Parole
perse da tempo.
Ma chi ti credi di essere?!
Notte, in un vicolo al riparo da occhi indiscreti, due
persone stavano discutendo animatamente.
“Non intendo ascoltarti un solo minuto in più! Non lo farò
mai! ..MAI!!!E NON TOCCARMI!!!!”
“Ma
Clover io ti amo.” Il ragazzo accarezzò il braccio della ragazza.
“Ma non io. Lasciami in pace!” urlò la ragazza stufa.
Detestava le persone insistenti, e questo ragazzo, per di più era anche
viscido.
Piccole gocce iniziarono a cadere da cielo.
Il ragazzo tirò fuori dalla tasca un coltello “facciamo
così.” Giocherellò con la punta “se tu non mi dai quello che voglio, rovinerò
quel tuo bel faccino.” Fece qualche passo avanti “E credimi, dubito che
qualcuno ti vorrà, neanche un topo di fogna.”
“Sempre meglio che venire a letto con te.” Sibilò lei
minacciosa “Deve ancora arrivare l’uomo che mi avrà! E quello non sei di certo
tu.”
“Se la metti così… non mi resta altro che usare la forza.”
Si avvicinò pericolosamente alla ragazza.
Il terrore la invase. Doveva scappare. Chiedere aiuto. Ma
come faceva? Quello stava nell’unica via di fuga!
La pioggia si fece fitta.
Il ragazzo la raggiunse, afferrandole un braccio. Lei,
terrorizzata, tentò di fuggire, ma il ragazzo la bloccò contro il muro, con il
suo corpo.
Delle lacrime iniziarono a rigarle il viso “Lasciami andare,
ti prego…”
Lui le baciò la guancia, per poi scendere al collo,
lasciandole una scia umida “Scordatelo dolcezza.”
La ragazza trattenne il respiro. Decise di provare a
disarmarlo, in qualche modo. Cercò di prendergli il coltello, ma lui la fece
girare di schiena, bloccandole le braccia “Fai la brava e non farmi arrabbiare,
se non vuoi che ti rovini.”
Ma lei non si arrese, e si dimenò. All’improvviso sentì la
presa allentarsi. Era libera, l’aveva lasciata! Guardò il suo assalitore: aveva
una mano premuta sullo stomaco. Se la tolse, una macchia rossa si stava facendo
strada “Guarda…cosa hai…fatto…” le disse il ragazzo. Fece cadere il coltello a
terra, portandosi anche l’altra mano sulla ferita.
La ragazza era sconvolta “Io…io non centro niente, è stato
un incidente!”
Il ragazzo cadde a terra, ed in quel momento comparve un
passante da dietro l’angolo. Quando vide il corpo del ragazzo a terra,
accoltellato urlò spaventato “Assassina! Qualcuno mi aiuti! Ha ucciso un
ragazzo!”
“N-no… io non centro niente.” Balbettò la ragazza tentando
di difendersi, ma vedendo che era tutto inutile, corse via.
Pioggia,
pioggia...nient altro che pioggia... non che questo mi dispiaccia... Adoro la
pioggia.. Solo che a volte…a volte vorrei vedere il sole…
La ragazza correva, correva senza fermarsi, senza alcuna
intenzione di voltarsi indietro. Voci strazianti la rincorrevano,ma senza
riuscire a prenderla. Era troppo veloce. A un centinaio di metri dietro di
lei, C’era un uomo disteso a terra in un lago di sangue, intorno vi erano persone
che piangevano, chiedevano aiuto, imprecavano. Si disperavano per quella
persona senza neanche sapere chi fosse, cosa faceva... perchè era morto...
Sapevano soltanto che era una povera vittima a cui avevano strappato via la
vita. Ma non sapevano che un attimo prima aveva cercato di violentare una
ragazza, e che per bloccarle ogni via di fuga aveva finito per pugnalarsi con
il suo stesso coltello…per loro era come un santo.
Cosa
faccio!! Cosa diavolo faccio!!Non posso fuggire in eterno! Ma non mi
crederanno mai!Non dovevo scappare..! Solo che ho avuto tanta paura….una paura
terribile…
Entrò in un parco.
“Voglio morire..!” disse la ragazza prima di cadere in
ginocchio “è l’unico modo...l’unico...”
Ne
sei sicura? Sicura di voler morire...?
“Si…credo
di sì..” parlò girando la testa per vedere la persona che aveva parlato “ma non
c’è nessuno..possibile che me la sia immaginata? Sono arrivata a tal punto..?”
Devi
esserne sicura…averne la certezza...desiderarlo veramente…
“Io…ma dove sei?” rispose con voce tremante. Non vedeva
nessuno oltre a lei.
Ti
sono accanto…
.
“Allora mostrati!!! Non mi piace
essere presa in giro!” esclamò lei alzandosi in piedi portandosi le mani ai
fianchi “Mi sono stancata di questa farsa, o ti fai vedere o te ne vai a..” per
quel giorno ne aveva avuto abbastanza, ci mancava soltanto un idiota che si
divertiva a spaventarla, non fece in tempo a finire la frase che una figura le
si materializzò davanti.
Era un ragazzo, pallido ma molto attraente,dai capelli
neri.
Gli occhi della ragazza fissavano quelli blu del ragazzo...poi
lo sguardo cadde su due strane macchie scure che partivano dalla schiena del
ragazzo. All’inizio non le mise bene a fuoco per colpa del buio, ma poi le
riconobbe…erano ali, ali nere!
“Ma chi diavolo sei?!” fece lei arretrando di qualche
passo. Aveva le allucinazioni, o quello era davvero un angelo?
L’angelo,se così si poteva definire, chinò la testa da un
lato e con voce sensuale ma allo stesso tempo agghiacciante rispose “Sono il
tuo angelo custode...”
“Ma non prendermi in giro! Gli angeli custodi non sono
così…dimmi chi sei!” Che razza di angelo era? Gli angeli non erano quelle
creature celesti, evanescenti, che donavano pace e sicurezza? Questo era
completamente diverso. L’opposto!
La guardò con noncuranza, poi disse “Non mi credi
eh…vediamo..”, la ragazza attendeva impaziente, “te lo dico soltanto se mi
baci.” le disse lui malizioso.
“Tu…sei solo un pennuto che si diverte a prendermi in giro!”
urlò lei cercando di prenderlo con la borsa. Ci mancava un altro maniaco!
“Pennuto io?!Ehi ragazzina forse non sai con chi stai
parlando!” ribattè lui afferrandole il polso della mano che teneva la borsa.
“Infatti! E’ quello che ti sto chiedendo da un quarto
d’ora!” disse lei ancora più furiosa. Io questo l’ammazzo!
“Ti conviene darti una
calmata bellezza..” rispose l’angelo con freddezza “Qual è il tuo nome
ragazzina?”
“Ragazzina ci chiami tua sorella! Dimmi prima tu come ti
chiami!” Non solo ci provava, ma si permetteva anche di chiamarla ‘ragazzina’!
“NO”
SI” fece lei avvicinandosi minacciosa. “Non mi fai paura
sai?!Sei solo un cr--“.
Accadde tutto in pochi istanti, l’angelo si chinò verso di
lei e le labbra sfiorarono le sue.. La ragazza rimase immobile cercando di
allineare almeno due parole…ma era inutile,era troppo sconvolta. Quando
realizzò che era il momento di reagire, la sua mano partì e colpì con uno
schiaffo la guancia dell’angelo.
“Ma chi ti credi di essere?!”.
L’angelo indietreggiò sorpreso, poi un sorriso comparve sul
suo volto “Il mio nome è Nightmare, l’Angelo della Morte.” Finendo con un
inchino.
Allora quella strana sensazione che l’aveva invasa non era
stata solo la sua impressione. Quell’aria di dolore, tetra… di morte.
“Tu…cosa?!” Non è possibile…ok..al momento giusto scappo..
“Non mi credi neanche stavolta vedo..”
Ancora
un attimo..
“fai
male...infondo sono venuto soltanto per te..”
Ora!!!!
La ragazza iniziò a correre nel verso opposto, ma Nightmare
fu più veloce di lei e le si parò davanti “Evidentemente non mi hai capito,
pazienza” disse sospirando “ricorda che mi ci hai costretto!” dettò ciò, prese
la ragazza in braccio e se la mise sulla spalla.
“Lasciamiiiiii! Brutto pervertito! Mettimi giù!” Questo è pazzo!
Chissà cosa vorrà da me..! “Se non mi lasci andare mi metto ad urlare
ancora più forte!”.
Notando che l’angelo non la degnava di minima attenzione,
iniziò ad urlare e scalciare
“Aiuto! Qualcuno mi aiuti! Questo è un pazzo!” Niente!...possibile
che la gente a quest’ora stia gia dormendo?! Perlomeno con le mie urla
dovrebbero svegliarsi! Che mondo di menefreghisti! “Aiuto! Un povero
demente in carenza di affetto mi vuole violentare!”
“Ma che diavolo stai dicendo?! Non mi farei mai una come te!
A me piacciono le belle donne se permetti!” disse lui sdegnato “Non c’è minima
eccitazione da parte mia,tesoro”.
La ragazza lo fissò con la bocca spalancata.
Almeno
sta un po’ zitta.
Dopo alcuni minuti “Adesso potresti dirmi il tuo nome?” le chiese
guardandole le gambe Mmmm
però…niente male…
“…Clover..” sussurrò la ragazza.
“Clover…bel nome.”
“dove mi stai portando?” disse lei guardando il parco
allontanarsi. Sentiva gli occhi pesanti e la fronte bollente… Sicuramente era
colpa della pioggia. Ed il freddo che faceva non l’aiutava.
”A casa mia.” Adesso urla e mi da del pervertito...
Ma non successe nulla.
Ma
cosa...
Nightmare la rimise in piedi, ma dovette sostenerla E’ svenuta?! Ci
mancava solo questa!
E’
la prima FF che scrivo, sono solo una principiante. Però mi farebbe piacere
ricevere commenti sia buoni che negativi. Almeno rimedierò nei miei
errori..no..?
Ah!
Ringrazio Astrid per l’aiuto che mi ha dato. ç_ ç
Ho
provato a dare una sistemata, andando a capo.
Però,
e mi scuso, non mi andava di star a riscrivere i dialoghi.