Happily ever after

di Occhi di nebbia
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Il giorno dopo
 
 
 “Mmmmm piantala di darmi martellate in testa Magnus!” Magnus aprì gli occhi e si girò per guardare in che condizione fosse il suo fidanzato. Aveva dormito come un sasso tutta la notte. Non aveva fatto in tempo a portarlo in camera che era crollato senza neppure mettersi in pigiama. Lo stregone gli aveva dato un bacio sulla fronte, gli aveva rimboccato le coperte e si era messo a dormire.
“Ma chi ti sta tirando martellate in testa?! Benvenuto nel dopo sbornia, fiorellino!” ride Magnus girandosi verso di lui. “Sapessi che serata, ieri!” aggiunse. Alec aprì gli occhi a fatica e li richiuse subito, abbagliato dalla luce del sole: “Non mi ricordo nulla, in realtà. Ci siamo divertiti?” chiese prima di ripiombare sul cuscino contorcendosi per il mal di testa. “Divertiti?” rise il suo ragazzo, “io di certo sì. Tu mi stupisce che non ti sia beccato una polmonite dato lo stato in cui mi hai fatto la serenata! Si moriva di freddo fuori ieri!”
Lo Shadowhunters si alzò di scatto, aprendo gli occhi e sgranandoli dalla sorpresa: “Serenata? Io? Quale serenata? Ma ero ben vestito, abbiamo scelto il completo insieme!” Magnus soffocò una risata: “ah il completo. Quello che ti sei tolto con fare sexy sul divano?” Alec era ancora più sconvolto: “Cosa ho fatto? Oddio Mag, non dovevi permettermi di bere la sambuca! Ora non mi ricordo neppure che ho fatto!” il ragazzo seppellì la faccia nel cuscino. “ Ho io la soluzione!” saltò su lo stregone come se l’idea gli fosse balzata alla mente proprio in quel momento. In realtà era dalla sera prima che ci pensava. Aveva sfogliato tre libri di incantesimi per trovare quello che faceva al caso suo. “Alzati in piedi, così, senza cadere. Bravo … Ora, chiudi gli occhi.” Lo stregone lo guidò giù dal letto e poi gli mise le dita sulle tempie avvolgendo la sua fronte di scintille blu. “Ora ti farò rivivere la serata di ieri come l’ho vista io. Come un film. Un meraviglioso film d’amore italiano!” si allontanò per godersi lo spettacolo. “No. Oddio, non posso essere io.” le guance dello Shadowhunters si erano già tinte di rosso. “E siamo solo all’inizio, fiorellino!”
“Ma perché non mi hai fermato Mag. Oddio anche i vicini. Con un mandolino poi! Io neppure lo so suonare, ma non so neanche cantare!” lo shadowhunters con gli occhi ancora chiusi era ormai del colore di un pomodoro. Appena il “film” finì, aprì gli occhi e guardò il suo ragazzo: “Oddio che imbarazzo! Non penso di essere mai stato così fuori in tutta la mia vita. Ti sei divertito eh, a lasciarmi fare quelle cose!?”
Magnus lo guardò, sorridendo: “In realtà ero più imbarazzato di te, ieri sera. Ma ho aspettato tutta la notte per gustarmi le tue guanciotte adorabili che si tingevano di rosso! Vieni, ti faccio un caffè, ubriacone!” lo apostrofò, prendendogli la mano e portandoselo dietro fino alla cucina.

 




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