Buon
compleanno Naruto!
Non
sapete il parto di postare questa storia.
Prima,
il dieci è stato un giorno orribile che mi aveva prosciugato
dalla voglia di vivere. Poi, il dodici mentre la betavo per postarla
è arrivata
mia mamma a vedere cosa stessi facendo e io sono fuggita per non
mostrarle le
brutte cose leggermente p0rn che scrivo nel tempo libero.
Così, arriviamo ad
oggi.
Buoncompleannoinritardo! Me
misera c_c
E,
non so, nel caso abbiate letto Hold
our breathes va detto che questa flashcheètuttotranneflash
va
inserita nello stesso contesto. Per dire: 90s,
Seattle, Grunge
e Generation X.
Per
il resto, vi lascio alla letteratura.
Fiore
di cactus.
11:11
Non
si sa mai come sentirsi pochi minuti prima del proprio compleanno,
specialmente quando la casa è vuota ma Naruto a questo non
fa caso perché ormai
s'è abituato.
Ha
lasciato la finestra aperta perché quello è un
Ottobre molto caldo e
quindi lascia che un po' d'aria notturna rinfreschi il monolocale, se
ne sta lì
davanti con la sigaretta quasi finita in bocca e sente il ticchettare
dell'orologio avanzare la sua corsa al ritmo del tempo.
Domani
è il suo compleanno.
Domani
va a lavoro, si sporca la camicia di olio per motori e poi a bere
qualche birra con Sasuke e Sakura. Qualche birra in più
perché è il suo
compleanno.
11:25
I
lampioni giù nella via sono tutti spenti e rotti, d'altronde
non è un
bel quartiere, tranne quello che da qualche minuto ha preso a
lampeggiare
nervosamente come se avesse vita propria. Soffia l'ultima boccata di
fumo e
getta il mozzicone dalla finestra, poi la richiude lasciando
l'immobilità della
notte fuori.
Magari
andrà a dormire. O magari no. Naruto è come un
bambino alle
volte, se c'è una grande occasione perché
dormire? Meglio gustarsi ogni secondo
dell'attesa con esuberante calma.
11:38
Armeggia
con il lettore mp3, fa partire il cd e subito la voce
ipnotizzante di Kurt Cobain gli fa compagnia. Vorrebbe mettere il
volume alto
perché musica del genere va a ascoltata con le casse che
esplodono ma non è
solo in quel condomino. Poi pensa: domani è il mio
compleanno. E ancora:
chi se ne frega. E gira la rotellina mentre le note
di Drain you si
fanno più alte. Si siede per terra e muove la testa a ritmo
con un broncio di
apprezzamento sulle labbra.
11:51
Il
campanello suona e Naruto inarca una sopracciglia. Mancano dieci
minuti al suo compleanno e qualcuno gli ha appena suonato. Divertente.
Va
al citofono e chiede: "Pronto?"
"Si
dice chi è?, cretino" lo rimbecca la
voce di Sasuke
e il biondo soffoca una risata.
"Sali,
coglione" cinguetta prima di riattaccare.
La
prima cosa che il moro gli dice quando chiude la porta alle spalle
è
di spegnere la radio. "La tua musica di merda la sta ascoltando tutto
il
quartiere"
Naruto
rotea gli occhi blu ma non fa niente. Sasuke è ancora in
piedi
sull'entrata con fianchi
stretti coperti
da un paio di jeans rotti sulle ginocchia, un giubbotto di pelle nera
non
troppo lucida gli copre le spalle e lascia intravedere dalla zip aperta
la
maglia dei Pink Floyd leggermente sbiadita. Ai piedi ha degli anfibi
tutti
consumati. Con una mano stringe una borsa di plastica lucida e bianca,
l'altra
è dentro la tasca dei jeans.
Sasuke
fa un piccolo sorrisetto ironico e Naruto ricambia apertamente.
11:57
"Oi,
hai la mia torta là dentro?" accenna con la testa alla
busta di plastica.
"C'è
la birra. Se ci metto una candelina sopra fa lo stesso?"
e tira fuori una lattina, gliela lancia e il biondo la prende al volo
con un
espressione sfacciata sul viso graffiato. La guarda indecisa se aprirla
o meno,
poi decide di spostare la sua attenzione al moro, di nuovo, la
sposterà sempre
sul moro. Sono tutti e due rilassati. E mancano tre minuti al suo
compleanno,
come vola il tempo.
Sasuke
si toglie gli anfibi sotto lo sguardo di Naruto con i ciuffi neri
più lunghi che gli sfiorano le guance. Appoggia la busta
della spesa a terra e
lancia uno sguardo di sfida a Naruto, al che ghigna.
Naruto
ha gli occhi troppo sinceri.
12:00
Sasuke
ha tirato fuori una scatolina e gliela porge senza guardarlo,
quasi con fare distratto. Naruto l'afferra con un lato delle labbra
arricciato
verso l'alto con fare sarcastico ma l'azzurro delle iridi è
emozionato.
"Vacci
piano, è fragile" lo informa l'altro.
E'
fragile perché dentro c'è una piantina dentro il
vaso, un piccolo
cactus arrabbiato che mostra le sue spine. Fa tenerezza, in un certo
modo.
"Ch'?"
sciocca con la lingua contro il palato fissando il
regalo "Mi hai regalato una tua versione vegetale?"
Sasuke
socchiude gli occhi offeso da quella comparazione, poi si volta
imbarazzato. Alla persona che si ama si regala dei fiori,
pensa.
Sente
le dita calde del biondo infilarsi sotto il colletto del giubbotto
nero e lo fa girare, gli occhi di Naruto sembrano cielo con tanti
azzurri
diversi.
Un
cactus come regalo è così da Sasuke che quasi lo
fa ridere e incurva
la bocca per trattenere una risata mentre lo bacia. Le labbra di Sasuke
sono
come le mele, sono fatte per morderle.
Sente
le dita --fredde-- di Sasuke artigliargli il colletto della
maglietta nera per tirarlo più vicino, ha ancora il cactus
in mano e deve fare
attenzione per non farlo cadere.
Quando
si staccano si respirano sulle labbra.
"Mettilo
giù" sussurra
intendendo il vasetto della piccola pianta grassa. Lo
mette sulla tavola
mentre il moro gli bacia il pomo di Adamo.
12:05
Le
dita fredde di Sasuke sfilano il bottone dei jeans, tirano
giù la zip
e sfiorano la stoffa dei boxer. Tutto questo mentre non smettono di
guardarsi
negli occhi, il primo che distoglie lo sguardo perde. L'erezione preme
e pulsa
mentre la prende in mano e la stringe leggermente. Naruto si morde il
labbro ma
non distoglie lo sguardo. Sasuke sorride come un gatto.
"Ah"
soffia. Chi dei due non importa. Vogliono baciarsi, ma
non vogliono nemmeno cedere; allora Naruto fa un sorriso di sfida e gli
bacia
il naso.
Il
naso.
Sasuke
vuole ridere ma si vendica in un altro modo. Scende e lo bacia.
Sull'erezione.
12:12
Naruto
ha l'orgasmo in bocca a Sasuke, la porta si apre e Sasuke balza
in piedi. In quest'ordine.
Sakura
è sull'uscio con una borsa a tracollo, i capelli un po'
spettinati e le chiavi in mano. Indossa una maglia enorme fino a
metà coscia
che le nasconde le curve sotto un giubbotto verde sporco lungo e una
sciarpa
rossa le cinge il collo. Le calze nere sono rotte in alcuni punti e gli
anfibi
hanno i lacci mollati. Sembra stanca, ma nemmeno troppo con il rossetto
sbavato
in un angolo delle labbra e gli occhi cerchiati di matita nera.
“Buon
compleanno” cinguetta ignorando i jeans calati di Naruto e il
suo
pene fuori dalle mutande.
“Sak’ra-chan!”
sbraita quello in ringraziamento mentre quella si scalza
gli anfibi usando la punta dei piedi con un sorriso morbido sulle
labbra.
“Ti
ho portato una pastina. Alla birra scommetto che ci ha pensato
quello scemo là” poi guarda meglio quello scemo
là e con tutta la tranquillità
del mondo gli fa notare: “Ti è rimasto un
po’ di sperma” e si indica un punto
del labbro inferiore.
Sasuke
sgrana brevemente gli occhi prima di passare il dorso della mano
sulla bocca e guardarla cattivo e offeso. Naruto ride. Ride sempre quel
coglione. E non è pure divertente.
“Cosa
ci fai qui? Non credevo che i tuoi genitori ti lasciassero girare
da sola di notte”
“Infatti
ho detto che dormivo da Ino. Dioo,
ho dovuto pagarle da bere per corromperla e sapete bene
quanto beve. La odio, una ragazza così magra non
può reggere così tanto” si
lamenta stropicciandosi un occhio con la mano, quando la toglie sembra
che
qualcuno le abbia dato un pugno. “Allora, cosa facciamo? Non
so voi ma io ho
voglia di biscotti”
3:02
Naruto
guarda il soffitto con la testolina rosa di Sakura sopra il suo
avambraccio e un gomito di Sasuke nel fianco. Stanno dormendo assieme
come
quando erano bambini e le coperte sembrano non bastare lasciando
scoperti nella
penombra parti di corpi nudi e sudati. Fa davvero caldo per essere
Ottobre.
Sul
comodino ha messo il vaso con il cactus. Lo guarda e si concentra
sul respiro di Sakura sulla sua pelle e sul battito del cuore di
Sasuke. C’è
una calma felicità sotto pelle che lo rende rilassato e
fiducioso, sente che
nulla potrebbe andare male in quel momento.
Sono
solo loro tre contro il mondo.
Durante
la primavera un giorno Naruto si svegliò e scoprì
che il piccolo
cactus che gli aveva regalato Sasuke, oltre ad essere diventato
esponenzialmente grosso, aveva fatto sbocciare un fiore giallo.
Naruto
si era preso cura di una pianta offesa e pronta a ferire con
tutta la spontaneità in suo possesso durante
l’inverno, proprio come aveva
fatto con Sasuke, e alla fine era arrivata
la primavera e con essa la
fioritura.
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