Almost beautiful girl in the world
Sta passando la cera sulla tavola; fa caldo, vaghe perline di sudore sulla fronte.
I bracciali tintinnano.
Questa estate il sole ha sparato tra i suoi capelli piccole saette di luce. Lei è castana e porta i capelli come me. Con quelle ciocche bionde mi assomiglia di più. O forse, no: è bellissima. Troppo bella per me.
Dalla radio appoggiata sulla mensola escono le note di una canzone di Prince.
“Ah, quando sento “Almost beautiful girl in the world” penso sempre a te.”
“Davvero?”
Non si gira; continua a lisciare la tavola.
“Certo; è giusta per te.”
“Davvero?”
Ora, dovete sapere che noi due abbiamo un rapporto molto complice. Mi diverto moltissimo in sua compagnia e comunichiamo in un modo tutto nostro.
“Non sei d’accordo?”
“Se pensi che vada bene…”
“È una bella canzone e tu sei una bella ragazza.”
Invidio la sua tavola! In acqua sarà perfetta ed io sto perdendo tempo invece di sistemare la mia. Passa la mano a pulire e il movimento è delicato; sorride.
“Insomma” dice seria, ““Almost beautiful girl in the world” ti fa pensare a me.”
“Sì sì, gattina.”
“Sono una gattina, baffo, ma posso graffiarti.”
“Cosa ho detto di male? Sei bella e questa canzone va bene per te. È un complimento, eh!”
“ “Almost beautiful girl in the world”?”
“ “Almost beautiful girl in the world”, proprio!”
Alza la testa e mi spara un’occhiata con un battito di ciglia lunghissime. Sono tramortito.
Prima che parli so dove ho sbagliato.
“Almost?” sorride.
Ha ragione, ha vinto. Sono innamorato di lei.
Mia figlia è la ragazza più bella dell’universo. Sì, “universo” mi pare azzeccato.
Ancora Martin e sua figlia. Me li immagino: complici e innamorati.
Roger Nelson, grazie per la tua bellissima canzone.
Ciao, alla prox.
Monty
Disclaimer: Martin A.Deeks non l'ho inventato io. |