Erano seduti uno accanto all’altra nel vasto giardino di
Pemberly. Era ormai passato circa un anno da quando Elizabeth Bennet era
divenuta Mrs Darcy, la sua bellezza era aumentata grazie alla felicità di
quell’unione che non sciamava ma che bensì cresceva ogni giorno di più!
Si tenevano per mano e si osservavano ed Elizabeth gli
disse:
“Ti amo Fitzwilliam Darcy, ardentemente”
“Mia Diletta! Penso che se dovessimo gareggiare a chi ama di
più l’altro, ne usciremmo senz’altro vincitori entrambi”.
Elizabeth lo guardò negli occhi, che erano sempre gli
stessi.
Sfavillanti di felicità e lui chiese:
“Cosa guardi diletta mia?”
“I tuoi occhi!voglio ammirarli per tutte le volte che in
passato ho evitato il tuo sguardo!”
“Ma non devi preoccuparti, sono qui con te sempre e per
sempre. Mi chiedo se si possa essere più felici di così…” e le passò un braccio
attorno alle spalle.
Elizabeth gli prese la mano che aveva libera e se la
appoggiò sul ventre e con dolcezza sussurrò:
“Credo proprio di si!”
Lui capì subito che nella loro vita stava per arrivare un
nuovo piccolo Darcy .
si chinò su di lei e
la baciò con ardore chiamandola come più preferiva” mia Diletta” e all’orecchio
lieve come la brezza che accarezzava gli alberi di quel parco magnifico le
sussurrò:
“ho lottato. Non inutilmente. Lascia che ti confermi quanto
ti ammiro e ti amo”.
Entrambi sapevano di poter sperare vivamente che dai loro
errori potesse nascere una creatura in grado di essere buona senza né orgoglio
né pregiudizio. Perché loro erano la prova che l’amore è l’unica arma che
uccide l’orgoglio e abbatte i pregiudizi.