Piacere… SOLITUDINE
-Oh eccoti, iniziavo quasi a sentire la tua mancanza… Dove sei stata tutto questo tempo?
-Ciao, sai ero sempre lì, a un passo da te ma distante un chilometro dai tuoi pensieri, se non sapessi che sono ormai parte di te inizirei a credere che la mia presenza non sia gradita. Sai, io mi ci sono affezionata a te,e anche se rinneghi la mia presenza, devi ammettere che non puoi fare a meno di me.
-Diciamo che vorrei evitarti, cercare di sfuggirti, ma tu sei sempre lì, nel bene e nel male. Sei entrata nella mia vita e non vuoi più uscirne e non riesco a capirne il perché.
-Oh caro mio, vedi io mi innamoro sempre di tipi come te. Sei dolce e così lontano dal mondo che ti circonda, sei vivo nella morte delle altre persone. Sei luce in un mondo che vive di ombre. Io sono quella fioca lampadina che segui, e che ti porta in quell’angolo sperduto della tua mente incui stai ora stai dialogando.
A parlare con te sento una morsa al petto che non riesco a decifrare…
Bè molti mi vedono come dolore astratto, pura poesia decantata dai poeti, ma in realtà io arrivo sempre e solo per toglierti quel poco di luce che hai e rimetterti, come si suol dire, in carreggiata.
Vuoi forse dire che stò vivendo una vita sbagliata?
Oh mio caro e fedele amico, tu sei perfetto in un mondo nato imperfetto, sei voce lirica in una società muta, e qui non c’è posto per te se vuoi arrivare alla felicità. Devi perdere la tua luce e seguirmi e diventare un’ombra come me. Seguimi, non mordo mica, anche se in cuor tuo sai che stò mentendo.
Va bene ti seguirò ma, un’ultima domanda, mi diresti il tuo nome?
Oh che maleducato che sono, dimentico spesso le buone maniere diventando amico di tutti senza che gli altri ne facciano richiesta. Bè salve il mio nome è SOLITUDINE.
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