LA CADUTA DI UN CORPO
Caduto da un alto destino
ahimé non deciso dal fato,
sul suolo d’eterno confino,
un vecchio dal buio rubato.
Caduto per mano d’amico,
che dolce carezza di morte;
un peso, dovere già antico,
un animo candido e forte.
Dall’alto, mio corpo, ti guardo,
rugoso di barba e pallore,
mio ultimo ormai baluardo;
già tace per sempre il tuo cuore.
Mio corpo, t’ho già abbandonato.
Ti guardo che esanime atterri,
lasciando quel mondo che ho amato
in spalla ad un giovane Harry. |