Cap 17
Ringraziamenti: A chi mi è
rimasto vicino in momenti brutti, significativi, tristi e disarmanti. A
chi mi vuole bene e me lo dimostra a parole oppure come può. A
chi crede in me più di quanto creda io. Grazie.
Risposte alle recensioni:
Killkenny: Con i tuoi brevi commenti mi hai sempre strappato un
sorriso, ti ringrazio. Ma sappi che non cedo così alle minacce.
Gustati il capitolo anche se corto. Bacioni
eringad: E' giusto io ti
ringrazi anche qui Giada. In fondo è anche merito tuo se sono
riuscita a pubblicare il nuovo capitolo. Grazie per l'aiuto e un
augurio di buon compleanno (anche se anticipato; ti auguro tutti i beni
del mondo tesoro e lo volevo dire qui in modo che si sapesse, sono
fiera di avere un'amica così.)
BAbyDany94: Io tendo sempre a lasciare i lettori con il fiato sospeso. Scoprirai poi che intendo. Un bacio.
Topomouse: Beh, tu hai iniziato a seguire questa fiction dal capitolo 6 e come altri non mi hai abbandonato. Un grazie infinito.
annasukasuperfan: Anche
se può sembrare volgare e infantile, le parolacce di Naruto sono
simbolo della sua irruenza di adolescente e della tensione del momento
che deve sopportare. Grazie del commento.
Beby_Be: Mi spiace di non aver
aggiornato presto ma purtroppo ho avuto una serie di motivi che non
starò qui ad elencare che mi hanno trattenuto dal farlo. Ti
ringrazio comunque per aver avuto la cortesia di recensire. Grazie del
commento e se vorrai continua a seguirmi.
Michan_X3: Penso che tutti la pensino come te. La coppia NaruHina regna (viva gli spoiler)! Baci
stezietta: Eh già... hai
beccato il punto debole... sono indecisa se finirla o meno... vado
avanti solo perchè desidero rimanere in contatto con persone
carine come alcuni di voi. Spero continuerai a seguirmi. Ciao
Andrearomanista: Sono arrivata
alla fine dei commenti. A te dovrei fare un monumento per tutte le
volte che mi hai spronata: come artista e come studentessa. Un giorno
dovrò proprio passarti a far visita per darti un bel bacione
sulla guancia, di quelli con lo schiocco che rintronano sia chi li da
sia chi li riceve. Un giorno ci dovremo incontrare di persona, in fondo
ti devo un abbraccio Andry... Grazie del sostegno.
Un grazie anche a Solarial che insieme ad eringad mi hanno aiutato nella correzione. Che sfaticata imbranata che sono...
Come al solito mi mancano le parole...
Semplicemente: Buona lettura.
Non mi arrenderò mai
cap 17° - Siamo Vicini (parte 1)
Le porte della base nemica erano davanti a lui.
Naruto con l’aiuto di Kabuto era finalmente arrivato a destinazione.
Shikamaru e il team di ricerca erano ormai arrivati a uno spiazzo al
confine tra Suono e Fuoco e si erano fermati per fare una ricognizione
e ragionare sugli eventi appena accaduti.
“Non ci sono… e adesso cosa facciamo?!”
“Kiba-kun calmati, è probabile che non abbiamo incontrato
Naruto per la strada, starà tornando con Hin…”
“Non ho sentito loro tracce. L’odore prosegue verso quella direzione.” E indicò il sentiero.
“Kiba ha ragione. Non è ancora di ritorno.” Sentenziò Shino rimettendosi meglio sul naso gli occhiali.
“Ahhh… mendokuse…tacete per un istante.”
I presenti si voltarono verso Shikamaru che aveva portato le mani
vicino allo stomaco in una strana posizione. Ragionava in fretta ma con
nervi saldi. Ino gli si avvicinò mordendosi un labbro.
“Ino… usa il falco spirituale…” Ino
osservò Shikamaru ricordando come nell’ultima missione
insieme avesse fallito nell’usare quella tecnica.
“Ma Shikamaru….”
“Ino, mi fido di te.” La osservò con decisione. Lei
abbozzò un sorriso e buttò fuori tutta l’aria che
aveva nei polmoni per riprenderne poi altra fresca dentro di sé.
“Hai…Wakarimashita…” Sakura osservò
l’amica ricambiando il sorriso di sfida prima che un alone di
chakra azzurro uscisse dal corpo di Ino prendendo poi la forma di un
grande falco splendente che iniziò a volare nel cielo lasciando
svenire Ino tra le braccia di Kiba, posto dietro di lei.
Adesso avrebbero saputo dove portare aiuto…
Il cuore palpitava, le ferite erano risanate e il segno maledetto ardeva divorandomi dall’interno.
Naruto arrivò davanti un’entrata in pietra nascosta dalle
fronde di alcuni alberi. Gettò uno sguardo carico di agitazione
e di astio verso il suo accompagnatore.
Kabuto aveva metà viso ancora segnato di viola. Naruto non gli
aveva permesso di curarsi quell’ultima ferita, simbolo del dolore
che avrebbe provato al prossimo inganno.
“E’ qua, non è così…?” Gli occhi
del ragazzo tornarono color cielo e si posarono sul terreno.
Alzò il capo osservando il vuoto e il buio, uniche visuali
davanti a lui. Unica prospettiva di quell’entrata.
Kabuto annuì impassibile e poi con un mezzo sorrisetto fece un
passo avanti per sorpassare l’altro. Naruto scattò di lato
pronto ad afferrarlo e scaraventarlo a terra.
“Non vuoi che ti mostri quali sono le trappole? Sei proprio
idiota come diceva Sasuke…” borbottò divertito
quello mentre si portava sugli occhi gli occhialini tondi che gli erano
scivolati un po’ in avanti. Naruto lo squadrò ringhiando e
lo spinse facendolo voltare.
Il suo sguardo ribolliva di rabbia e serrò i pugni con violenza;
Kabuto doveva stare attento con le parole. Una mano scattò verso
la maglia di Kabuto che venne sollevato e colpito in viso da un destro
ben assestato. Naruto ansimava tremando, l’altro poggiò la
mano graffiata su quella che lo sollevava da terra e premette appena
per farsi mettere giù. Naruto spostò un piede più
indietro e lo lanciò lontano facendolo atterrare di schiena.
Kabuto si rimisi in ginocchio cercando di riprendere fiato, si
avviò all’entrata e solo dopo osservò il ragazzo
che lo aveva picchiato.
“Per di qua…” entrò divaricando le ombre, due
fiaccole si accesero ai due lati del tunnel sotterraneo. La pietra
soffocata in parte dal muschio sembrava chiudersi sulle loro teste e
Naruto con fretta arrivò dietro di lui.
Kabuto infilò fluidamente la mano nel porta armi e mentre Naruto
bloccava il respiro in allerta, il più grande lanciò un
kunai su una piastrella davanti a loro. Una centinaia di kunai e
shuriken si abbatterono sul sentiero davanti a loro e si dovettero
scansarsi per non farsi ferire dalle armi che rimbalzavano sulla pietra
del pavimento in mezzo a tutto quel polverone.
“Ora possiamo andare.” per quanto fosse assurda
l’idea che la tana di uno dei tre sannin fosse così poco
protetta, Naruto si lasciò guidare di nuovo dall’istinto e dal cuore
distraendosi.
Hinata… dove sei…?
I passi erano poco affrettati e il nervosismo premeva sulle tempie di
Naruto quasi volesse sfondargli il cranio. Si massaggiò la
fronte con una mano callosa e sospirò appena. Sentì un
frusciare troppo rapido vicino all’orecchio e quando aprì
gli occhi sentì la guancia pizzicargli mentre un rivolo di sangue scendeva
dalla ferita appena subita.
Non sentì il rumore di alcuna arma tagliente infrangersi alle
sue spalle. Osservò Kabuto che dopo essersi sistemato gli
occhialini sul naso si voltò per guardarlo negli occhi.
“Orochimaru-sama voleva incontrarti… ma a quanto pare
siamo arrivati troppo tardi. Il suo involucro arriverà a poco a
poco alla decomposizione…”
Naruto lo osservò ancora non riuscendo a collegare una parola all’altra.
“Mi spiace Naruto-kun ma ora sei inutile.” venne sbattuto
al muro con potenza ma ridacchio a testa china come nulla fosse
successo. Più sorrideva più Naruto tremava di rabbia
facendo accendere l’ardore della giustizia e forse anche della
vendetta nei suoi occhi limpidi.
Dietro un colonnato si sentì una risata bassa e roca e poi il tono si fece più squillante mentre prendeva parola.
“Allora è questo l’involucro?”
“Ashimaru... pensaci tu…” dagli occhialini di Kabuto
si intravide solo un barlume folle mentre la bocca si distendeva in una
linea dritta riacquistando serietà. Il ragazzo uscì dal
buio e si fece vedere sotto la luce di quelle fiaccole che si
accendevano gradualmente al passaggio del nuovo nemico. Prima di venir
colpito, Naruto si scansò frettoloso sentendo subito
l’opprimente cubicolo troppo stretto per una qualunque delle sue
tecniche o strategie.
“E’ tutto tuo…” Naruto non fece in tempo a bloccare il polso di Kabuto che quello corse via.
“Ehi Kabuto!” Borbottò serio facendolo bloccare vicino all’angolo dal quale lui era spuntato.
“Il nuovo acquisto ha bisogno di qualche regola; ha passato la notte.” lo sconosciuto ghignò e il iryō-nin riprese la corsa.
I passi si allontanavano e Naruto si bloccò a quella frase detta con sprezzante divertimento.
Nuovo acquisto…poteva essere che… No. Volevano lui…
Troppo silenzio e l’avversario con ghignante disappunto si
scagliò contro Naruto. Da adesso iniziava la vera lotta.
Agì veloce bloccando un pugno e osservandolo negli occhi che si
tingevano piano di inchiostro mentre il segno maledetto si dilatava su
tutta la parte sinistra del corpo. Il nemico esalò un respiro bloccando l’aria nei
polmoni, trattenendo così il rantolo che voleva uscire dalle labbra livide. Naruto squadrò la sua espressione.
“Dì addio a questo mondo, Baffi da gatto!”
La sfida era aperta…
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Aggiornerò appena mi sarà possibile, sperando mi lascino il computer se non passo l'anno scolastico.
Baci a tutti.
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