About Piramidy

di Rota
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Piramide 1 Dunque, questa è la prima ff che ho scritto per il Piramidy contest, un contest veramente pazzo dove si formano delle coppie a eliminazione diretta tra i vari concorrenti, che man mano possono "scalare la classifica".
Io ero in coppia con PansyMalfoy, e sono riuscita a passare il primo turno.
Con questa roba.
Dico, ne sono davvero felicissima, e un poco dispiaciuta per la cara Pansy, ma... ma.... con una NejiHina? O_o
Vabbeh, non recriminiamo troppo.
Questo è il primo capitolo della raccolta, che molto probabilmente finirà col prossimo capitolo, dal momento che in questo turno sono contro iaia86@... e la cosa è per me triste assai...
Coooooomunque.... spero che nonostante le mie pare mentali la mia ff vi piaccia ^^
Al prossimo capitolo, ciao
meg

*Nick Autore: Rota23 (sul sito EFP meg89)

*Titolo: White world
*Pairing principale: NejiHinata
*Altri personaggi/pairing: //
*Genere: Romantico, Introspettivo
*Raiting: Verde
*Avvertimenti: flash fic, AU, what if…?
*Numero Scelto: 30
*Note dell'Autore: Dunque, m’è capitato un pairing che definire ostico è davvero riduttivo. Amo il personaggio di Hinata quanto detesto il personaggio di Neji.
Ma tant’è, il Fato ha deciso di castigarmi questa volta.
Bene, cosa hanno in comune queste due persone? Il cognome, e fin qui ci siamo. Molti geni del proprio patrimonio ereditario, benissimo. Il colore dominante, il bianco. E qui sta tutto.
Il bianco. Il bianco assume nella mia ff proprio l’elemento di comunanza tra i due cugini, il bianco non solo degli occhi, quindi non solo del Byakugan, ma anche di un valore che questo colore rappresenta intrinsecamente.
Questo il legame che rappresenta i due personaggi di Neji e Hinata.
Prima e unica Hyuugacest della mia carriera da fanwriter.
A giudice l’ultima sentenza.

QUESTA la fanart a cui dovevo ispirarmi u_u

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WHITE WORLD

-Felicitazioni!-
-Felicitazioni, Hyuuga!-
-Felicitazioni…-
-Oh, Neji… felicitazioni!-
-Hinata! Felicitazioni, carissima!-
-Sono così contenta per voi, ragazzi!-
-Ancora complimenti!-
-Congratulazioni, miei cari!-

Un coro di voci festanti, elevandosi in aria come da un’unica gola, circonda la coppia di novelli sposi similmente ad una ghirlanda allegra e vivace da parata.
La felicità è palpabile, dipinta su visi sinceri e commossi.
La sposa bianca, gota rosse e occhi splendenti, sorride meravigliosa ad ognuno degli invitati, salutandoli con una parola gentile di candido e puro affetto, di semplice e calda felicità.
Stringe mani, passeggia per il piccolo spazio che divide la chiesa dalla sua macchina lussuosa, e pronta a portarla via, verso una nuova vita. Ancora qualche passo, ancora qualche secondo soltanto.
Lo sposo, bianchi gli occhi, neri e lucenti i lunghi capelli, distribuisce sorrisi appena accennati, quasi fossero capitati per caso ad increspargli dolcemente le labbra, increduli da tanta commozione e sentimento, arrancando come un bimbo spaurito e confuso tra tanti sorrisi luminosi, tanta allegria palese degli occhi.
Cammina tra vecchi compagni, visi conosciuti e piegati alla felicità, come vedendoli per la prima volta nella loro vera e integra essenza.

Sono felici, Neji e Hinata, bianco accecante l’una accanto all’altro.
Sono felici in quel mare immenso candido.

Uno sguardo, un semplice sguardo sfuggevole scambia la sposa col proprio uomo.
Luminosa, chiara. Come la neve candida d’inverno.
Come la nebbia leggera che tutto avvolge e nulla lascia trasparire.
Come una coperta leggera che ti avvolge e ti protegge da qualsiasi intemperie minacciosa e ostile.

Due bambini piccoli in una stanza dalle ante socchiuse, due bimbi abbracciati stretti, sicuri e protetti da sottili pareti di cemento dipinto.
Stanchi del gioco, spossati dalle risa e dal continuo movimento, dalle grida estasiate e dal divertimento estenuante, hanno infine trovato una stanza isolata nella grande casa ora silenziosa.
Distesi sulla coperta calda, cercano di calmare i loro animi vivaci, i loro cuori agitati.
Basta una sola occhiata distratta, un accertarsi timoroso che vada tutto bene.
Hinata che alza premurosa la testa e guarda il cugino che abbraccia con le braccia esili, candide.
Il primo sussulto del cuore, il primo sguardo da uomo.
E con il primo sorriso d’amante fedele, d’amico sincero, l’accarezza gentile, cullandola nel proprio immenso mondo bianco.

Il semplice battito delle ciglia risveglia la coscienza sovraeccitata dalla dolce visione.
Un mescolarsi, affogare dolcemente in quel bianco splendente.
Ancora una volta, dopo infinite e infinite.
E la mano bianca viene gentilmente presa, portando il corpo all’ultima corsa solitaria.
Verso la macchina nera, verso un mondo bianco e perfetto.





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