-White Lilies-

di Sterlec
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Alexander aveva da poco compiuto quarant'anni.

Rafael ne avrebbe fatti ventidue il mese successivo.

Entrambi troppo giovani, entrambi troppo belli per volare via.
Eppure, una fredda notte di metà Dicembre, in un attimo tutto successe.

Bastò una disattenzione, una soltanto e tutto finì.

I loro splendidi occhi si chiusero per sempre.

Lasciarono il mondo terreno da eroi, da Shadowhunters, combattendo fino allo stremo delle forze.

Morirono da soldati, morirono da padre e figlio, uno al fianco dell'altro fino alla fine.

 

Sono passati dieci anni da quella terribile notte.

Due stregoni si tengono per mano davanti a due lapidi perfettamente curate.

Loro ci sono ancora, loro ci saranno sempre, come il ricordo di Alexander e Rafael, come il dolore che gli spacca in due il petto ogni giorno di più.

Nebbia azzurra e gialla si alza ai lati delle tombe di marmo bianco, si mischia, gli stregoni muovono le mani in gesti speculari e veloci.

Sorridono.

Per un attimo Alec e Rafe sono ancora con loro, per un attimo tornano ad essere una famiglia.

Poi tutto svanisce, due mazzi di gigli bianchi freschi prendono il posto di quelli ormai appassiti.

Bianchi come il lutto, bianchi come il dolore.

Ogni Lunedì vanno a far visita ai loro uomini.

Ogni Lunedì per qualche istante sorridono, ogni Lunedì per qualche istante tutti e quattro tornano a vivere.

Poi appaiono i gigli bianchi ed Alexander e Rafael tornano a non esserci più.





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