Ad occhi chiusi

di Tangled
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Erano le nove meno un quarto di una domenica qualunque e lui avrebbe dato qualsiasi cosa per tornare al suo adorato letto, ma quel giorno un imprevisto al lavoro lo aveva costretto a trovarsi su quel binario.
La musica nelle orecchie e la tazza di caffè che dondolava tra le dita dovevano aiutarlo a svegliarsi un po', ma non stavano sortendo alcun effetto. Si guardò distrattamente intorno e li vide.
Un ragazzo ed una ragazza.
Li conosceva. O meglio sentiva un po' di conoscerli dopo averli incrociati tante volte su quei binari.
Sempre insieme, sempre per mano e sempre con un misto di felicitá e malinconia negli occhi.
Trovarono un angolino libero e lui si liberò della valigia per catturarla a sè.
Non sapeva nulla di loro, conosceva solo i loro abbracci così stretti che sembrava si volessero fondere almeno un po' e quegli sguardi che li portavano lontani da tutto.
Riconosceva quei gesti anche se non li compiva da anni e in quel momento si chiese perchè si fosse precluso così a lungo quella possibilità.
Un misto di ricordi ed emozioni lontane iniziarono ad agitarsi dentro di lui tanto che quasi non si accorse dell'arrivo del treno.
Tornò ad osservare la coppia e vide lei stringerlo più forte dando le spalle al drago cattivo che l'avrebbe rapita portandola lontana dal suo principe.
Gli ultimi istanti, gli ultimi baci e gli ultimi sguardi prima che lei salisse sul convoglio.
Il sorriso del ragazzo a terra si fece più tirato e poi eccola di nuovo. Davanti a loro eppure irragiungibile, quasi celata dal finestrino un po' specchiato.
Dall'intensità dello sguardo del ragazzo era però sicuro che lui riuscisse a vederla perfettamente.
Poi il fischio del capotreno interruppe la magia.
Nel giro di pochi attimi entrambi erano spariti e lui ebbe la sensazione di essere rimasto solo nonostante la gente che ancora lo circondava.
Estrasse il telefono dalla tasca e cercò nella rubrica fino a trovare il suo numero. Rimase a fissare il telefono per alcuni istanti prima di trovare il coraggio e poi avviò la chiamata.
Mentre il telefono squillava ripensò all'ultima frase che aveva sentito prima di fermare la musica.
 
"...Fra miliardi di persone ho visto solo te..."




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