Priscilla: La principessa Batava

di fiphina
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Durante la battaglia nella foresta di Teutoburgo l'esercito romano, guidato da Publio Quintilio Varo, subì una pesante sconfitta da parte dei Cherusci... dopo una sanguinosa guerra durata sette anni... 
Roma, 9 d. C. 
-Non sembri molto volubile riguardo la richiesta di nostro padre di accompagnarlo a Carnantum, fratello...- Disse in un sussurro Augusta Lucilla. 
Commodo sobbalzò impercettibilmente sentendola entrare, ma non si scompose. -Semplicemente penso che l'esercito abbia bisogno del sostegno del suo imperatore... un principe può fare ben poco.- Si giustificò mentendo. 
Ma sapeva che a sua sorella non sfuggiva niente, ed è proprio per questo che l'amava; Ma non solo. Come dirle che l'unico reale motivo per cui rifiutava di andare era lei? 
Ingoiò faticosamente nel vederla avvicinarsi e prendergli una mano. 
-Un principe può apprendere però!- Gli sorrise. -E poi, se un giorno sarai imperatore...- 
-Non voglio lasciarti!- Se ne uscì il giovane di getto, subito dopo quasi pentendosene. Se avesse capito, cosa sarebbe successo? 
-Non preoccuparti per me, Commodo... starò in buona compagnia- Nel sentire la risposta della donna in parte lo rese sollevato e dall'altra deluso. 
Continuò a fissarla intensamente, e solo la voce di Lucilla lo riportò alla realtà. 
-È meglio che tu vada a prepararti... non vorrai far aspettare nostro padre!- Ripeté lei sorridendo e uscendo dalla stanza. 
Commodo rimase immobile finché la figura della sorella non sparì oltre la porta. Poi si girò verso la finestra stringendo i pugni a sguardo serio. 
"Io non ti lascerò Lucilla!" Si disse mentalmente. 
Qualche ora dopo proseguiva a passo di marcia verso il luogo in cui era sicuro avrebbe trovato l'imperatore, suo padre. 
-Padre...- Lo chiamò. Le mani e la gola tremavano. 
L'anziano monarca gli rivolse il suo sguardo interrogativo. 
-Sei pronto figlio? Carnantum ci attende...- Affermò. 
Il giovane principe di Roma si trovò di fronte ad un bivio: compiacere se stesso o il suo amato padre di cui aveva sempre cercato l'approvazione? 

Prologo: Battaglia a Teutoburgo 

 

Durante la battaglia nella foresta di Teutoburgo l'esercito romano, guidato da Publio Quintilio Varo, subì una pesante sconfitta da parte dei Cherusci... dopo una sanguinosa guerra durata sette anni... 


Roma, 9 d.C. 

-Non sembri molto volubile riguardo la richiesta di nostro padre di accompagnarlo a Carnantum, fratello...- Disse in un sussurro Augusta Lucilla. 

Commodo sobbalzò impercettibilmente sentendola entrare, ma non si scompose. -Semplicemente penso che l'esercito abbia bisogno del sostegno del suo imperatore... un principe può fare ben poco.- Si giustificò mentendo. 

Ma sapeva che a sua sorella non sfuggiva niente, ed è proprio per questo che l'amava; Ma non solo. Come dirle che l'unico reale motivo per cui rifiutava di andare era lei? 

Ingoiò faticosamente nel vederla avvicinarsi e prendergli una mano. 

-Un principe può apprendere però!- Gli sorrise. -E poi, se un giorno sarai imperatore...- 

-Non voglio lasciarti!- Se ne uscì il giovane di getto, subito dopo quasi pentendosene.

Se avesse capito, cosa sarebbe successo? 

-Non preoccuparti per me, Commodo... starò in buona compagnia- Nel sentire la risposta della donna in parte lo rese sollevato e dall'altra deluso. 

Continuò a fissarla intensamente, e solo la voce di Lucilla lo riportò alla realtà. 

-È meglio che tu vada a prepararti... non vorrai far aspettare nostro padre!- Ripeté lei sorridendo e uscendo dalla stanza. 

Lui rimase immobile finché la figura della sorella non sparì oltre la porta. Poi si girò verso la finestra stringendo i pugni a sguardo serio. "Io non ti lascerò Lucilla!" Si disse mentalmente. 

Qualche ora dopo proseguiva a passo di marcia verso il luogo in cui era sicuro avrebbe trovato l'imperatore, suo padre. 

-Padre...- Lo chiamò. Le mani e la gola tremavano. 

L'anziano monarca gli rivolse il suo sguardo interrogativo. -Sei pronto figlio? Carnantum ci attende...- Affermò. 

Il giovane principe di Roma si trovò di fronte ad un bivio: compiacere se stesso o il suo amato padre di cui aveva sempre cercato l'approvazione? 



Spazio per autrici:

Salve a tutti!! Questa storia è frutto delle menti di due appassionate del film "Il gladiatore" e meglio precisare: del personaggio di Commodo! (Ovviamente anche di Joaquin Phoenix!) Detto questo, vi auguriamo una buona lettura. Ci farebbe molto piacere sapere che ne pensate!! 

Le antiche romane Fiphina e Mackenzie94! 





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