Pills under the snow.

di Ilia in Wonderland
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Clear e Chelsea si continuarono a vedere prima del cosiddetto live. Ormai per lei Clear era una risorsa. Ma il giorno tanto atteso arrivò, Chelsea era tutto in tiro, il suo kimono era stato cucito apposta per l’occasione, i suoi capelli erano acconciati tutti da un lato lasciando un ciuffo blu fuori liscio. Il kimono era nero e rosso, con una manica posta a tre quarti del braccio destro. Non si era mai visto nulla di più elegante e sexy. –Sei bellissima!- Chelsea si trovò Clear davanti a sé. –Clear!! Sei qui! Ma …. Sei senza maschera!-
-Lo so, ho fatto un’eccezione per il tuo live, non mi avrebbero fatto entrare se la indossavo ….- si presero le mani –Sono contenta che tu sia venuto!-
-E io di vederti!- Toby entrò nella tenda –Chelsea tra 10 minuti sul palco!- si accorse di Clear e lo guardò torvo –Lui chi è?-
-Un amico-
-Un amico …. Perché tu hai amici? Ad ogni modo dì al tuo amico che deve sloggiare!- Clear aveva dei sentimenti davvero puri e di certo non si sarebbe fatto rovinare l’umore da un tipo del genere, non ci sprecò nemmeno tempo, lo dedicò tutto a Chelsea. –Clear, mi canti la jellyfish song?- lui chiuse gli occhi e la cantò tranquillizzando il cuore di Chelsea. –Adesso sei pronta …. Vai! Aspettano te!- Chelsea si catapultò sul palco. Milioni di fans aspettavano che la sua voce uscisse, che lei cantasse e donasse mille gioie. E in quel momento dopo la jellyfish song lei quei sentimenti poteva trasmetterli più forti che mai. Intravide Clear tra la folla di gente, i suoi capelli bianchi, la sua sciarpa verde e il suo sorriso smagliante, ma poi prima della fine del concerto Clear sparì con degli strani tipi che avevano l’aspetto simile al suo. Nel camerino ci fu un delirio, Toby dovette aumentare la sicurezza. I fans erano impazziti. Chelsea firmò un po’ di autografi poi salì in macchina e Toby le disse che erano diretti all’aeroporto. Dovevano ripartire subito, le valigie erano già pronte e imbarcate. Chelsea lasciò il Giappone la sera stessa, non poté salutare nessuno, non poté salvare nessuno. Dopo qualche mese scoprì che Clear era stato preso da un certo Toue, che da tempo cercava il suo modellino rovinato e che per fortuna aveva potuto aggiustarlo. Chelsea sapeva che era colpa sua, perché gli aveva fatto togliere la maschera e lo avevano riconosciuto, aveva mandato in fumo tutto ciò che il nonno di Clear aveva protetto da anni. Che vergogna! Ad ogni modo era meglio che si muovesse ad uscire …. Doveva passare in farmacia per prendere i soliti sonniferi e i tranquillanti. 





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