“Ti amo”
Harry guardò lo specchio,
ma quando scorse l’aria decisa e severa sul proprio volto si accasciò contro il
lavandino: era un idiota!
Perché non riusciva
semplicemente a dirgli quello che provava? Perché tutte le volte che era sul
punto di farlo gli mancava il coraggio e la voce?
Era patetico!
Sentì un rumore alle
spalle e si affrettò a tuffare le dita sotto l’acqua fingendo di lavarsi il
viso quando Draco entrò in bagno.
“Vieni? Sto morendo di
sonno…”
Harry gli sorrise
attraverso lo specchio, asciugandosi il viso e le mani. Quando gli passò
davanti, diretto alla camera da letto, il suo passo era ancora un po’
strascicato, traditore del disgusto che provava per se stesso. Il compagno
tuttavia lo afferrò dai fianchi, impedendogli di proseguire. Harry spalancò gli
occhi dalla sorpresa, ma le sue labbra risposero senza esitazione al contatto
con le compagne, approfondendo il bacio e mettendo tutta la sua anima fra le
loro lingue, nascondendo fra di esse i suoi sentimenti così che Draco potesse
trovarli. Quando si tirò indietro fu però Draco ad impedirglielo, prolungando
il bacio e infilandogli la mani sotto alla maglietta del pigiama, assaggiandolo
tanto con le labbra che con i polpastrelli.
Quando si separarono per
riprendere fiato, Harry si ritrovò a ridacchiare, finalmente dimentico della
propria vigliaccheria:
“Non stavi morendo di
sonno?”
“Sì, ma significa soltanto
che dovrai trasformare la prossima mezzora in qualcosa per cui valga la pena
morire”
Harry lo baciò
delicatamente, quasi innocente, e Draco sentì il proprio cuore prendere il
galoppo.
“Nessun problema”
Il grifone gli gettò
un’occhiata sconcia poi passò la porta, lasciandolo solo nel bagno e senza
saliva.
Gettando uno sguardo allo
specchio si chiese se avrebbe dovuto dirgli che aveva lasciato la porta del
bagno socchiusa e che lui era proprio lì fuori, gli rispose uno strano ghigno
Serpeverde colorato da un pizzico di tenerezza. Magari un’altra volta.
Ed eccomi qui, puntuale come il brufolo in mezzo alla
fronte il giorno del colloquio di lavoro! Una piccola storiella senza pretese
il cui unico scopo è di strapparvi un sorriso, spero che lo abbia fatto! Nel
caso desideravate qualcosa di un po’ più sostanzioso, tentate la sorte e ripassate
il prossimo lunedì!
P.S. per tutti quelli che hanno ricominciato la scuola,
spero che il vostro anno scolastico sarà pieno di avventure (e pochi professori
alla Umbridge!), buona fortuna, viaggiatori!