CRUDA PAURA
Quell’uomo, stasera,
mi porta, lontano,
coltello, che azzera,
presenza, di umano;
osservo, lì appesa,
la traccia, innocente,
la scelta, inattesa,
promessa, sfumata,
nel niente.
Lasciate, l'orrore,
di parti, cadute,
svuotando, il terrore,
su porte, sbattute;
la chiave, che gira,
sul mondo, rimosso,
che ancora, respira,
il peso, lo sento,
qui addosso.
Avanti, venite,
se il fegato, regge,
creature, nutrite,
che il senno, non legge;
presagio, si assetta,
su croce, sicura,
e intanto, vi aspetta,
varcate, la cruda
paura.
DA "L'AMORE TRADOTTO"
Luca Clementi
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