Nevicata a fine ottobre

di MorganaWilloWolf
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Nevicata a fine ottobre

 

Dalla poesia “Nevicata” di Giosuè Carducci
 

Lenta fiocca la neve pe ‘l cielo cinereo: gridi,
suoni di vita più non salgono da la città,



Unici suoni: il mio ansimare, i passi lungo le scale per nascondere il bambino, per chiudere a chiave la porta, anche se so che non servirà.
In un minuto si sono susseguite le nostre risate, le urla e il tonfo. Il tuo corpo che cade a terra e tu che non ci sei già più, amore mio.


non d’erbaiola il grido o corrente rumore di carro,
non d’amor la canzon ilare e di gioventù.



Ma noi siamo ancora giovani! Non si può morire a ventun anni, non con un bambino piccolo da crescere, non con tutto questo amore che ancora vorrei darti.


Da la torre di piazza roche per l’aere le ore
gemon, come sospir d’un mondo lungi dal dì.



Secondi che sembrano ore, o forse lo sono davvero. Ho Harry ancora in braccio, lo bacio, lo stringo a me e intanto le lacrime scorrono.


Picchiano uccelli raminghi a’ vetri appannati: gli amici
spiriti reduci son, guardano e chiamano a me.



La porta si apre. È lui. Vuole Harry. Metto mio figlio nel lettino e apro le braccia, la stessa posizione in cui eri tu.


In breve, o cari, in breve – tu càlmati, indomito cuore –
giù al silenzio verrò, ne l’ombra riposerò.



Un lampo verde.

 
***
 
L’idea di unire il tema dell’amore a una poesia non è mia, ma di S. Elric_ che ha indetto il contest “L’amore che move il sole e l’altre stelle” e che ringrazio perché, pur non avendo partecipato al contest mi ha permesso di pubblicare ugualmente.
Se vi fosse piaciuta (o anche se non vi fosse piaciute), un commento è sempre gradito :)
A presto
Morgana




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