arigatou
Ni-hao! *O* Questa è un' idea
pazza che mi è venuta la scorsa notte (tipico di me >__>).
Dunque... come già scritto nell'introduzione è una
raccolta di 3 brevi one-shot in omaggio all'ultimo volume che
uscirà questo venerdì (;__;), io non conosco ancora il
finale quindi la trama di queste storielle è totalmente a
sè, non vi sono spoiler e neanche una precisa locazione
all'interno della storia.
Si tratta solo di un qualcosa che ci tenevo a fare.
Il titolo della raccolta, "Arigatou", è un grazie da parte mia a
Inuyasha, a tutto il manga. Voglio ringraziarlo perchè in questi
anni ha fatto per me molto più di quanto un manga sia tenuto a
fare, e ora che finirà sarà comunque sempre così XD
Un regalino da parte mia se lo meritava (certo, queste cose come
omaggio non sono granchè ma... >__>), e questo è
tutto ciò che sono in grado di fare.
Ora, visto che vi starò annoiando, passo subito all'ultima cosa.
Se riesco a rispettare tutti i tempi, e mi impegnerò per farlo,
dovrei inserire la seconda one-shot mercoledì e la terza
giovedì sera.
Poi, vi è una quarta one-shot, che ho già scritto e tengo
pronta (XD), che posterò a parte, venerdì stesso, subito
prima di uscire per andare a comprare il volume (quel giorno
piangerò parecchio >_>). Ora vi lascio alla lettura (non
vi aspettate nulla di che, l'ho scritta di notte XD).
Bacetti a tutti! (Ps. Questa prima shot è su Inuyasha e Kagome ma non vi dico su chi saranno le altre XD.
RACCOLTA:
"ARIGATOU"
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-CLOVER-
« Se trovi un quadrifoglio, ti porterà fortuna.
Ma non far mai parola con uomo o donna alcuna
del luogo dove sboccia il suo fiore bianco;
di quante foglie conti non fiatar nemmanco.
Quattro sono i petali di me, trifoglio raro:
la gioia dono solo se ogn'altro n'è ignaro. »
(Clover- Clamp)
Passai una mano sull'erba sotto di me, carezzandola lievemente.
Era morbida, piacevole al contatto. Durante la notte appena trascorsa aveva piovuto molto, e i fili sottili erano ancora umidi.
Nell'aria si sentiva ancora l'odore della pioggia, misto a quello della rugiada.
Sospirai. Mi rilassava.
Il cielo plumbeo sopra di me era come un tetto, silenzioso spettatore di ogni mio singolo movimento.
Con la coda dell'occhio, guardai alla mia destra. Inuyasha era seduto
accanto a me, le braccia incrociate al petto e l'espressione -come
sempre- indecifrabile.
Guardava di fronte a sè, un punto imprecisato. O almeno, questa era l'impressione che mi dava.
Era bello stare lì, seduta al suo fianco. Piccoli istanti di pace, sereni e preziosi per me.
Stargli accanto, così, semplicemente. Nessuna parola, nessun suono.
Soltanto io e lui. Nulla più.
Avrei potuto passare delle ore soltanto ad avvertire la sua presenza, piacevole e rassicurante.
Il rumore dei nostri respiri, il battito del mio cuore che non poteva
fare a meno di accellerare, con lui vicino -una cosa talmente frequente
ormai, che era diventata normale-, brevi sguardi fugaci, di tanto in tanto, sfuggevoli come le nuvole che ci sovrastavano.
Mi sentivo come in una bolla di sapone.
Lui mosse piano una mano, per bilanciare meglio il peso del proprio
corpo. Io, attenta ad ogni suo piccolo spostamento, cambiai
impercettibilmente posizione.
Mi muovevo di conseguenza a lui. Neanche me ne accorgevo: anche quella era un'abitudine. Chissà da quanto.
Un lieve soffio di vento ci investì, i miei capelli volarono all'indietro e vidi i suoi fare altrettanto. Un fiume d'argento.
Poi, ricaddero sulle sue spalle. Una cascata.
Abbassai per un attimo lo sguardo, casualmente, e lo vidi.
Decisi che per quel giorno potevo mettere fine al nostro momento di silenzio, alla nostra piccola, fragile bolla.
Per quanto amassi quei momenti, dopo un po' la sua voce mi mancava. Era inevitabile.
Mi lasciai sfuggire un esclamazione di sorpresa, attirando la sua
attenzione. Si voltò verso di me, rivolgendomi
quell'espressione da bambino curioso che fece nascere un sorriso
spontaneo sulle mie labbra.
"Che succede?" Domandò. La sua voce fu come una scossa.
"Guarda, Inuyasha!" Eclamai, scostandomi leggermente per permettergli
di vedere. "C'è un quadrifoglio! Non l'avevo notato". Era
vero, concentrata com'ero su di lui mi era sfuggito. Ma io avevo sempre amato i quadrifogli. Con i loro misteri, le leggende.
Erano rari e preziosi. Come i momenti di cui parlavo poco prima, come
l'arcobaleno che era appena apparso in cielo, come lo erano per me gli
hanyou, come Inuyasha.
Lui mi osservò per un secondo, poi abbassò lo sguardo sul quadrifoglio posto al centro tra noi due.
Il suo sguardo si fece sempre più perplesso. Lo sapevo, non capiva il mio entusiasmo.
Ma io amavo coinvolgerlo nelle cose, era il mio passatempo preferito.
"Sai, Inuyasha..." Cominciai. "Alcuni pensano che i quadrifogli portino
fortuna, perchè sono così rari e difficili da trovare. E'
una credenza soprattutto occidentale". Spiegai, giocherellando con le
quattro foglioline.
"Lo so". Rispose lui semplicemente, sorprendendomi.
"Come?" Domandai, incapace di nascondere il mio stupore. Di solito non conosceva questo genere di cose.
"Me ne aveva parlato mia madre quando ero piccolo" Disse in un
sussurro, osservando il prato. Cambiava sempre tono quando
parlava della defunta principessa. Immaginavo come si sentisse. Ebbi il
desiderio di stringerlo forte a me, ma mi trattenni.
Lo guardai colpita, invece, come sempre ero quando mi raccontava qualcosa del suo passato.
"A lei piacevano..." Continuò. " diceva che le sembravano un qualcosa di magico". Concluse la frase in tono scettico.
Io sorrisi. Allungai la mano e strappai delicatamente il piccolo quadrifoglio dal prato.
Cominciai a rigirarlo tra le dita, osservandolo, mentre parlavo.
"Io conosco una leggenda". Dissi. "Si dice che ognuna delle foglie
rappresenti qualcosa: la prima è la speranza, la seconda la
fede, la terza l'amore e la quarta la fortuna".
Mi voltai a guardarlo. Anche lui ora mi osservava. I suoi occhi d'ambra bruciavano: oro fuso, incandescente.
"Io penso che nell 'animo di tua madre fossero presenti tutte queste
quattro cose". Lo vidi inclinare la testa di lato, di nuovo
l'espressione da bimbo stupito.
"E questo... vale anche un po' per me". Continuai, leggermente imbarazzata. Mi osservai i piedi.
"Io ho la speranza che il nostro viaggio si concluda al meglio..."
Dissi. "e che la battaglia contro Naraku ci veda vincitori; ho fiducia
che questo accadrà, e anche... in te Inuyasha." Mi bloccai
per un attimo, esitando. Poi ripresi facendo finta di nulla.
"E anche la fortuna. La fortuna di averti incontrato... probabilmente
la stessa che ebbe tua madre nel conoscere tuo padre". Sorrisi.
Lo vidi sgranare gli occhi, la bocca leggermente aperta. Mi ero solo immaginata quel rossore sul suo viso?
"E... per quanto riguarda la terza cosa?" Mi chiese di punto in bianco,
dopo qualche secondo di silenzio. Io, che ero tornata a giocherellare
con il quadrifoglio, sussultai.
La sua voce aveva tremato leggermente, ne ero sicura.
Voltai il capo dalla parte opposta alla sua, sentendo un improvviso calore invadermi le guance.
Una folata di vento più forte delle precedenti mi sorprese,
strappandomi dalle mani quel raro dono della natura, che prese a volare
alto, fino a scomparire nel grigio del cielo.
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Fine prima shot! = )
*Fugge terrorizzata dai giudizi* No, ce la posso fare! Non so cosa la
mia mente abbia partorito in piena notte ma ce la posso fare!
Allur... innanzitutto grazie a tutti quelli che hanno letto!
(coraggiosi >___>), ci tengo a questa mia piccola iniziativa e
spero che almeno a qualcuno piaceranno un po' le shot.
Ci risentiamo con la prossima, e prima di lasciarvi... un po' tutti su
questo sito sanno che AMO la pubblicità occulta (XD), e
quindi... Io e roro abbiamo appena ripreso la nostra storia "Taketori
Monogatari", leggetela ù___ù
E con questo, vi saluto! *spupazza tutti*
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