Nemici
Prompt: “Il
primo giorno di scuola è sempre un trauma, soprattutto se sei il primo
arrivato
e i bulli (fra cui Giacinto) ti hanno già preso di mira”
---Nemici---
Apollo
quella mattina
si svegliò di pessimo umore. L’estate dopo la terza media era stata
fantastica,
piena di pomeriggi con gli amici del mare e pochissime preoccupazioni.
Il che
significava che tornare a scuola era la cosa peggiore che potesse
succedergli.
Era contento del liceo che aveva scelto, ma si trattava pur sempre di
alzarsi
presto tutte le mattine e andare a seguire delle lezioni in una classe
dove ci
sarebbero probabilmente state per la maggior parte ragazze.
Trascinatosi
fuori dal
letto, si preparò quasi senza far caso a cosa stesse facendo, poi
salutò sua
madre e uscì di casa insieme alla sorella Artemide senza fare colazione.
Artemide
sarebbe
andata in un altro liceo, aveva scelto lo scientifico con indirizzo
sportivo.
Era la prima volta che i due gemelli non andavano nella stessa scuola
e, anche
se la madre aveva sempre insistito per farli andare in due classi
diverse,
erano entrambi un po’ agitati per quella separazione. Eppure quel
giorno
avevano tante cose per la testa che quasi non si accorsero di essersi
separati
dopo essere giunti alla fermata del pullman.
Quando
il bus arrivò
alla fermata della sua scuola, Apollo scese e si tolse le cuffiette con
la
musica. Percorse il resto della via e infine arrivò davanti al Liceo
Artistico
Umberto Boccioni. Era un edificio imponente, che sembrava fatto apposta
per
incutere soggezione agli allievi. Apollo rimase a fissarlo un po’
angosciato
per qualche minuto.
«Ehi,
bimbo, ti sei
perso?» chiese una voce arrogante alle sue spalle. Apollo si voltò e
vide
davanti a sé un gruppo di ragazzi e ragazze che lo squadravano. Uno di
loro gli
si avvicinò, doveva essere quello che aveva parlato prima.
«Mi
hai sentito? Ti ho
chiesto se ti sei perso» ripeté. Sembrava che gli altri in qualche modo
lo
rispettassero, forse il capo di quel gruppo.
«Direi
di no, visto
che questo è il liceo a cui sono iscritto» rispose Apollo, sulla
difensiva.
«Mi
sa che è nuovo,
Zefiro, non sa come vanno le cose» disse un altro dei ragazzi «Dovremo
fare in
modo che le impari»
«Ci
puoi giurare»
rispose quello che si chiamava Zefiro. Rise e tutti gli altri si
unirono a lui
come se avesse detto qualcosa di molto divertente.
Le
prime due ore della
giornata erano trascorse. Non sembrava poi così male, si disse Apollo,
anche se
era davvero impressionante che ci fosse solo un altro ragazzo nella
classe.
Uscì dall’aula per fare un giro e sgranchirsi un po’ le gambe. Non era
neanche
arrivato a metà del corridoio che finì quasi addosso a uno dei ragazzi
del
gruppo di prima, quello che aveva detto a Zefiro che avrebbero dovuto
fare in
modo che lui imparasse come andavano le cose.
«Ma
guarda dove… ah,
sei tu» disse quello «Cerchi già di creare casini e sei in questa
scuola da
neanche un giorno. Complimenti»
«Io
non cerco di
creare casini» si difese Apollo «mi dispiace di esserti finito addosso,
ero
distratto»
Il
ragazzo ignorò le
sue proteste e si rivolse a qualcuno che era alle spalle di Apollo.
«Daphne!
Vieni a
vedere chi c’è»
«Cosa
c’è, stavolta,
Giacinto?» Apollo si voltò verso la ragazza che aveva parlato «Ah, lui»
notò
lei con una nota di disgusto nella voce.
«Mi
è venuto addosso
proprio ora» Apollo stava per ricominciare a protestare che lui era
solo
distratto e non l’aveva fatto apposta, ma si trattenne perché vide che
erano
arrivati altri ragazzi del gruppo.
«E
non hai chiesto
scusa a Giacinto, bimbo?» domandò Zefiro.
«Gli
ho chiesto scusa»
ribatté Apollo. Zefiro interrogò Giacinto con lo sguardo e quello annuì
per
confermare, cosa di cui Apollo gli fu infinitamente grato.
«Vai»
gli disse Zefiro
dopo un attimo di silenzio «e bada a dove cammini»
Bene, si
disse Apollo,
cominciare a crearsi dei nemici il primo giorno di scuola era proprio
un’idea
geniale.
(One-shot,
641 parole)
Devo fare una long basata su
questa cosa. Devo per forza. Un giorno, quando avrò tempo, lo farò,
promesso. Intanto grazie di aver letto e grazie a Crateide per il prompt :)
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