Una su un milione

di Ama_TeenAngels
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Non pensava che l’emozione che avrebbe provato in quel momento sarebbe stata più forte di quella che aveva provato la prima volta che era salito sul palco realizzando così il suo sogno. Non credeva che potesse provare un’emozione molto più forte rispetto quel lontano 2006, ma fu così e l’unico modo in cui poteva manifestare ciò che provava, era sorridere fino allo sfinimento. L’evento più significativo della sua vita era arrivato. Finalmente era nata la sua piccolina, la sua prima figlia.

Si trovava accanto alla moglie, cui rivolse un sorriso, che teneva tra le sue braccia la piccola, poi si soffermò a guardare la figlia e in quel momento senti le lacrime pizzicargli gli occhi. Quando poi la prese tra le sue braccia, il mondo intorno a lui sembrò fermarsi, ciò che contava era lui e la sua bambina e in quel momento il suo cuore traboccò di gioia. Non potendo far altro la continuava a fissare e ogni tanto col dito le sfiorava il faccino piccolo, il nasino e intanto pensava che non potesse esserci niente di più bello, sembrava così piccola e indifesa, pur sapendo che non sarebbe sempre stato così, si ripromise di proteggerla e aiutarla sempre (infondo non era questo ciò che doveva fare?). Nel frattempo aveva aperto i suoi occhietti e quando Donghae incrociò il suo sguardo, senti una sorta di pace interiore che non poteva essere descritta.
Gi erano accadute tante cose belle nella sua vita, ottenute sempre con sforzo, ovviamente. Superare i provini della SM entertainment, entrar a far parte dei Super Junior, conoscere altri dieci ragazzi che sono poi diventati come dei fratelli, ma di certo la nascita della figlia le superava tutte e non si sarebbe mai dimenticato di quel giorno, come tutti gli altri importanti della sua vita, in altre parole, tutte le prime volte di sua figlia.

Era ormai passato qualche giorno da quando era ritornato a casa con la sua famiglia e una nuova routine iniziò. Si ritrovò a capire davvero com’era la vita di un genitore, notò come non fosse poi così semplice, ma nonostante le prime difficoltà e incertezze, le prime esperienze, come ad esempio: cambiare un pannolino, doversi svegliare durante la notte per calmare la piccola che piangeva, dormire meno del solito, e tutto il resto, Donghae era contento. Come avrebbe potuto lamentarsi? Infondo essere padre non significava anche questo?

Una sera la piccola aveva già mangiato, e siccome la moglie era stanca Hae le propose di andare a dormire poiché ci avrebbe pensato lui, la moglie accolse volentieri il suo consiglio e andò a riposare. Intanto Hae, si sedette sul divano e faceva volteggiare la figlia in aria mentre le faceva delle facce buffe suscitando le sue risate, poi si stese sul divano e appoggiò la bimba sul suo petto. Sentiva i loro respiri andare all’unisono, come se fossero una sola persona. Stava vedendo la tv quando si accorse che la piccolina si stava per addormentare, allora si alzò tenendola tra le sue braccia mentre le cantava una ninna nanna. Una volta addormentata lo appoggiò delicatamente nella culla e restò a guardarla per qualche minuto. Si soffermò prima sul suo viso, dove vide un piccolo sorriso e poi si soffermò sul movimento del suo corpicino che andava su e giù ancora allo stesso suo ritmo. Dopo averla salutata per un’ultima volta, raggiunse la moglie a letto e chiuse gli occhi provando una pace sconosciuta fino allora.

Dopo i primi mesi per Donghae divenne più difficile stare molto tempo con la sua famiglia a causa del tour ma faceva il possibile per non perdersi neanche un momento importante nella vita della figlia come quando iniziò a muovere i primi passi e lui le teneva le mani per non farla cadere, o come quando iniziò a dire le prime parole. Ancora vivido nella sua mente era il momento improvviso in cui la fatidica parola ‘’papà’’ fu pronunciata dalla figlia. Al sentire queste due semplici sillabe il cuore di Donghae traboccò di gioia e subito corse ad abbracciare sua figlia. Dio quanto le voleva bene, l’amava con tutto se stesso.
Ovviamente non mancò neanche il giorno del suo primo compleanno. Quello fu la prima volta in cui Donghae fece il bagnetto alla sua “principessina”, la vestì, le pettinò i capelli e le fece due codini. Ovviamente inutile dire che la teneva stretta a sé ogni volta che poteva riempiendola di baci e attenzione. (Inutile sottolineare anche che fece molte foto per immortalare il momento).
Intanto il tempo trascorreva e la piccola cresceva, aveva due anni ora e passava più tempo a usare i giocattoli. Infatti, ci fu una volta in cui nonostante Hae fosse stanco, si mise a giocare con lei (seduti sul divano), la fece poi sedere sulle sue gambe, ma entrambi poco dopo, sbadigliarono contemporaneamente e si addormentarono, lei con la testa appoggiata sul suo petto e lui che la circondava con le sue braccia. (come si suol dire tale padre tale figlio.)

Giunse poi il primo giorno di scuola e come un padre diligente, andò insieme alla moglie sia ad accompagnarla sia a prenderla all’uscita e visto che avevano un po’ di tempo, decisero di fare una passeggiata nel parco, si fermarono poi tutti e tre alle giostre (era un parco con delle altalene e degli scivoli) divertendosi molto, infatti, avevano tutti un sorriso smagliante e la bambina rideva dalla felicità mentre proponeva di ritornarci di nuovo.

Se c’era una cosa che Lee Donghae aveva imparato grazie l’essere padre, era che non esisteva felicità maggiore di questa, sapeva che aveva molto amore da donare e che al contempo ne avrebbe ricevuto molto di più. Era consapevole che con il passare del tempo ci sarebbero state nuove sfide, la piccola sarebbe diventata poi un adolescente, e si sa che è il periodo più problematico, ma sapeva anche che sarebbe stato pronto ad affrontarle perché per lui non c’era cosa più bella dell’essere padre.


Angolo '''''''autrice'''''
Mi scuso con tutti coloro che avranno il coraggio di leggere questa cosa. Io non volevo pubblicarla, davvero! Ma Cri_Snix mi ha costretto e.e Inoltre la devo ringraziare perché mi ha suggerito il titolo, so arigatou! Quiiiindi passate da lei a leggere le sue storie (almeno so davvero belle). Detto questo, mh, che dovrei dire? Spero che vi piaccia la ff? Mh si.. eh niente questo. Adieu




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