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Scream Hogwarts - Parte 1
Hermione sbattè i piedi per
terra, quasi saltellando, poi riprese a strillare. Era così
agitata che aveva iniziato a sudare. Si stava quasi pentendo di aver
messo il suo pigiama tutto rosa e di lana, anche se era il più
femminile del suo guardaroba.
- Non voglio più essere la tua ragazza! -
- Hermione, calmati - tentò Draco, ma la ragazza continuò
a strillare. Era sicura che tutto il dormitorio della KKK fosse sveglio
ad ascoltarla, ma non le interessava. Del resto, lei e Draco erano la
coppia più shippata e chiacchierata di tutta Hogwarts
University, a nessuno dava fastidio sapere delle loro litigate in
anteprima.
- Non mi calmo per nessun motivo! - riprese Hermione urlando, e
aprì la finestra per gettare qualche oggetto di vetro nel
giardino, giusto per attirare l'attenzione di Colin Canon, che si
occupava dell'Hogwarts Gazette - io da grande sarò la
conduttrice di telegiornali più famosa d'America! La più
famosa, mi hai capita? E tu non vuoi presentarmi ai tuoi? Sei
vergognoso, scandaloso, scabroso, pidocchioso! -
- Un giorno sarai tutte queste cose, mia cara, nè sono sicura.
Ma fino ad allora non posso presentarti ai miei. Il tuo unico talento
è essere bella, avere vestiti morbidi e farmi toccare di tanto
in tanto le tue belle tette... Ah, e farmi copiare. Non è un bel
curriculum da presentare ad un genitore! -
Hermione gettò un urlo tale da far spaccare i vetri, poi cacciò via Draco.
La ragazza si guardò attorno. Era circondata dal lusso
più sfrenato, e quella era solo la sua stanza da letto nella
Confraternita KKK. Eppure, si sentiva infelice. Lei era la più
bella, famosa e ricca della scuola, e Draco era tutte queste cose, ed
era maschio. Era naturale che avrebbero dovuto stare insieme, ma lui la
faceva soffrire sempre. Con quei tormenti nell'animo si
addormentò, sfinita, dopo aver pianto su quanto la sua vita
fosse misera. Che farsene di tutta la ricchezza del mondo, se il tuo
ragazzo non vuole impegnarsi e confermare la tua posizione sociale, sul
gradino più alto, appena sotto Obama?
Prima che potesse rendersene conto, arrivò il mattino
successivo. La sveglia annunciò la nuova giornata. Con
un'imprecazione la spense, poi si tolse la mascherina da notte rosa che
aveva sugli occhi e disse - Buongiorno, stupide troiette.
Ai piedi del letto, infatti, c'erano Hermione #2 e Hermione #3, come da
rituale. Erano ancora in pigiama, visto che si sarebbero vestite tutte
insieme, ma ovviamente erano già lavate e truccate. Non
sopportava di sentire odori umani, ed era sicura che Hermione #2 in
realtà avesse la pelle verde, per cui era assolutamente
necessario che in sua presenza fosse sempre truccata. Non voleva essere
costretta ad ammettere di aver ammesso E.T. nella KKK, la Confraternita
più esclusiva, con la Broomstick Brothers.
- Buongiorno, Hermione - risposero le altre due.
Mentre completavano il rituale di vestizione, fondamentale in un mondo
perfetto come il loro, in cui conta solo l'apparenza, Hermione
iniziò a piagnucolare per la faccenda di Draco.
- Sono bellissima, capite? Bellissima! E lui non vuole presentarmi ai
suoi! - disse con tono lagnoso, mentre guardava con indecisione il
coprispalle argentato e la pelliccetta fucsia. Alla fine optò
per quest'ultima, stava molto meglio col suo vestito rosa confetto e le
scarpe dello stesso colore.
- Forse Draco vuole presentare ai suoi genitori qualcuno che sia
più che bello - disse Hermione #2, guardandosi allo specchio.
Stava dannatamente bene con quel tubino rosso. Nessuna meraviglia che
una volta Draco avesse tradito Hermione con lei.
- Senti un po', troietta - disse Hermione tutto d'un fiato - se pensi
che farti usare come svuota-palle dal mio ragazzo per una sola volta ti
dia il diritto di dire la tua con arroganza, stai sbagliando tutto. E,
per la cronaca, io sono più che bellissima: sono perfetta, ricca
e famosa -
- Che bella giornata per morire - disse Hermione #3, guardando il suo look total black allo specchio.
- Sempre una gioia stare con te - dissero le altre due. Quando si
resero conto di aver detto la stessa cosa ridacchiarono, poi si presero
a braccetto e scesero insieme le scale che portavano alla sala
principale dell'edificio della KKK, con Hermione #3 alle calcagna.
"Che bella cosa l'amicizia" pensò Hermione.
Quei pensieri felici nella mente di Hermione durarono poco. Appena mise
piede nella sala principale, infatti, assunse l'espressione di chi ha
appena pestato una cacca di cavallo. Ogni angolo era pieno di ragazze,
nessuna delle quali vestita in modo tale da essere degna della KKK.
Hermione a quella vista strillò.
- Chi siete? Come osate insozzare i miei occhi con la vostra bruttura
subito dopo la mia dolorosa rottura con Draco? - strillò,
sbattendo i piedi e poi portandosi la mano alla fronte con fare
melodrammatico.
- Siamo le nuove candidate alla KKK - disse una di loro. Hermione
dovette ammettere che quella che aveva di fronte era una bellissima
ragazza, e profumava di ricchezza. Era proprio come lei. Già la
odiava.
Nel frattempo, una ragazza bionda canticchiava "Shake it Off" di Taylor Swift.
- Siete tutte orribili! Nessuna di voi sarà ammessa! -
- Prevedevo che avrebbe detto questa frase - disse una voce solenne.
Era il Decano Silente, rimasto nascosto sino a quel momento.
- Significa che non è totalmente rimbambito con l'età -
disse Hermione #3 con tono monocorde - ma è vero che ai vecchi
cade il pene? -
Un paio di ragazze arrossirono, mentre delle altre ridacchiarono.
- Chi ti ha detto queste stronzate, #3? - chiese Hermione #2.
- Mio nonno. Infatti di tanto mi chiedeva una mano per "tenerglielo su" -
Hermione guardo schifata la ragazza, poi si rivolse al Decano con tono formale.
- Mi scuso per cosa ha dovuto sentire da queste papere senza cervello
delle mie schiavette personali. A cosa dobbiamo la sua visita? -
- Oh, ecco. Mia cara Hermione, sono un paio di anni che non accetta
nuovi membri, per cui quest'anno sarà obbligata ad accettarne
almeno cinque -
- Oppure? -
- Oppure io mi opporrò al rinnovo della sua carica come
Presidentessa della Confraternita - disse con una risatina il Decano.
- Cosa?! Non è possibile! Non può farlo! -
- Invece sì - intervenne una ragazza fra le candidate - è
scritto nello statuto dell'università, il Decano non può
votare nelle elezioni degli organi delle Confraternite, ma può
porre il veto su certe candidature, solo però per gravi motivi -
- Tu non entrerai MAI nella mia confraternita! - strillò Hermione, rivolgendosi alla ragazza che aveva parlato.
- Sia ragionevole - la pregò il Decano - o saremo denunciati di razzismo.
Hermione, rassegnata, indicò cinque ragazze a caso.
- Loro ora fanno parte della KKK. Potete tutte andare a casa ora -
- Signorina Granger, anche quest'anno nessun membro non americano? - chiese il Decano.
- Non le dice niente il nome della mia confraternita? -
Il Decano non fece inistenze e andò via, seguito alla
spicciolata dalle escluse, che uscendo ammirarono il grande palazzo
bianco dei loro sogni, con colonne in stile greco e le lettere del nome
all'ingresso, che non avrebbero mai abitato.
Hermione #2 ordinò alla numero #3 di occuparsi della loro
Presidentessa, mentre lei si occupava delle novelline. Due di loro
erano già vestite bene, per cui dichiarò che le avrebbe
accompagnate alle loro nuove stanze. Le altre tre invece furono
invitate a rendersi presentabili e a tornare quel pomeriggio, in quante
tutte loro avrebbero dovuto sostenere la prova di iniziazione.
- Il punto è questo: siete state ammesse solo perchè il
Decano mi ha obbligata, altrimenti voi e i vostri bruttissimi culi
flaccidi e cellulitici stareste ancora piangendo della vostra triste
vita - esordì Hermione.
Le ragazze erano nervose e non risposero. Si trovavano nel giardino:
era bellissimo, con fontane e panchine di marmo, erba curata e fiori
profumati. Le Hermioni, però, le avevano fatte aspettare due ore
lì, e si erano tutte innervosite, e il fatto che la biondina
lunatica non avesse smesso un attimo di canticchiare Taylor Swift aveva
fatto infuriare la ragazza che Hermione aveva odiato a prima vista
quella mattina stessa.
- La prova è questa - spiegò Hermione #2 - vedete quelle
buche lì in fondo? Dovete entrarci, cosicchè quel mostro
del bidello vi ci sotterri, esclusa la testa. Verremo a liberarvi
quando ci andrà.
Detto ciò, le Hermioni andavano via, mentre il bidello, Gazza, le invitava ad entrare nelle buche per sotterrarle.
Dopo poco, le ragazze rimasero sole, e iniziarono ad essere inquietate.
Erano totalmente sole. Dal palazzo della KKK proveniva un odorino
invitante e della bella musica pop, mentre nel campus non c'era
nessuno. La bondina non smetteva ancora cantare.
- Quanto vorrei che tacessi per sempre - sospirò ancora la
nemesi di Hermione, irritata più dal freddo che sentiva
sottoterra che dalla ragazza. In realtà trovava la sua voce
stonata molto confortante, visto che tutto era incredibilmente
silenzioso.
Improvvisamente, le luci dei lampioni si spensero tutte. Le ragazze
urlarono, spaventate, ma poco dopo si calmarono. Dopo tutto, poteva
semplicemente essere un black-out.
Sfortunatamente per loro, però, non fu così. La luce
della luna era flebile, ma tutte videro distintamente una figura
vestita di rosso, con la maschera rossa di un diavolo, venire verso di
loro con un tosaerba, e a quanto pareva non aveva intenzione di
fermarsi.
Le ragazze iniziarono a strillare. In casa non le sentì nessuno, visto il volume alto della musica.
Intanto, il tosaerba fu sempre più vicino, e poco dopo la biondina non cantava più Taylor Swift.
Le altre ragazze urlarono, mentre del sangue caldo schizzava su di loro.
- Ciò che è successo ieri sera, penso mi segnerà per sempre.
La nemesi di Hermione stava parlando di fronte un pubblico di studenti
e adulti, intervenuti per la veglia funebre della ragazza morta, che a
quanto pareva si chiamava Luna Lovegood. L'auditorio era per
l'occasione totalmente spoglio, con solo la bara della ragazza fra la
platea e il leggio e due manti neri, uno sulla bara e uno appeso al
leggio, a distrarre gli occhi. Persino le luci erano soffuse.
- La sua voce mi ha sostenuto in un momento difficile come quello dell'iniziazione... Non lo scorderò mai.
Tutti applaudirono, mentre lei, con le lacrime agli occhi, cedeva il microfono a Hermione.
Aveva preparato un bel discorso sulla ragazza - quanto fosse
dispiaciuta, il fatto che la KKK era addolorata, la considerava
già una sorella, blabla - ma improvvisamente vide una figura
vestita in rosso, con la maschera rossa di un diavolo, che impugnava
una motosega, in fondo alla sala. Il fatto che impugnasse un'arma la
spaventava, ma ancora di più lo faceva il fatto che, a detta
delle testimoni, quello era il killer della swiftie.
Ovviamente, la ragazza strillò, mentre il micorofono amplificava
le sue urla e tutti guardavano nella direzione da lei indicata. Ma la
figura diabolica era sparita.
Note delle autrici
Ciò che avete appena
letto è frutto di un delirio, causato dal poco sonno e dal fatto
che Scream Queens sia appena tornato in tv. Fateci sapere cosa
nè pensate... Ai prossimi capitoli per scoprire chi sono
Hermione #2 e #3 e, ovviamente, chi si cela dietro la maschera di Red
Devil!
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