capelli urlando in falsetto. -Ma io vi denuncio!-
A quel punto Bixlow capì che gli restava una sola cosa da
fare.
Sfidò la morte prendendo i due riottosi sottobraccio e se la
diede a gambe al grido di: -Scappiamo,
babies!!-
Gajeel Redfox continuò a chiedersi che avessero nel cervello
quelli di Fairy Tail.
Loki invece si chiese perché diavolo dopo quell'esperienza
il moro si fosse iscritto alla loro accademia.
Bixlow non si chiese nulla di tutto ciò. Meditava su una
cosetta a tre e su come proporla ai due arruffati senza rimetterci la
faccia e i suoi occhi calamitanti.
Non la trovò, ma l'incoscienza non gli mancava.
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