Present

Navigo in queste acque fredde pari a quelle dell'Oceano, lontana dalla misericordia della gente e dai loro sospiri.
Tutto ciò che sento è il silenzio di ciò che mi circonda, uno di quelli che ha un ritmo conciso e consono.
Vedo lontano delle immagini, mi sembrano sfocate, ma mano a mano che mi avvicino appaiono più distinte.
Sono sola. Sì, come lo ero in partenza, ma qualcuno è nella mia stessa situazione ed è, se ci penso, buffo. Perché due anime completamente separate hanno lo stesso destino, lo stesso pensiero, lo stesso presente spudorato.
Riverbera un raggio di sole sulla mia barca, è così caldo, tanto da voler riversare tutta la mia anima in quel punto dove si ferma, così da riscaldarla, da farla sentire vicina a qualcosa, sicura.

Ti cerco nei miei ricordi più profondi e remoti, seviziati da un presente che non ci lascia spazio. Lo stesso che ci lega, ci lascia qui, dispersi. Ed io ti chiamo ma tu non rispondi, poi me ne pento, ritorno sui miei passi.
Ma questi remi sono così dannatamente pesanti, alle volte, e le braccia implorano pietà. È faticoso, sai, starmi dietro, starti dietro... correre in questo presente.
Ho raggiunto quasi la riva ormai e dinanzi a me si propaga un villaggio, sembra abitato e pacifico. La neve ammanta il suolo e quei tetti lontani, nell'acqua si scioglie... è soffice, leggera.
Mi avvicino, altri ricordi soggiungono alla mente.
Cosa ci facevamo noi insieme in quel passato?
Esattamente, cosa ci incatenava a quel destino?
Perché d'improvviso abbiamo smesso di nutrirlo, accoglierlo tra le nostre braccia, come se fosse stato questa neve, la quale dopo un minuto diventa acqua e cessa di esistere?
Mancherai, mancherò, ma non so come, né se lo saprai. E questo spazio infinito potrebbe essere nostro, se mai in un altro mare, più profondo e pulito, tu lo volessi.
Sono arrivata, il sentiero che conduce al villaggio sembrava più impervio, ma non ho da arrischiare nulla.

E tu... sei sicuro di volere questo?