Il momento giusto
Prompt: “Si
portava l'anello da giorni
nella tasca. Era terrorizzato dal farle la proposta. L'unica cosa che
amava
nella sua vita era anche l'unica che poteva ucciderlo.”
---Il
momento giusto---
Nick
non sapeva neanche come gli fosse venuto in
mente. Un giorno era lì che camminava per strada ed era passato davanti
a un
gioielliere. Era entrato d’impulso e aveva chiesto al tasso dietro al
bancone
un anello.
Non
lo aveva mai tolto dalla tasca perché stava
aspettando il momento giusto per farle la proposta. Solo che questo
momento
sembrava non arrivare mai, anzi in realtà era lui che non riusciva a
trovare il
coraggio. Aveva paura di cosa avrebbe potuto dire lei, aveva paura che
dicesse
di no. Una cosa era uscire insieme, stare insieme, ma forse il
matrimonio
sarebbe potuto sembrare eccessivo. Dopotutto, erano l’unica coppia di
due
specie diverse che conoscesse e, anche se erano il primo coniglio e la
prima
volpe della polizia di Zootropolis, Judy avrebbe potuto pensare che
fosse
troppo anche per loro.
Eppure
Nick avrebbe tanto voluto trovare il coraggio
di chiederglielo, anche solo per dimostrarle quanto l’amava. Non era il
tipo da
matrimonio, non lo era mai stato, ma per Judy l’avrebbe fatto. Era
l’unica cosa
bella che fosse capitata nella sua vita e avrebbe fatto di tutto per
farle
capire che era così.
L’unica
cosa che lo tratteneva era quella paura di
cosa sarebbe successo in quel momento. Aveva paura di rovinare tutto,
ma
soprattutto aveva paura di allontanarla per sempre. Non ce l’avrebbe
mai fatta
senza di lei, non ora che sapeva cosa volesse dire amare ed essere
amati.
Sarebbe stato perso per sempre, di nuovo intrappolato in quella spirale
di
rabbia e autocommiserazione che l’aveva trascinato a fondo già una
volta. Judy
era l’unica cosa bella della sua vita, l’unica che avesse mai amato, ed
era
l’unica che potesse ucciderlo, andandosene via.
Guardò
Judy nei suoi occhioni viola, mentre
aspettavano la loro cena al ristorante. Mise la zampa in tasca facendo
profondi
respiri per calmarsi. Prese fiato per fare la proposta.
«Ecco
qui la vostra cena, signori» disse la
cameriera, poggiando i due piatti sul tavolo.
Niente da
fare, avrebbe aspettato ancora.
(Flash-fic,
333 parole)
Io trovo grosse difficoltà a
non scrivere robe fluff
su questi due. Ma grosse difficoltà. Tipo che sono completamente
incapace. Spero che la storia vi sia piaciuta, grazie di averla letta e
grazie a GlassHeart per il suo prompt *.*
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