C'è chi dice che sono farfalle nello stomaco, ma
mi pare riduttivo, poichè qui è un intero zoo che
muggi-ruggisce nelle vene
e ci sono:
-Le cornacchie fra i capelli
-Le ranocchie nelle orecchie
-I topi sotto le unghie
-I cavalli sulle braccia, e il gomito è un maneggio
Infine in tasca serve un calmante, va bene anche lo zucchero...
però, per esempio, con me non funziona, perchè ho
sempre mal di stomaco
Però alla peggio se ne può dare un po' ai cavalli
che scalpitano sull'avambraccio, così nitriscono contenti
Le cornacchie a volte si spaventano e fanno craaaa e sbatacchiano le
ali..uffa! Poi si suda e le cornacchie sbeccucciano la fronte per
sbevazzare. Prudono. Zampettano su e giù per la schiena, e
il gallo sale su per il braccio e cerca i vermetti sottopelle.
Vivo in una palude, ma per davvero! E' nel corridoio fra il mobile e il
muro, e al mattino ci cadiamo sempre tutti. E' un casino
perchè per risalire non è proprio facile,
è tipo fango mobile risucchiante, e senza caffè
non ci se ne accorge mica, di avercela davanti. Solo che la cucina
è proprio dopo la palude, perciò è una
corsa contro lo spazio, più che il tempo. Allora abbiamo
appeso il filo da stendere sopra la palude, così ci
aggrappiamo a quello se cadiamo. Solo che è parecchio in
alto (altrimenti i panni strusciano nello schifo-fango) e allora siamo
tutti muniti di bastone (quelli neri con la testa di cane in pura
plastica made in Vietnam), e per non scordarcelo lo mettiamo vicino al
letto. Solo che al mattino io, gli altri, e tutti gli animali veri o
finti che mi vivono addosso, senza caffè non capiamo
veramente niente perciò non solo cadiamo nella palude, ma ci
dimentichiamo anche il bastone e così anneghiamo di brutto
ogni mattina, ed è un'esperenza che non auguro a nessuno.
Alla fine dopo aver fatto il caffè per tutti si comincia a
ragionare, solo che subentra un altro problema.
Lo ammetto, sono una tabagista. E la prima sigaretta della giornata
è un casino, perchè ad alcuni animali ho
attaccato il vizio (tipo i cavalli e le cornacchie che sono delle
ciminiere), e quindi rompono per avere chi un tiro, chi una sigaretta
intera. C'è anche chi contesta la marca e chi la riconosce
dall'odore del filtro.
Però poi ci sono anche i salutisti, che cominciano a urlare
appena mi avvicino ad un fiammifero, quindi potete ben capire che un
concerto di rospi nelle orecchie appena sveglia, insieme ai cavalli
nicotomani che scalpitano sul braccio, può essere snervante.
Ad ogni modo, sono dei bravi animali. Dopo la sigaretta si addormentano
tutti ed è rarissimo che si sveglino.
Io cammino faccio la spesa riannego a volte mangio dormo mi ubriaco e
loro è come se non ci fossero. Spariscono.
Solo che appena sentono da lontano l'odore del Lupo Cattivo si
risvegliano tutti insieme ed è un disastro.
Il Lupo Cattivo è il play boy del bosco e non c'è
verso, quando arriva si spaventano tutti.
Le farfalle impazziscono, ma per fortuna le ho ingabbiate nello stomaco
quindi almeno loro non si sente cosa dicono, anche se sbatacchiano qua
e là. Il gallo, che dorme nella cassa toracica, comincia a
becchettarmi il cuore per avvertirmi del pericolo, le cornacchie
zampettano deliranti sui capelli e cercano di farcisi un nido dentro
per nascondersi, le rane mi appanano l'udito con un muro di suono
insopportabile, i topi mi rosicchiano le unghie sino a farle
sanguinare, i cavalli si imbizzarriscono e cominciano a cavalcare su e
giù facendomi tremare dagli scossoni che tirano, infine a
volte interviene anche qualche moscerino della frutta di quelli con
otto cromosomi, i più cretini di tutti, e cominciano a farmi
lacrimare.
Il Lupo mi sta pure simpatico, non capisco cosa ci trovino di sbagliato
i miei animali
"Ciao" mi fa
"Ciao" dico io, balbettando, a causa di qualche formica che mi fa
inciampare la lingua per motivi ignoti
"Come stai?" dice sorridendo. Quando sorride il delirio è
ancora più accentuato, non si capisce come mai. Forse vedono
che mostra i denti e pensano che sia aggressivo. Fatto è che
a quel punto comincio a tremare di brutto. Cavalli maledetti.
"Ti va un caffè?"
"Eh?" urlo, cercando di sovrastare il gracidio delle rane, che invece
hanno capito e cominciano a urlare "Digli di no digli di no digli di no"
"Ti va un caffè?" mi ripete il Lupo
"Digli di no" mi suggeriscono con urli atroci le ranocchie "Se gli dici
di sì il gallo ti strappa via il cuore dal petto e muori,
giuriamo su Dio"
"No" dico, non capendo nemmeno più dove sono, tanto i miei
animali mi stanno sconquassando ogni parte sensibile
Più il Lupo continua a parlare più gli animali
diventano aggressivi, fino a sfiorare la violenza. Capisco che mi
uccideranno davvero, se continuo a stare lì,
perciò sono costretta a fuggire via, scarnificata.
Appena mi allontano si riaddormentano tutti, i miei animali invisibili.
C'è chi dice che in realtà tutti Loro non sono
che un'unica entità dal nome ben preciso, ma io non ci credo.
Perchè loro mi fanno compagnia quando cado nella palude, e
li conosco uno per uno.
Note dell'Autrice:
Grazie a Ego me stesso ed io e a missdark per il loro instancabile
sostegno, che sempre più mi sprona a scrivere. Siete due
deliziose anime oscure.
Grazie a Chamelion_ per la cura con cui legge ed interpreta: riesce a
stupirmi ad ogni commento
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