Sillage_Camero Dallas

di Flawlssluke
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Canzoni per il capitolo: 
Can't stand it - Never Shout Never 
Good girls - 5 Seconds of Summer 
Banana - minions
Cheap Thrills - Sia

Ed eccoci arrivati al giorno più brutto della mia vita. Sono in aeroporto che saluto per l'ultima volta tutti i miei amici e parenti ed ascolto le raccomandazioni della nonna che mi dice cosa mangiare per non diventare obesa. Sto per trasferirmi a New York e la cosa non mi piace affatto. La notizia è arrivata all'incirca due mesi fa. All'inizio, appena saputo, scoppiai a ridere credendolo uno scherzo, ma appena mamma ha cominciato a spiegarmi perché aveva accettato il lavoro ho capito che era tutto vero. Non volevo crederci! Avrei dovuto lasciare la mia bellissima Italia per andare in America. Molti miei amici mi hanno detto che sono una pazza a non volerci andare, che è il sogno di molti ragazzi e che loro pagherebbero oro per avere un'opportunità come la mia, tutte cazzate dico io. 
Prima di sapere del trasferimento non vedevo l'ora di andarmene, di lasciare questo paese, ma appena ho avuto la notizia e ho realizzato di dover abbandonare la mia famiglia, i miei amici, il mio moroso, il buon cibo, ho cambiato subito idea. Come se non bastasse, io ODIO l'inglese e sono davvero impedita, per non parlare dell'ansia che mi sale nel sapere che dovrò abitare in una città così grande... io che non so orientarmi a Verona, figuriamoci a New York! 

"SERENAAAA" mi chiama mia sorella Beatrice distraendomi dai miei pensieri "Vuoi muoverti?! Perderemo l'aereo se stai li impalata" dice innervosita. 
Beatrice è mia sorella maggiore, simpatica quando vuole ma a volte davvero odiosa. Ho sempre voluto essere come lei, è estroversa, fa amicizia con tutti ed è molto bella. Lei dice che non è vero, che io sono più bella perché ho gli occhi azzurri ma non le credo, lo dice solo per fare la brava sorella e perché nonostante io sia più piccola, sono più alta di 15 centimetri e il suo metro e sessanta  mi permette  di picchiarla. 

"SERENA MUOVITI O TI UCCIDO" 
Decido di muovermi per non farla arrabbiare, così saluto velocemente tutti e corro verso la mia famiglia. 

È la prima volta che salgo in aereo e la cosa mi mette ansia. Ho controllato la cintura almeno 25 volte e ho anche chiesto al mio vicino se secondo lui era sicuro volare altrettante volte, solo dopo 20 minuti ho capito che era americano e non capiva quello che gli dicevo, così sono passata alla Hostess che dopo la terza volta mi ha minacciato di buttarmi giu dall'aereo. 

Decido di mettermi le cuffie e non pensare al fatto di essere su questo coso con le ali, metto Good Girls dei 5SOS al massimo e dopo poco mi addormento.


Mancano ancora un paio di ore per arrivare a New York e io vorrei tanto riprendere a dormire, se non fosse che il mio caro vicino ha deciso di addormentarsi con la sua testa schifosa sulla mia spalla non permettendomi di dormire per il fastidio e per la paura che possa sbavarmi addosso.
Mentre maledico il signore che dorme nelle mie orecchie si diffonde una canzoncina che mi fa subito ridere. Questa playlist me l'ha preparata Zoe, la mia migliore amica, per il viaggio e per la mia permanenza in America in modo da non dimenticare le nostre avventure e ovviamente non poteva mancare la colonna sonora della nostra vita, Banana dei minions. Siamo tutte e due completamente fissate con quegli esserini gialli, tanto che quando è uscito il film abbiamo obbligato Lorenzo e Alessandro a venire con noi a guardarlo. Lorenzo è il più grande amore della mia vita, ho avuto una cotta per lui durante tutte le medie e il primo anno del liceo. Durante l'estate si è accorto di me e abbiamo cominciato a frequentarci fino a quando verso la fine di ottobre del secondo anno non mi ha chiesto di stare insieme. È stato il giorno più bello della mia vita purtroppo però 
ora mi trasferisco e non potremo neanche festeggiare il nostro primo anno insieme tra un mese. 
I miei pensieri vengono interrotti da una voce metallica che comunica ai passeggeri di dover allacciare le cinture per l'atterraggio e per mia grande fortuna il signore si sveglia e senza neanche dire un 'grazie' per aver approfittato della mia spalla prende il telefono e comincia a giocare a qualche gioco inutile. Sbuffo vedendo che mi ha anche sbavato addosso e lo mando a quel paese a bassa voce per non farmi sentire.

Siamo atterrati da circa mezz'ora e stiamo aspettando le valige. Dopo averle prese ci avviamo verso l'uscita. 
Non vedo l'ora di arrivare a casa e sdraiarmi sul mio letto, comincio a fantasticare su come possa essere la mia casa e un cretino mi viene addosso facendomi cadere. Impreco mentalmente per non beccarmi parole da mia madre e provo ad alzarmi peggiorando il tutto perché non appena riesco a sollevarmi un pochino mi appoggio alla valigia che scivola via facendomi cadere di faccia. Il mongolo che mi è venuto addosso scoppia a ridere e io non posso fare altro che fulminarlo con lo sguardo. Solo in quel momento mi accorgo di che tipo bizzarro sia, ha una camicia completamente aperta, degli occhiali da sole tondi, molto stile Harry Potter e una bandana arancione evidenziatore sulla fronte, solo in America possono conciarsi così per venire in aereo porto. 
Dopo un po' che sono per terra distesa come una foca il ragazzo mi porge una mano e mi aiuta a tirarmi su biascicando un 'sorry', non gli rispondo neanche e raggiungo la mia famiglia che ovviamente sta morendo dal ridere per la figura appena fatta. 
"Figure di merda 1 - Serena 0" dice mia sorella ridendo "e siamo a New York da soli 40 minuti, non riesco a immaginare il resto della vita" continua asciugandosi addirittura le lacrime. Senza pensarci due volte alzo il dito medio verso Beatrice suscitando così una polemica da parte di mia madre che comincia a darmi dello scaricatore di porto e a parlare di come debba realmente comportarsi una ragazza per bene. Non le do molta importanza e la lascio parlare mentre mi giro per vedere dove sia finito il deficiente che mi ha fatto cadere. Grazie alla sua bandana stravagante lo noto subito e vedo che sta parlando con il signore che ha dormito sulla mia spalla. Ovviamente doveva conoscersi con quel tipo, come ho fatto a non pensarci prima, Dio gli scemi li fa e poi li accoppia. 
Mentre mi faccio i complimenti mentalmente per la battuta appena fatta seguo i miei genitori nel taxi che finalmente ci porterà a casa.




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