| Anno 2044
Sto entrando in casa dopo una lunga giornata di lavoro nella sala autopsie dell'ospedale centrale di New York,quando sento mia figlia Claudia chiamarmi con voce flebile dalla sua camera.Poso la borsa e la raggiungo.
La trovo a piangere sul letto,tutti i cuscini a terra,lo zaino buttato chissà dove e tutte le foto con il suo,ormai credo ex,ragazzo strappate e sparse ovunque.
"Tesoro,ehi,che succede?" Chiedo per confermare la mia tesi.
"Ma-mamma,Daniel m-mi ha tr-tradito" dice tra vari singhiozzi. Stavano insieme da 6 mesi...peccato,sembrava un così bravo ragazzo.
"Vuoi parlarne?" Chiedo abbracciandola e cullandola tra le mie braccia,ma lei fa no con la testa.
Annuisco comprensiva,ma poi mi viene un'idea per farle tornare il sorriso.
"Ascolta,che ne dici se domani non vai a scuola,io mi prendo un giorno libero e andiamo a fare un po' di shopping al centro commerciale? Oggi invece ce ne stiamo qui a mangiare schifezze e bere coca cola come se non ci fosse un domani?" Dico sorridendo."Ma non puoi prenderti un giorno di ferie!Sei un medico legale! È se qualcuno venisse ucciso? E se ci fosse un maniaco omicida che non aspetta altro che fare una strage?!" Chiede Claudia quasi sconvolta." Sta tranquilla! Non è la fine del mondo! Ci sarà un'altro dottore al mio posto. E poi è solo per un giorno" rispondo ridendo. La ragazza dai capelli castani sospira e poi annuisce. Molta gente dice che è la mia fotocopia,ma io non ci credo. Ha i capelli ricci e castano scuro di suo padre,e la sua altezza. Da me ha preso soltanto la forma degli occhi.
Vedo che è ancora triste.Non so proprio cosa fare.Odio vederla così.
"Vuoi che ti racconto una storia?" Chiedo speranzosa."Grazie mamma,ma ormai sono grande per le storie" risponde immediatamente. "Oh,ma questa non è una storia come le altre! Questa è la storia di come io è tuo padre ci siamo conosciuti" sorrido e i ricordi cominciano a riaffiorare nella mia mente.
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