-Steve vieni qua!-disse una voce alle sue spalle. Sorpassò schermi, microfoni, schivò una robot-busta prima di raggiungere il collega che osservava una donna con un trench color vaniglia che camminava in mezzo alla rotonda, alla ricerca di sassi.-Che cosa fa?-Frank era un novellino per modo di dire, solo tre anni come guardiano, ed ancora nessun segno di miglioramento. Ancora non capiva perché non l'avessero lasciato a casa.
-Non lo so. La stai seguendo tu.-disse Steve, con tono sarcastico.
-Sta prendendo dei sassi...perché? Dai, controlla, per favore.-disse Frank, facendo come al solito gli occhi dolci, quando non voleva impegnarsi.
-Hai controllato i suoi dati?-chiese Steve, con fare serio. Frank annuì, prima di rimettersi a cercare effettivamente sul database.-Ah eccola. Si chiama Ivy. 36 anni, persona normale. Perché allora raccoglie i sassi?-
-Accendi il microfono del cellulare.-disse Frank.
-Oh che bel sasso che abbiamo qui, come ti chiami? Sasso?-disse la voce soave della donna, prima che Frank spense il microfono.
-Controlla le onde. Avrà sicuramente degli auricolari nascosti. Starà facendo una chiamata.-disse di nuovo Steve.
Il ragazzo controllò i segnali, ma nessuna chiamata era stata intercettata. Ora Steve cominciò a guardarla preoccupato.
-Beh...prendi la giacca.-gli ordinò, prima di avviarsi verso la scrivania.
-E se fosse pericolosa...non dovremmo chiamare qualcuno di forte, tipo Nancy?-disse Frank, preoccupato che il lavoro fosse troppo stancante.
-No. Nancy ha da fare in reparto delucidazione. Prendi anche il microfono.-disse Steve. Avvicinandosi all'ascensore. Scesero velocemente i cinquanta piani, sentendo la voce della donna che continuava a chiacchierare.
-Lo sai che puoi essere qualunque cosa tu voglia. Una ranocchia, un cavallo imbizzarrito, uno pterodattilo. Qualunque cosa, basta riuscire a fare i versi...arggg, sprunt, ixcharbang, bflingruk, esatto, mi hai capito bene anche pxantrug se necessario...-
-Che lingua parla? È aliena?-chiese Frank, prima di ricevere uno schiaffo. Si ritrovarono in mezzo alla strada, dove numerosissime persone in bici e in autotrasporto si muovevano ordinatamente. Dovettero aspettare precisamente due minuti prima di avanzare verso la rotonda.
-Spegni il microfono.-disse Steve. Raggiunsero la donna di spalle, che adesso era seduta accanto alla fontana, fermandosi ad una decina di metri, riuscendo a sentire perfettamente la sua voce.
-Basta che rimani così. Immobile.-disse al sasso.-Bravissima. Sei perfetta lo sai, ora piegati, alzati, salta uauuuu. Una nuovissima star è pronta a conquistare il mondo, già. Ricordati:l'universo non è mai pieno di stelle, e tu sei la più luminosa, così devi dire sempre e comunque. Puoi essere davvero qualunque cosa tu voglia. Siediti, respira, e fai nuovi versi. Ahhspcinq, flexyfspir, gickenvioelk, pceigneuo...
Steve e Frank la ascoltavano immobili.
-Non è che dovremmo salixneuizzarla per caso?-chiese Frank, ricevendo uno sguardo storto da Steve.-Che mi sta succedendo? Lei è una flcienvl. Oddio prova...è veramente un altra cosa.-
-Certo ora ricordati. Alziamo le mani e voliamo...così. Mani in alto al cielo, fai il fagiano. Bravissima.-disse la donna, venendo poi imitata da Frank.
-Che stai facendo?-
-Mi ha posseduto. Fai il fagiano...tu sei un fagiano. Azeuonrigol.-disse Frank, camminando in tondo. Steve lo osservò ancora prima di seguirlo nei movimenti, ed in effetti si sentì una persona nuova.
-Adesso fai crickx cricx. Un leocorno dinamico, fluttua, girati. Alza un piede. Bravissima. Ora devo andare. Ci vediamo a casa.-disse la donna, ricomponendosi. Si girò e vide due uomini in giacca e cravatta muoversi come un muflone.
-Che state facendo?-chiese la donna, divertita.
-Mi scusi.-si avvicinò Frank.-Lei mi ha cambiato la vita. Io ho sempre desiderato essere un fringuoragno. Ed invece sono guardiano, grazie grazie. La sua alchimia, i suoi discorsi sulle lingue, le sue parole strane...-Frank le baciò le mani per la gioia.
-Ah...voi siete guardiani? Scusate. Ora vado.-disse preoccupata la donna, avviandosi verso la strada, che ora era occupata da ciclisti e autotrasporti, per almeno cinquanta secondi.
-Aspetti. Signora il mio collega ha ragione. Lei ci ha cambiato. Come le è venuto in mente di parlare con un sasso? La ascolta meglio, vero?-
-Veramente...-
-Infatti. Poi tutti quei movimenti. Lei è diventata un mito per noi. Adesso potrò lasciare questo orribile lavoro e volare intorno al mondo. Proprio come lei ci ha insegnato...-
-Aspettate. Voi avete capito male. Stavo parlando con mia figlia, ha avuto una brutta giornata all'asilo dopo che le hanno detto che non sarebbe mai potuta diventare una U.-disse la donna, avviandosi verso la strada ormai libera.
-Aspetti...con cosa parlava?-
-Con mia figlia. Ha scoperto una radio da poco, solo che prende solo qui sulla rotonda.-aggiunse, prima di avviarsi verso l'ufficio.
I due uomini la guardarono stupiti.
-Ho scoperto una cosa fantastica.-disse Steve mostrando un sorriso a trentadue denti.
-Come fai ad essere contento dopo essere stato ingannato?!-chiese Frank preoccupato prima di ricevere un'altra sberla.
-Idiota. Ci mancano le onde radio da intercettare. Nancy mi darà sicuramente un aumento!-disse felicemente, avviandosi verso l'ufficio. Frank lo seguì lentamente, voltandosi verso l'edificio dove era entrata la donna e dire: Sgronch.
Nda
Non c'è molto da dire per questo brevissimo racconto, senonché spero vi abbia lasciato un sorriso.
MuttigMaggie.
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