eyes
E con questo chiudo la mia raccolta ^O^
Grazie a tutti quelli che mi hanno seguita ^^
A presto
meg
Autore: Rota23
Titolo: Eyes
Genere: Introspettivo, Romantico, Nonsense
Personaggi/Pairing scelto: Shino Aburame, Hinata Hyuuga; ShinoXHinata
Avvenimenti: one shot (633 parole), song fic
Rating: Giallo
Presentazione: Silenzio nella stanza buia.
Nemmeno al più riservato insetto è concesso di volare.
Le quattro
pareti di cemento grigio isolano perfettamente il loro discreto interno
da ogni tipo d’ospite indesiderato, celandolo, come una barriera
protettrice dai nemici invidiosi.
Prima fra tutti la luce rivelatrice. La luce che indaga, la luce che svela.
Suoni, sguardi, bocche od orecchie… niente può vedere, niente può entrare!
Note
dell’autore: Il silenzio è una caratteristica fondante
della personalità di Shino. Egli è discreto e silenzioso,
non ama fare rumore né mettersi in mostra.
Infatti,
nella mia ff non vi sono assolutamente dialoghi superflui, solo parole
indispensabili fra i due amanti, nulla è lasciato al caso.
La canzone
che ho scelto esplicita per me i pensieri più intimi che Shino
ha fatto suoi, della propria morale. E che, probabilmente, avrebbe
nell’ipotetico caso di una relazione amorosa.
Hinata
è la ragazza che per me gli è più vicina, e che
quindi capisce meglio la sua personalità particolare,
l’unica in grado di amarlo. Almeno, questo è il mio
pensiero personale.
La stanza
buia, naturalmente, è una metafora. Indica
l’intimità dell’anima di Shino, dove solo Hinata
può accedere.
(*) testo e canzone “Nothings else matters” de Metallica
EYES
Silenzio nella stanza buia.
Nemmeno al più riservato insetto è concesso di volare o di librarsi leggero in aria.
Le quattro pareti di cemento grigio isolano perfettamente il loro
discreto interno da ogni tipo d’ospite indesiderato, celandolo,
come una barriera protettrice dai nemici invidiosi.
Prima fra tutti, la luce rivelatrice.
La luce che indaga, la luce che svela.
Suoni, sguardi, bocche od orecchie… niente può vedere, niente può entrare!
Si cela un mondo al di là delle tende spesse, al di là
dei vetri appannati, che nessuno può valicare impunemente, o
senza aspettarsi d’essere inghiottito dal buio profondo.
La stanza buia, avvolta da un silenzio quasi religioso, scruta ma non
può essere scrutata, vede ma non può essere vista.
Le ombre si stagliano sulle pareti fredde, con la loro dura
realtà di solitudine, coprendo tutto, nascondendo tutto, quasi
gelose del proprio intimo tesoro.
So close, no matter how far
Couldn't be much more from the heart
Forever trusting who we are
and nothing else matters(*)
Come degli occhiali da sole, scuri e spessi, che nulla fanno vedere
oltre, celando un dolce ed intrigante mistero che nessuno, nessuno
può svelare, le ante serrate proteggono questo prezioso universo
di respiri, ansimi e sogni inespressi, illusioni, progetti e desideri
che mai sono stati pronunciati.
Ma i due occhi guardano, fissano e indagano da dietro quella barriera
d’ombra, e sono vigili e attenti e guardinghi come pochi.
Sono vivi, anche se nessuno lo può sapere. Sono vivi, anche se nessuno vuole vedere.
Soli, combattono la battaglia per non cadere, per non cedere alla marea devastante che li vuole affogare.
E resistenti, caparbi, testardi s’appigliano all’illusione
di un successo solitario. Credono di bastare unicamente a sé
stessi, di dipendere solo dalla propria volontà.
L’anima dell’Entomologo chiuse le palpebre, chiudendo sé stesso come in un guscio spesso.
Lontano dal mondo, lontano da ogni possibile dolore.
Never opened myself this way
Life is ours, we live it our way
All these words I don't just say
and nothing else matters(*)
L’Entomologo vede mille volte il mondo con i suoi mille e mille occhi.
Lo vede, lo comprende appieno.
E come non potrebbe? Niente può sfuggire, a tutti quegli occhi.
Dietro la loro possente barriera, protetti da uno strato di perfetta e
somma indifferenza, loro vedono tutto quello che c’è da
vedere.
Scorgono i particolari più insignificanti, i particolari più irrilevanti.
Niente, nulla e nessuno sfugge a questi mille e mille occhi neri.
Chi vede assieme a lui, questo mondo dalle mille e mille sfaccettature, è solo colei che porta gli Occhi Bianchi.
Colei che tutto vede, pur avendo due, e due soli occhi. Due occhi sinceri e buoni.
La vista che oltrepassa la mera materialità è compagna
fedele di quella che non si ferma al semplice aspetto esterno, ma
desidera passare oltre la barriera del silenzio fino arrivare al cuore
delle cose, al cuore dei concetti.
Trust I seek and I find in you
Every day for us something new
Open mind for a different view
and nothing else matters(*)
Varca la soglia, senza timore alcuno.
Apre la porta della stanza scura, per lei non più sigillata, per
lei libera d’aprirsi e chiudersi quando più gli aggrada.
La dama dagli Occhi Bianchi, Hinata sola oltrepassa la barriera di
vetro fino a scorgere Shino dietro gli occhiali ombrosi. Fino al centro
del grande alveare d’insetti mostruosi.
Ed è un sorriso, un semplice sorriso di luce ad illuminare tutto
l’ambiente, a schiarirlo infine rivelandone l’intrinseca
bellezza nascosta.
Un incontro d’occhi diviene più importante di qualche
parola balbettata tra le labbra inesperte, tra denti insicuri.
Nero nel Bianco, Bianco nel Nero, due anime non più sole che si tengono la mano.
Il sole, il sole è la vita stessa degli insetti.
Sole con i suoi caldi raggi, sole con le sue braccia rassicuranti, sole con i suoi raggi benefici.
never cared for what they do
never cared for what they know
but I know(*)
Le pareti cadono, si disintegrano rovinando al suolo.
Il cuore della stanza è rivelato solo a chi ha occhi per vederlo veramente.
Non ha più paura di dimostrarsi fragile e insicuro, altero in
una prigione di ghiaccio immacolato e perfetto, integro e distante.
Si scioglie un poco, come neve al sole.
E davanti agli Occhi Bianchi si increspa poco sicuro un sorriso di labbra.
La ff ha partecipato al contest "Missione: una fidanzata per Shino" indetto da hachi92.
Questo il giudizio *W*
3a Classificata
Eyes di Rota23
Grammatica 8/10
Stile 9/10
Originalità 7/10
Caratterizzazione dei personaggi 8,5/10
Giudizio personale 5/5
Totale 37,5/45
Dunque, la tua fanfiction mi
è piaciuta molto. Davvero, sono rimasta incantata dalle parole
poetiche che hai usato, dallo stile fluido e scorrevole che hai,
dall'IC mantenuto. Un po' meno l'originalità, ma andiamo per
gradi.
La grammatica l'ho trovata
precisa, i tuoi errori li ho trovati banali, piccole sviste. Ad esempio
“d'insetti” quando sarebbe corretto “si
insetti”. Ma sono solo cose che potevi riaggiustare con una
rilettura. Hai un vasto vocabolario, esprimi tanti concetti in poche
righe sintetizzando tutto in 633 parole. Mi sono piaciuti questi giochi
di metafore, gli occhi bianchi negli occhi neri ed in particolare
questa frase: “la stanza buia, avvolta da un silenzio quasi
religioso, scruta ma non può essere scrutata, vede ma non
può essere vista”. Ci tengo a farti davvero i complimenti
per lo stile davvero bello che hai, in più da fare da sfondo
alla fanfiction così profonda è la canzone dei Metallica
( e me per questo ti adora * ç * by Hika_chan). È
incredibile come hai saputo descrivere quella barriera che hanno di
fronte a tutto entrambi e che disintegrano con i loro occhi, osservando
i particolari -apparentemente- irrilevanti. L'originalità in
questo concorso mi sono trovata tutte ShinoXHinata. Giuro, avevo
pensato a tutti i possibili crack. Questo ha un po' influenzato la tua
valutazione per quanto riguarda l'originalità, ho dato infatti
lo stesso punteggio alle altre partecipanti che hanno scritto col tuo
stesso pairing. Ciò non toglie niente alla tua fanfiction.
Dierto un gesto così irrilevante si nascondono tutte queste
emozioni, queste parole mute, perchè come hai detto tu le parole
non servono: parla il silenzio. Hai tenuto molto bene l'IC, Shino mi
è parso molto IC persino alla fine quando “si scioglie
come neve al sole”. Ho percepito quella fragilità mentre
leggevo, menzionata da elementi come la barriera: l'incontro di due
anime.
Giudizio personale: ho adorato
questa fanfiction. Una lettura piacevole, leggera e scorrevole. Una
storia profonda, vera, incisiva. L'ho riletta molte volte e immaginato
persino la scena.
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